donald trump putin sex

MA CHE JE FA PUTIN A TRUMP? – LA TELEFONATA DI IERI È L’ENNESIMA DIMOSTRAZIONE DEL CURIOSO ASCENDENTE CHE IL LEADER DEL CREMLINO ESERCITA VERSO IL TYCOON: ORA CHE SEMBRAVA AVVICINARSI ALL'UCRAINA, ECCO CHE TORNA A SCHIERARSI CON MOSCA - COME MAI? SA QUALCOSA DI LUI CHE NOI NON SAPPIAMO? O È SOLO AMMIRAZIONE PER IL CARISMA DELL’UOMO FORTE? – LA “CNN”: “È DIFFICILE VEDERE QUESTA TELEFONATA SE NON COME UNA VITTORIA TOTALE PER PUTIN..."

la telefonata tra putin e trump vista da ellekappa

Stephen Collinson per “CNN”

 

Addio alla “forza di personalità” (come l’ha chiamata Steve Witkoff, ndR) di Donald Trump, che avrebbe dovuto costringere Vladimir Putin a dimostrare di voler porre fine alla guerra in Ucraina.

 

La tanto attesa telefonata di lunedì tra il presidente americano e il suo omologo russo ha finito per sottolineare soprattutto quanto un’eventuale svolta sia ancora lontana.

 

E, fatto ancora più importante in prospettiva, ha sollevato nuovi interrogativi su quanto Trump voglia davvero essere coinvolto e ha ampliato le divisioni transatlantiche su come porre fine al conflitto.

 

putin trump

L’Ucraina e i suoi partner europei stanno spingendo per un cessate il fuoco di 30 giorni per permettere l’avvio di negoziati verso un accordo di pace permanente. Mosca ha rifiutato, insistendo per iniziare subito i colloqui su un’intesa finale. Dato che un simile processo potrebbe durare mesi, appare come uno stratagemma per consentire alla Russia di proseguire le sue offensive, che stanno uccidendo civili innocenti.

 

Annunciando dopo la chiamata con Putin che Ucraina e Russia avrebbero ora avviato colloqui “come solo loro possono” su un cessate il fuoco e, in ultima istanza, sulla fine della guerra, mentre i combattimenti continuano, Trump si è di fatto schierato con l’amico del Cremlino.

 

DONALD TRUMP - ZELENSKY - INCONTRO PRIMA DEL FUNERALE DI PAPA FRANCESCO

Lunedì, Trump ha anche aggiunto ulteriore ambiguità a un processo di pace sempre più debole. Non ha smentito un’affermazione precedente del vicepresidente JD Vance secondo cui gli Stati Uniti potrebbero semplicemente lavarsene le mani in caso di mancati progressi.

 

“Vi dico: ci sono grandi ego coinvolti, ma penso che qualcosa succederà. E se non succede, mi faccio da parte e dovranno andare avanti da soli”, ha detto il presidente ai giornalisti nello Studio Ovale dopo la chiamata.

 

COLLOQUI BY PUTIN - VIGNETTA BY ROLLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

Minacciare di ritirarsi è un classico espediente da negoziatore. Ma, considerando il profondo scetticismo dell’amministrazione nel sostenere l’Ucraina, potrebbe non trattarsi di un bluff.

 

[…]

 

“Ho la sensazione che il presidente forse non abbia davvero cercato di fare pressioni su Putin. È positivo che abbiano avuto una conversazione di due ore, ma cosa ne abbiamo ricavato?”, si è chiesta Beth Sanner, ex vicedirettrice dell’intelligence nazionale.

 

“Abbiamo Putin che continua a fare richieste estremamente massimaliste… un accordo per discutere un quadro negoziale per parlare di un futuro accordo di pace e, forse, di un cessate il fuoco che arriverebbe solo dopo intese su molte altre cose,” ha detto Sanner a Boris Sanchez della CNN.

 

volodymyr zelensky donald trump

“È difficile vedere questa telefonata in altro modo se non come una vittoria totale per Putin.”

 

Mosca sembra molto soddisfatta della chiamata

Come sempre, aleggia il mistero sul reale contenuto della conversazione tra Trump e Putin, a cui l’ex presidente ha spesso mostrato grande deferenza.

 

Gli osservatori possono sapere solo ciò che il Cremlino e la Casa Bianca decidono di far sapere. Ma alcuni funzionari russi hanno lasciato trapelare qualche indizio sull’atmosfera della telefonata.

 

[…]

 

LA TELEFONATA TRUMP-PUTIN VISTA DA GIANNELLI

Prima della chiamata, si pensava che lunedì potesse rappresentare un punto di svolta nello sterile sforzo americano per porre fine alla guerra. In fondo, durante il suo tour in Medio Oriente, Trump aveva detto a Fox News che era “tempo del tacchino” (“turkey time”), alimentando aspettative che sarebbe stato duro con Putin.

 

E domenica, l’inviato presidenziale Steve Witkoff aveva detto ad ABC News che “il presidente ha una forza di personalità impareggiabile.” Witkoff aveva aggiunto: “Deve mettersi al telefono con il presidente Putin, e questo chiarirà alcune delle impasse e ci porterà dove dobbiamo arrivare. E penso che sarà una chiamata di grande successo.”

 

Ma Trump si rifiuta di usare le leve di potere che gli Stati Uniti effettivamente hanno – per esempio, potrebbe irrigidire le sanzioni contro la Russia o inviare più armi e munizioni all’Ucraina.

 

STUDIO OVILE - MEME BY EMILIANO CARLI

Alla domanda dei giornalisti nello Studio Ovale sul perché non imponesse nuove sanzioni, Trump ha risposto: “Perché penso che ci sia la possibilità di ottenere qualcosa, e se lo fai (le sanzioni), potresti anche peggiorare le cose.” Ha aggiunto: “Ma potrebbe arrivare il momento in cui ciò accadrà.”

 

Tuttavia, in assenza di scadenze o dettagli concreti, la minaccia di Trump appare priva di sostanza. Sembra più una frase pensata per allentare la pressione su di lui che per attirare l’attenzione di Putin.

 

Trump ha anche rinnovato le sue lamentele sul costo della guerra in Ucraina, lasciando intendere chiaramente che non intende seguire l’esempio dell’amministrazione Biden in fatto di aiuti militari a Kyiv – senza i quali lo sforzo per respingere le forze russe sarà gravemente compromesso. “Abbiamo dato una quantità enorme… È solo una vergogna,” ha dichiarato il presidente.

 

Zelensky, con garbo, smentisce Trump

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto su X che lunedì ha parlato due volte con Trump […]

GUERRA IN UCRAINA - I SOLDATI UCRAINI AVANZANO NELLA REGIONE DI KURSK

 

Data la necessità strategica di Zelensky di evitare nuove tensioni con Trump dopo il loro scontro di febbraio nello Studio Ovale, si è espresso con diplomazia. Ma in una lunga dichiarazione su X, ha contraddetto l’impostazione di Trump. Ha chiesto sanzioni più dure contro la Russia se continuerà a uccidere ucraini. Ha proposto negoziati diretti con Mosca in Vaticano, in Turchia o in Svizzera, ma ha sottolineato che devono coinvolgere anche rappresentanti europei e americani. E ha avvertito: “È fondamentale per tutti noi che gli Stati Uniti non si defilino dai colloqui e dalla ricerca della pace, perché l’unico a trarne vantaggio sarebbe Putin.”

 

attacco missilistico russo a kryvyi rih 5

“Questo è un momento decisivo. Il mondo può ora vedere se i suoi leader sono davvero in grado di garantire un cessate il fuoco e ottenere una pace reale e duratura,” ha scritto Zelensky, in un commento che può essere letto alla lettera o come una critica implicita all’approccio di Trump.

 

Trump ripete spesso che vuole dedicare il suo secondo mandato alla pace. E se fosse sincero, potrebbe davvero lasciare il mondo in condizioni migliori.

 

“La mia vita è fatta di accordi – un unico grande affare,” ha detto Trump lunedì.

 

MEME SULL INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY A SAN PIETRO BY EMAN RUS

Ma i suoi sforzi finora sono stati svogliati. Se possibile, i conflitti in Ucraina e a Gaza si sono intensificati da quando ha assunto l’incarico. La scorsa settimana, Trump ha ottenuto un risultato umanitario notevole, assicurandosi il rilascio dell’ultimo ostaggio americano vivo a Gaza grazie a colloqui indiretti con Hamas che hanno bypassato Israele.

 

Ma il disimpegno crescente di Trump nella guerra scatenata dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023 ha lasciato un vuoto. Ora il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha lanciato una nuova offensiva per controllare l’intera Striscia, dove decine di migliaia di palestinesi stanno morendo di fame. La loro sorte è un cattivo presagio anche per l’Ucraina, se Washington dovesse perdere interesse.

 

[…]

 

IL NEGOZIATO DI TRUMP SULL UCRAINA - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

Putin e Trump stanno “giocando la stessa parte”

 

“Credo che Putin voglia farlo… se pensassi che il presidente Putin non vuole risolvere la questione, non ne parlerei nemmeno,” ha detto Trump nello Studio Ovale.

 

Ma è sempre più difficile essere ottimisti sul fatto che il leader russo voglia davvero porre fine alla guerra nel breve termine.

 

Certo, il conflitto ha devastato l’economia russa e ha causato la morte di decine di migliaia di giovani russi. Ma nel resoconto ufficiale, Mosca ha dichiarato che Putin ha sottolineato che, per concludere la guerra, devono essere affrontate le sue “cause profonde.”

 

MEME VLADIMIR PUTIN DONALD TRUMP

Tra queste, false accuse secondo cui l’Ucraina dovrebbe essere “denazificata” (cioè che Zelensky e il governo democratico debbano essere rovesciati), e l’imposizione di gravi restrizioni alla sovranità del Paese, al suo sistema politico e al diritto di decidere il proprio destino.

 

Sì, Putin vuole la pace – ma solo alle condizioni che l’Ucraina non potrà mai accettare restando una nazione indipendente.

 

Qualche settimana fa, Trump aveva chiesto alla Russia di smettere di colpire i civili e si era domandato ad alta voce se Putin lo stesse “prendendo in giro.” Ora che lunedì ha concesso a Mosca ciò che voleva, è lecito chiedersi se Trump non stia facendo lo stesso.

attacco missilistico russo a kryvyi rih 2attacco missilistico russo a kryvyi rih 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...