1. TENSIONE ALLE STELLE NEI PALAZZI DELLA POLITICA: NEL MIRINO CANCELLIERI E SACCOMANNI 2. PER TUTTA MATTINA NELLE REDAZIONI DEI GIORNALI SI SONO RINCORSE LE VOCI DELLE DIMISSIONI DELLA MINISTRONA, POI RISULTATE NON INFONDATE MA NON FONDATE 3. GELATINA PARE CHE NON AVESSE NESSUNISSIMA INTENZIONE DI SMENTIRE “LIBERO” SULLA ALLEGRA CENA DI CETONA ANTI-BERLUSCONI. E LETTA CHE NON HA PRESO LE SUE DIFESE 4. IL SOGNO DI STEFANO FASSINA E DI EPIFANI DI PRENDERE LA POLTRONA DI SACCOMANNI 5. CHI ERA L’AMICO ATTOVAGLIATO CON SACCOMANNI? SBUCA L’IDENTIKIT DI DAVIDE CROFF 6. ALL'ERTA AL VIMINALE! STA PER ARRIVARE ‘’STRISCIA LA NOTIZIA’’ PER ATTAPIRARE GELATINA

DAGOREPORT

Che palle! Questa storia di un culo e una capanna,
 rischia di diventare come la scrivania di Quintino Sella (a proposito perché non 
la cambiano?). In via Venti Settembre, a
 Palazzo Chigi, in Parlamento non si parla d'altro. Della gaffe smentita senza 
convinzione da Saccomanno Saccomanni. E così oggi un'altra giornata di allarmi
 e mezzi allarmi, allarmetti, allarmini. Gelatina si dimette, non si dimette aspetta l'approvazione 
della legge di (in)stabilità, torna da Bruxelles per lasciare....

Tutta la giornata sta filando così. Voci,
 boatos che non trovano conferma anche se
 da Palazzo Chigi trapela una forte insoddisfazione, accreditata anche dal fatto 
che Enrichetto il Chierichetto non ha preso apertamente le difese del suo 
ministro in prestito all'Economia. A far incazzare ancora di più Palazzo Chigi
 è stata anche la storia del volo di Stato di ieri utilizzato da Gelatina e dalla sua corte per raggiungere 
Bruxelles.

Così da Pippetto Patroni Griffi
 è partito (siamo in tema) un ordine perentorio: Gelatina deve rientrare a Roma 
con un volo di linea. Questo stillicidio 
sulla possibile fuoriuscita di Gelatina sta facendo impazzire le indiscrezione 
sul suo possibile successore. In pole 
position resta Lucrezia Terzo Reich-lin, una scelta non politica ma sicuramente 
non di altissimo livello anche se lei si
 sente la Christine Lagarde de' noantri.

E per restare in tema di mezze figure chi sta facendo carte false per sedere dietro 
la scrivania di Quintino Sella e si accontenterebbe anche di una dell'Ikea
 è Stefano Fassina, la vera spina 
ministeriale nel fianco di Saccomanno Saccomanni. Fassina, l'economista che er mondo ce invidia e che parla ciociaro ma ciociaro non è, da tempo punta a
 quella poltrona.

In questi sette mesi da
 viceministro ha più volte contestato pubblicamente le decisioni del suo Capo e
 con questa prese di distanze pensava forse di essersi conquistato sul campo la
 promozione. Il suo purtroppo per lui resterà un sogno. Non sta né in cielo né in terra infatti che un politico possa, in questo 
momento, nominato ministro dell'Economia. Alla fine quindi salterà fuori l'ennesimo 
tecnico. Allora chi meglio di Terzo
Reich-lin con la benedizione di BellaNapoli e di Gianni Letta?

Intanto, tiene ancora banco la 
famosa cena anti-berlusconi in quel di Cetona. Quella in cui, presente Saccomanni e signora, tra le risa generali uno 
dei commensali ha detto: "che bello vedere che a Berlusconi gli stanno facendo un culo
come una capanna" oltre ad altri vari apprezzamenti da osteria (siamo in tema)
 contro la Pascalona e' Fuorigrotta, esponenti pidiellini e il direttore di Libero 
Maurizio Belpietro accusato di "non capire niente".

Frasi e circostanze in verità smentite senza troppa convinzione dal
 ministro che non aveva alcuna intenzione di rettificare ma è stato obbligato
 dal cerchio magico di Enrichetto il Chierichetto dopo le bordate partite da pidiellini, falchi e
colombe, in questo caso senza distinzione ornitologica, a difesa del loro Capo.

Di quel pranzo di Cetona si conoscono altri particolari, tra cui che la più 
incazzata nei confronti del Berlusca e dintorni sarebbe stata, secondo la
 versione del testimone, la moglie di Gelatina, Luciana Sanguineti. "Era la
 signora Saccomanni - riferisce al Giornale il vicino di tavolo-testimone - che alzava la voce a tavola , raccontando 
aneddoti ed episodi di persone vicine al presidente Berlusconi in modo non certo 
lusinghiero. Ridevano tutti".

Chi erano
 gli altri quattro amici di Saccomanno? ‘'Libero'' almeno di uno ‘, sulla base della 
testimonianza del lettore che ha denunciato il caso, fa un identikit preciso: "famoso
 banchiere, ex funzionario di Banca d'Italia, poi dirigente del gruppo Fiat.
 Anche lui habitué di Cetona".

Basta incrociare questi dati ed ecco che Wikipedia
ci svela l'identità. E' Davide Croff che "tra il 1974 e il 1979 ha ricoperto - scrive
Wikipedia - l'incarico di funzionario
presso la Banca d'Italia, nel decennio successivo è stato dirigente e
responsabile all'interno del Gruppo Fiat. Nel 1989 è stato nominato 
vicedirettore generale della Banca Nazionale del lavoro, presso la quale ha inoltre 
ricoperto l'incarico di amministratore delegato dal novembre 1990 al giugno
 2003".

Il piatto è servito. E Cetona? Basta fare un ricerca su Google. Così
 sappiano che siede nel Comitato d'onore del premio letterario ‘Cetona verde
 poesia' insieme alla compagnia itinerante che ha messo le tende in questa Capalbio 
in collina: Ezio Mauro, Flebuccio de Bortoli, Gianni Riotta, Fiorella Kostoris,
 Marcellino Sorgi (così ti svegli), Robertone 
(oneone) Napoletano.

Croff, il banchiere che in passato era stato 
indicato vicino alla galassia berlusconiana con il pallino delle Ferrari e delle moto, è stato uno dei primi a
 scoprire la capitale dell'intellighenzia 
di sinistra, dove è proprietario di una tenuta. Basta scorrere l'archivio
 storico del Corriere della Sera.

Il 20 maggio del 2001 il Corrierino dei poteri 
forti pubblica la cronaca del matrimonio del primogenito di Croff, Tobia con "la
 bellissima Elena" con un articolo stile minculpop di triste memoria. "Molti tra
 gli invitati sostengono che la "felicità di Davide Croff - scrive l'apolegetico 
cronista -, a tratti, è stata addirittura commovente".

Così, tra applausi e sorrisi, chiacchiere frivole e
 discussioni sulla nuova stagione politica italiana, oltre quattrocento persone 
hanno trascorso ieri una giornata che verrà certamente ricordata nelle serate d'agosto"
. Non è finita. "Numerose signore - prosegue il cronista rosa (dalla vergogna?) -
 sono rimaste colpite dalla bellezza del giardino che, la signora Cristiana
 Croff, moglie di Davide, ha impreziosito con rose di vari colori e aiuole fiorite"
 (e sti cazzi non ce li mettiamo ?).

Ma adesso arriva il bello. "Dai fornelli
 giungevano vassoi colmi di ottime pietanze - scrive sempre il novello 
Montanelli in odor di marchetta per conto
 altrui -. Ma nessuno si è sorpreso: in cucina, dirigeva le operazioni il
 mitico Nilo, proprietario dell'Hosteria Vecchia". Ed ecco il bello.

E' proprio 
da Nilo che si sarebbe tenuta il consesso alimentare su "culo e capanna", in
somma una vecchia conoscenza della famiglia Croff che, dieci anni per il matrimonio di Tobia, non badò certo a spese. "A d
un certo punto, il rumore provocato dai tappi dello champagne era diventato
 letteralmente assordante...." chiude la
 sua ode il giornalista del Corrierone.

2. VOCI (INCONTROLLATE) DELLE DIMISSIONI DELLA MINISTRONA
Tensione alle stelle nei Palazzi della politica. Per tutta mattina nelle redazioni dei giornali si sono rincorse le voci delle dimissioni della ministrona della Giustizia, poi risultate non infondate ma non fondate. Qualcosa c'è e sfugge ai cronisti anche più scafati. A Palazzo Chigi la tensione è altissima. Vuoi vedere che si apre un nuovo caso Cancellieri? E questa volta lo apre proprio l'amica della Ligresti's family?

3. ALL'ERTA! STA PER ARRIVARE STRISCIA LA NOTIZIA
La scorta di Saccomanno Saccomanni e tutti i baschi verdi e carabinieri di guardia agli ingressi del ministero dell'Economia sono stati messi in allarme. Perché tanta agitazione? Una vocina amica avrebbe avvertito che un inviato di ‘'Striscia la notizia'' starebbe cercando Gelatina per consegnargli il "Tapiro d'oro" come premio per la sua perfomance all'osteria di Cetona. Riconoscimento che il ministro non gradirebbe affatto

 

 

cancellieri saccomanni letta LETTA E SACCOMANNI images saccomanni, alfano e lettasaccomanni cancellieri e pelusoNAPOLITANO E CANCELLIERI ANNAMARIA CANCELLIERI resize ligresti LIGRESTI CON LE FIGLIEDAVIDE CROFF E SIGNORActn04 sindaco cetona roberto caldesi anna addario

Ultimi Dagoreport

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…