TEMPINI DURINI PER LA CDP - SACCOMANNI, SPALLEGGIATO DAL PD, ALL’ASSALTO DEL BAZOLIANO GORNO TEMPINI

Stefano Sansonetti per lanotiziagiornale.it

Il rischio è che si scateni un autentico balletto all'interno della Cassa depositi e prestiti. I vertici della società controllata all'80% dal ministero del Tesoro, confermati con un blitz dell'ultima ora dall'ex ministro Vittorio Grilli, tornano a traballare pericolosamente. L'opera di ricambio già impostata dal nuovo inquilino di via XX Settembre, Fabrizio Saccomanni, sembra destinata a colpire proprio i vertici nominati in extremis dal precedente governo.

In base a quanto filtra, lo staff di Saccomanni starebbe studiando l'opportunità di far dimettere dal cda della Cassa, ora composto da nove membri, i cinque "dipendenti" nominati dalla vecchia gestione del Tesoro. Si tratta di Maria Cannata, Olga Cuccurullo, Francesco Parlato, Antimo Prosperi e Alessandro Rivera. A quel punto i numeri obbligherebbero a ripartire da zero.

I maggiori rischi, in tutta questa operazione, sono corsi dall'attuale amministratore delegato Giovanni Gorno Tempini. Ex banchiere di Jp Morgan e Intesa Sanpaolo, uomo vicino a Giovanni Bazoli, Gorno Tempini vantava un legame di ferro con Grilli, che non per niente lo aveva confermato in zona Cesarini.

Il precedente
Il blitz, come raccontato da La Notizia nei giorni scorsi, si era tirato addosso le proteste di quasi tutto l'arco parlamentare, grillini in primis. Del resto quello di Cassa Depositi è stato uno dei pochi cda, tra tutti quelli in scadenza, che il vecchio governo non ha lasciato alle cure del successivo.

Uno "sgarbo" istituzionale, come hanno commentato in molti, una forzatura che si sarebbe dovuta evitare. La realtà è che la Cdp, nel cui azionariato ci sono anche le fondazioni bancarie, è la più importante società controllata dal Tesoro.

Gestisce 233 miliardi di euro di raccolta postale, ha 139 miliardi di liquidità, un patrimonio netto di 16 miliardi e partecipazioni per oltre 30. Tra queste spiccano Eni, Snam, Terna, Sace, Fintecna, Simest. Senza contare che la Cdp potrebbe essere concretamente della partita nella società a cui Telecom è intenzionata a trasferire la rete. Insomma, parliamo del crocevia delle principali partite economiche del paese. E questa è la vera ragione per cui la sue poltrone di vertice sono ambite da tutti, in particolare dal Pd.

Del resto, come riportato due giorni fa dal Corriere della sera, il segretario del Pd Guglielmo Epifani è uscito da un incontro con il predecessore Pier Luigi Bersani tenendo in mano un foglietto su cui erano segnati alcuni appunti. Tra i contenuti intercettati c'era anche il nome di alcune società pubbliche, tra cui la sigla "Cdp". Inutile dire che il riferimento ha scatenato tutta una serie di considerazioni. Insomma, sembra che il Pd su questa, come su altre partite, abbia una gran voglia di non farsi sfuggire l'opportunità di scegliere uomini "graditi".

Le opzioni
Gorno Tempini, con l'uscita di Grilli e nonostante il legame con Bazoli, non sembra avere in questa fase la spalle coperte. Del resto è sin troppo facile immaginare lo scenario: se veramente il Tesoro confezionerà una strategia per portare alle dimissioni i suoi 5 dipendenti dal consiglio di amministrazione, è presumibile che il vero bersaglio sia Gorno Tempini, che a quel punto non avrebbe chance.

Nei corridoi di via XX Settembre si racconta che lo stesso manager "bazoliano" stia facendo notare come in realtà non sia così facile rimuoverlo, dal momento che siede anche sulla poltrona di presidente del Fondo strategico italiano, il braccio operativo della Cassa Depositi. Ma il dettaglio, secondo i commenti chi si raccolgono dalle parti del Tesoro, non sembrerebbe così convincente.

Semmai si porrebbe il problema di eventuali buonuscite e oneri economici da sostenere per accompagnare alla porta Gorno Tempini. Ma tant'è. Rischi limitati, invece, per il presidente di Cdp, l'ex ministro Ds Franco Bassanini, nominato dalle fondazioni. Le quali, in caso di rinnovo, potrebbero riproporre il suo nome.

Ad ogni modo, chi potrebbe prendere il posto di Gorno Tempini? In pole, secondo alcune indiscrezioni, ci sarebbe Dario Scanniapieco, vicepresidente della Bei, molto stimato dal presidente della Bce Mario Draghi. Ma ci potrebbe anche essere Alessandro Castellano, amministratore delegato in scadenza di quella Sace recentemente fagocitata proprio da Cdp.

 

saccomanni malago foto mezzelani gmt VITTORIO GRILLI FOTO ANSA GORNO TEMPINI GIOVANNI BAZOLI FOTO ANSAFRANCO BASSANINI Alessandro Castellano

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA