TENGO FAMIGLIA - TIZIANO RENZI È ACCUSATO DI AVERE CEDUTO A SE STESSO L’UNICO RAMO FRUTTIFERO DI UNA SOCIETÀ ORMAI IN DISARMO, LASCIANDOSI ALLE SPALLE UNA BAD COMPANY PIENA DI DEBITI DA PAGARE – TFR D’ORO PER MATTEUCCIO

Marco Imarisio per “il Corriere della Sera

 

tiziano renzi sulla grutiziano renzi sulla gru

La cifra è bassa. Troppo bassa, anche per un affare di famiglia. Con contratto stipulato a Figline Valdarno il 10 ottobre 2010, l’amministratore unico della Chil Post srl Tiziano Renzi cede alla società Chil Promozioni srl nella persona del suo presidente Laura Bovoli «il ramo d’azienda avente ad oggetto servizi di marketing nel settore editoriale». Il prezzo concordato tra le parti è di 3.878,67 euro, «pagato prima e al di fuori del presente atto». 
 

tiziano renzi padre di matteotiziano renzi padre di matteo

Nell’autunno del 2013 il curatore fallimentare della Chil Post segnala al tribunale di Genova l’incongruità di quella compravendita. L’indagine che porta all’accusa di bancarotta fraudolenta nei confronti del padre dell’attuale presidente del Consiglio nasce dalla cessione a condizioni giudicate eccessivamente vantaggiose dell’unica branca ormai produttiva della sua azienda alla società di famiglia, presieduta appunto da Laura Bovoli, sua moglie, nonché madre di Matteo Renzi.

 

Anche le date hanno una loro importanza. Il dieci novembre del 2010, un mese dopo la firma di quel contratto, Tiziano Renzi vende le rimanenti quote della società a un imprenditore piemontese che in passato si occupava di «commercio ambulante, vendita al minuto di mercerie, chincaglierie, tessuti». A quel punto, la Chil Post è ormai una scatola vuota destinata a una veloce eutanasia.

tiziano renzi con i canitiziano renzi con i cani

 

Tutto comincia con il reclamo del titolare di una lavanderia, dettaglio in linea con il seguito di una storia minima, non certo di grande finanza, che sarebbe passata inosservata non fosse per il cognome illustre, indagato da sei mesi, emerso oggi tramite la notifica dell’avviso di proroga delle indagini sul suo conto.

 

Nel 2005 la filiale genovese della Chil Post lascia gli uffici di via Fieschi, destinati a riprendere l’aspetto originario di lavanderia e noleggio biancheria. Il proprietario dei muri denuncia il pessimo stato nel quale sono lasciati i locali, il mancato pagamento di tre mesi d’affitto, per un totale di 8.000 euro, e la mancata restituzione delle pareti di plastica che delimitano gli open space. La lunga diatriba si conclude con la condanna di Chil srl al risarcimento di undicimila euro più altri 8.000 per l’appropriazione di materiale altrui. 
 

matteo renzi con il padre tizianomatteo renzi con il padre tiziano

Quella causa fa da apripista alla pattuglia dei creditori. Ma di Chil Post, che da tempo aveva stabilito la sua sede legale a Genova, non resta nulla, solo debiti. Lo stato passivo viene calcolato in un milione e 125.000 euro, dovuti a diciannove creditori. Tiziano Renzi aveva fondato l’azienda nell’ottobre del 1993.

 

Gli obiettivi erano di largo respiro, spaziavano dall’ideazione e organizzazione di materiali per l’attività di comunicazione e pubblicità al commercio di prodotti alimentari freschi o surgelati fino all’acquisto di autovetture, furgoni e veicoli finalizzati al noleggio, con o senza conducente.

 

Matteo e Tiziano Renzi su CHIMatteo e Tiziano Renzi su CHI

Dal 1999 al 2004 venne intestata a Matteo Renzi e a una delle sue sorelle. Il 17 ottobre 2003, a quel tempo era segretario provinciale della Margherita: le quote tornarono al padre e alla madre Laura, mentre il futuro premier fu inquadrato come dirigente, in aspettativa dal giorno seguente l’elezione a presidente della provincia di Firenze, avvenuta il 13 giugno 2004. 
 

A farla breve, l’accusa che viene rivolta a Tiziano Renzi è di avere ceduto a se stesso l’unico ramo fruttifero di una società ormai in disarmo, lasciandosi alle spalle una specie di bad company piena di debiti da pagare dopo aver vissuto a credito per almeno gli ultimi tre anni della sua travagliata esistenza.

 

Nel 2011 la Chil Promozioni srl che nel bilancio approvato il 30 aprile 2010, l’ultimo prima dell’acquisizione dei «servizi di marketing editoriale» del parente povero genovese, dichiara un fatturato di due milioni 773 mila euro, infatti si trasforma in Eventi 6 srl, l’azienda di famiglia da quattro milioni di euro, presieduta da Laura Bovoli, con quote ripartite tra lei e le sue due figlie. 
 

tiziano e matteo renzitiziano e matteo renzi

L’atto di cessione di azienda tra marito e moglie mostra come la società acquirente in realtà si faccia carico di una parte dei debiti accumulati dal venditore. La fetta rilevata dalla Chil Promozioni srl ammonta a 214 mila 907 euro e alla voce trattamento di fine rapporto personale inserisce 28 mila 326,91 euro dovuti a Matteo Renzi, che figura tra i dipendenti della Chill Post passati nella futura Eventi 6 srl, società dalla quale il presidente del Consiglio si dimette nel 2013. Gli altri creditori aspettano, senza troppo sperare.

 

tiziano renzi   tiziano renzi

Nell’elenco figura Equitalia, titolare di una cartella da 14.957 euro, e soprattutto la Banca di credito cooperativo di Pontassieve, il paese adottivo di Matteo Renzi, che aveva affidato all’ormai defunta Chil Post srl la bellezza di mezzo milione di euro, 496.717,95 euro, a essere precisi. L’unico grande numero in una vicenda forse piccola che contiene però dettagli in grado di causare imbarazzo per interposta persona. 

 

Ultimi Dagoreport

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)

orazio schillaci gemmato meloni ministero salute

DAGOREPORT – ALLA SALUTE DI GIORGIA! IL FEDELISSIMO DELLA MELONI, IL SOTTOSEGRETARIO MARCELLO GEMMATO, È DESTINATO A ESSERE PROMOSSO A VICEMINISTRO DELLA SALUTE – MA A FRENARE LA SUA NOMINA È IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI, CHE NUTRE DUBBI SUL POSSIBILE CONFLITTO D’INTERESSI DEL SOTTOSEGRETARIO, TITOLARE DI UNA FARMACIA IN PUGLIA – BASTA VEDERE IL PROVVEDIMENTO CHE HA FATTO FELICI I FARMACISTI: ORA POSSONO VENDERE CON RICCHI MARGINI DI GUADAGNO UNA SERIE DI FARMACI CHE PRIMA ERANO NELLA CATEGORIA “ASSISTENZA DIRETTA” ED ERANO DISTRIBUITI DAGLI OSPEDALI – LA DUCETTA HA CAPITO CHE ANCHE MATTARELLA POTREBBE STORCERE IL NASO DAVANTI ALLA NOMINA DI GEMMATO, E PER ORA PRENDE TEMPO…