cerimonia annessione territori ucraini alla russia

IL TEATRINO DI MAD VLAD – PUTIN HA CONDITO LA CERIMONIA PER L’ANNESSIONE ILLEGALE DELLE ZONE DELL’UCRAINA ALLA RUSSIA CON IL SOLITO MIX DI RETORICA, PROPAGANDA E NAZIONALISMO: “LE PERSONE CHE VIVONO NELLE REGIONI DI LUGANSK, DONETSK, KHERSON E ZAPORIZHZHIA DIVENTANO CITTADINI RUSSI PER SEMPRE” HA TUONATO IL PRESIDENTE EVOCANDO L’USO DELL’ARMA ATOMICA IN DIFESA DEI TERRITORI ANNESSI. POI L’ATTACCO ALL’OCCIDENTE SATANICO: “VORREBBERO CHE I RUSSI FOSSERO UNA MASSA DI SCHIAVI…” - VIDEO: DURANTE IL DISCORSO DELLO ZAR KADYROV PIANGE E MEDVEDEV DORME

 

Giuseppe Agliastro per "La Stampa"

cerimonia annessione territori ucraini alla russia 1

 

Retorica, propaganda, nazionalismo. C'era tutto questo nell'intervento con cui Vladimir Putin ha proclamato l'annessione illegale delle zone dell'Ucraina occupate dalle sue truppe: il triste biglietto da visita di una mossa condannata dalla comunità internazionale e che si teme possa scatenare una nuova escalation in una guerra in cui hanno già perso la vita tantissime persone, tra cui molti, troppi, civili innocenti.

Terminata la cerimonia in pompa magna al Cremlino, la reazione di Kiev e dei suoi alleati non si è fatta attendere.

 

cerimonia annessione territori ucraini alla russia 6

Usa e Gran Bretagna hanno subito annunciato una nuova raffica di sanzioni, che dovrebbero colpire il settore Difesa di Mosca e centinaia di alti dirigenti pubblici, compresa l'esperta governatrice della banca centrale russa Elvira Nabiullina. Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aver chiesto «l'adesione accelerata» di Kiev alla Nato anche se questa eventualità - che la Russia aveva usato come assurdo pretesto per l'invasione - appare improbabile.

cerimonia annessione territori ucraini alla russia 5

 

La cerimonia a Mosca è stata preparata nei minimi dettagli. Centinaia di notabili e alti funzionari erano radunati tra le colonne bianche e i lampadari dorati della sala di San Giorgio, una delle più sontuose del Gran Palazzo del Cremlino. Putin si è fatto attendere per una ventina di minuti, poi ha dato il via al suo show propagandistico in diretta tv. Ha esordito dichiarando che «le persone che vivono nelle regioni di Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia diventano» cittadini russi «per sempre». Un modo per sottolineare che il Cremlino ritiene questa sua decisione irreversibile.

 

cerimonia annessione territori ucraini alla russia 7

Poi ha sfidato le critiche ai referendum farsa piovutegli addosso da tutto il mondo e ha affermato che l'annessione illegittima dei territori ucraini rispecchia «la volontà di milioni di persone»: una dichiarazione alquanto azzardata visto che il voto nelle zone occupate non ha per niente rispettato i criteri democratici e testimoni raccontano che i "funzionari" separatisti passavano di casa in casa con le urne scortati da soldati armati.

 

cerimonia annessione territori ucraini alla russia 3

L'intervento di Putin è durato una quarantina di minuti, con qualche pausa dovuta agli applausi scroscianti dei funzionari del regime. La cerimonia si è poi conclusa con la firma dei documenti che ufficializzano (agli occhi di Mosca) l'annessione e con la sala che gridava all'unisono "Russia! Russia!" Naturalmente il tutto a favore di telecamera.

 

cerimonia annessione territori ucraini alla russia 4

Il presidente russo ha attaccato più volte l'Occidente, e soprattutto gli Stati Uniti. E lo ha fatto con una dose di retorica forse persino superiore a quella che ha tanto spesso sfoderato in questi anni. Putin ha infatti accusato l'Occidente di condurre «una guerra ibrida» e di voler vedere la Russia diventare «una colonia» con «una massa di schiavi». Poi ha addirittura dichiarato che «la dittatura dell'élite occidentale» significa «la totale negazione dell'umano, il rovesciamento della religione e dei valori tradizionali mentre lo schiacciamento della libertà - queste le sue parole - diventa l'opposto della religione: satanismo aperto».

vladimir putin 2

 

Infine, senza fornire prove, ha puntato il dito contro l'Occidente anche per il presunto sabotaggio che ha danneggiato i gasdotti Nord Stream che portano il gas russo in Germania attraverso il Baltico: un'accusa a cui il segretario di Stato Usa ha replicato definendola «assurda» e «oltraggiosa».

 

Putin ha anche invitato il governo ucraino a «fermare immediatamente i combattimenti e tutte le ostilità». Ma si tratta di un invito che arriva subito dopo l'annessione illegale di ampie zone dell'Est e del Sud dell'Ucraina (il 15% del territorio del Paese), regioni che formano un corridoio terrestre che collega la Russia alla Crimea: la penisola sul Mar Nero che Mosca si è già annessa nel 2014 con un'invasione armata in violazione del diritto internazionale.

 

Gli spazi per i negoziati in realtà sembrano farsi purtroppo sempre più stretti.

«Siamo pronti a dialogare con la Russia, ma con un altro presidente», ha detto Zelensky facendo intendere di non voler avere nulla a che fare con Putin dopo l'annessione. Mentre il ministro degli Esteri ucraino Kuleba ha detto esplicitamente che il governo di Kiev non ha alcuna intenzione di cedere e si propone di riconquistare le parti del suo territorio ora controllate dalle truppe russe.

cerimonia annessione territori ucraini alla russia 2

 

I soldati del Cremlino negli ultimi tempi hanno perso terreno, soprattutto nella regione di Kharkiv. Ma dichiarando come "russe" le zone occupate, Mosca può bollare le controffensive ucraine come attacchi al proprio territorio: un paradosso che si basa su un presupposto illegale ma che preoccupa non poco. Putin nei giorni scorsi ha infatti minacciato di poter ricorrere anche alle armi nucleari per difendere i "territori russi", e ieri ha ribadito che Mosca userà «tutti i mezzi a disposizione» per «difendersi».

vladimir putin 1

 

L'annessione è stata condannata dai G7, da Usa, Ue, Gran Bretagna, Canada, e con ogni probabilità non sarà riconosciuta da quasi nessun Paese al mondo, mentre Washington nei giorni scorsi ha annunciato l'invio di nuove armi all'Ucraina per un valore di 1,1 miliardi di dollari. Putin però sembra voler tirare dritto, su una strada sempre più pericolosa. Ieri sera migliaia di persone erano in Piazza Rossa per un concerto organizzato dal Cremlino per celebrare l'annessione illegale. Anche Putin a un certo punto è salito sul palco e ha preso la parola: «La vittoria sarà nostra!» ha detto alla folla. Intanto in Ucraina si continua a combattere e a morire

Ultimi Dagoreport

romana liuzzo

UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO