emmanuel macron antonio tajani

“IL GOVERNO FRANCESE NON SCARICHI SU DI NOI I SUOI PROBLEMI INTERNI” – IL MINISTRO DEGLI ESTERI TAJANI LEGA LA FURIA DI MACRON CONTRO L'ITALIA AI PROBLEMI CHE IL TOY BOY DELL'ELISEO HA CON L'OPPOSIZIONE SOVRANISTA DI ZEMMOUR E LE PEN: “DA PARTE DELLA FRANCIA C'È STATA UNA REAZIONE SPROPORZIONATA” – "DI MAIO INVIATO SPECIALE UE NEL GOLFO? L'EX MINISTRO MI HA CHIAMATO MA NON E' IL CANDIDATO DEL GOVERNO ITALIANO"

Monica Guerzoni per “il Corriere della Sera”

GIORGIA MELONI ANTONIO TAJANI

 

Ministro Antonio Tajani, il governo riuscirà a ricucire lo strappo con la Francia?

«Noi sul tema migranti abbiamo posto un problema politico, non volevamo creare alcuna polemica. Da parte della Francia c'è stata una reazione sproporzionata, anche per questioni loro di politica interna. Vogliamo un'azione europea più forte, perché i settemila chilometri di costa italiana sono la frontiera Sud dell'Europa. Anche Manfred Weber, il presidente del Ppe, ci ha dato ragione».

 

ANTONIO TAJANI ANNALENA BAERBOCK

Domani al Consiglio Ue dei ministri degli Esteri lei porterà un piano sull'accoglienza dei migranti?

«È l'Europa che deve fare un piano, non l'Italia. Serve una scelta condivisa sul ricollocamento. Noi porremo il tema immigrazione con grande serenità e determinazione, perché il problema va avanti da anni e dobbiamo assolutamente risolverlo. Chiederò quale accordo dice che quelli italiani sono i porti dove devono sbarcare tutti i migranti. Non mi risulta che esista».

 

La proposta del governo?

ANTONIO TAJANI

«Bisogna impedire gli sbarchi e quando si prendono le barche dei trafficanti si distrugge il motore. Servono un vero Piano Marshall europeo per l'Africa e accordi con Libia, Tunisia, Marocco, Niger e altri Paesi del Sahel. Nel 2050 gli africani saranno quasi tre miliardi. Il problema va risolto a monte affrontando i cambiamenti climatici, le malattie, la povertà, le guerre, il terrorismo».

 

Il caso della nave Ocean Viking con 234 migranti ha innescato un incidente diplomatico con il nostro principale alleato, che non avrebbe apprezzato la dichiarazione di Salvini, «l'aria è cambiata», e la sua, «la fermezza paga». L'Italia adesso è isolata in Europa?

«Non siamo affatto isolati. Germania e Lussemburgo rispetteranno i patti, come noi.

E sono solidali anche Grecia, Malta e Cipro, che hanno firmato con l'Italia una dichiarazione congiunta dei ministri dell'Interno perché hanno lo stesso problema».

 

giorgia meloni antonio tajani

Eppure la Francia vi accusa di non aver manifestato solidarietà.

«Come si fa a dire a una Nazione che ha accolto 90 mila migranti dall'inizio dell'anno che non è umana? Il governo francese non scarichi su di noi i suoi problemi interni. L'Italia ha sempre fatto la sua parte, chiediamo che la faccia anche l'Europa. Noi siamo disposti ad accogliere, ma serve un cambio di passo da parte degli altri Stati membri. Nel caso della Turchia c'è stata una soluzione, ora si trovi anche per l'Italia».

 

emmanuel macron sergio mattarella antonio tajani al meeting 'il grido della pace' santegidio

A Parigi sostengono che «si è rotto il rapporto di fiducia». È preoccupato per le relazioni con la Francia?

«Non vogliamo fare polemica con la Francia, non li abbiamo danneggiati e siamo stati sempre corretti. Ma noi, con un confronto sereno, dobbiamo difendere le ragioni dell'Italia. Non può passare il principio che le Ong si mettono d'accordo e prendono a bordo i migranti».

 

Le Ong smentiscono di essere un fattore di attrazione.

«Non lo dice il governo italiano, ma un rapporto dell'agenzia europea Frontex in cui è scritto che le Ong si danno appuntamento con gli scafisti in mezzo al Mediterraneo. Non è che fanno salvataggi di naufraghi, li fanno salire a bordo e li scaricano da noi, con finalità che non riusciamo a capire».

TAJANI MACRON

 

Ha ragioni politiche il braccio di ferro con le Ong?

«Semmai da parte loro. Su questo tema non c'è destra, sinistra o centro, ci sono regole da rispettare. Noi chiediamo più Europa, chiediamo che la Commissione Ue faccia un codice di condotta per le Ong».

 

Tornerete ai decreti Salvini, alle multe e al sequestro delle navi non in regola?

«Noi non vogliamo che soggetti privati determinino la politica migratoria e di asilo tra gli Stati membri».

 

Ha sbagliato Parigi ad accusare l'Italia di aver violato le regole europee?

«Noi abbiamo rispettato le regole e mantenuto gli impegni, mentre altri no. Poniamo un problema che riguarda il ricollocamento. Tredici Paesi Ue si sono impegnati a ricollocare 8 mila delle 90 mila persone arrivate nel 2022 e lo sa quante ne sono state ricollocate? Lo 0,13%, cioè 117». 

 

Ci saranno ritorsioni francesi sul Pnrr? 

«Non vedo quale ritorsione potrebbe mai fare la Francia». 

 

tajani macron

La premier martedì ha ringraziato il governo Macron dopo 8 ore di silenzio, in cui la notizia che avrebbero fatto attraccare la Ocean Viking «non era stata smentita». Cosa è successo in quelle ore tra Palazzo Chigi, Farnesina ed Eliseo? 

«Lunedì la presidente Meloni e il presidente Macron avevano avuto un colloquio a Sharm, la sera dopo Palazzo Chigi ha espresso soddisfazione con una nota. Fine. Io ero in visita ufficiale con il presidente Mattarella e in quelle ore abbiamo anche risolto il caso di Alessia Piperno. Non c'è nulla di cui dobbiamo giustificarci».

 

OCEAN VIKINGS - MEME BY CARLI

Come interpreta le parole di Mattarella sulla necessità di mantenere la coesione del Paese e della Ue? 

«Il presidente ha detto una cosa sacrosanta. Sull'immigrazione bisogna trovare una soluzione europea e intervenire in Africa. Lo stesso ha detto papa Francesco». 

 

Berlusconi li avrebbe accolti tutti, i migranti della Ocean Viking... 

«Parliamo della ricostruzione di una cena. Noi comunque, a proposito di solidarietà, quel giorno ne abbiamo accolti 600».

 

Il ritiro della Russia da Kherson avvicina la pace? 

«Mi auguro si possa compiere qualche ulteriore passo in avanti anche con l'intervento di Stati Uniti, Cina e Turchia. Spero che tutti spingano in direzione di un negoziato, ma deve essere una pace giusta. L'offensiva russa deve cessare e va salvaguardata l'indipendenza dell'Ucraina»

.

Di Maio può diventare inviato speciale Ue nel Golfo?
«Di Maio mi ha chiamato e mi ha detto di essere nella terna, ma non è il candidato del governo italiano. La decisione spetta all’alto rappresentante Ue Josep Borrel».

 

 
 

 

ocean viking al largo di cataniaocean viking al largo di catania ocean viking

Ultimi Dagoreport

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…