grillo papa francesco

GLI OPPOSTI POPULISMI - IL TEO-GRILLISMO E’ UNA MOSSA VOLUTA DA BERGOGLIO IN PERSONA E PORTATA AVANTI DAL CADINALE PIU' BERGOGLIANO, ANGELO MARIA BECCIU – IL FEELING NASCE PER I PUNTI IN CONTATTO TRA M5S E FRANCESCO SU ARGOMENTI COME LOTTA ALLA POVERTA’ E REDITO DI CITTADINANZA

 

DAGONEWS

 

MONSIGNOR BECCIUMONSIGNOR BECCIU

Il negoziato per arrivare all’endorsment del Vaticano (perché di Vaticano si tratta, e non della Cei) a Grillo è stato condotto con estrema riservatezza Da Angelo Maria Becciu; che di mestiere fa il sostituto Segretario di Stato almeno da due Papi.

 

E’ da mesi che Becciu segue con attenzione Beppe. Ed è sempre da mesi che sta tessendo le fila dei rapporti con il pianeta Cinque Stelle. E lo sta facendo per ordine espresso di Bergoglio.

 

Papa Francesco ha individuato diversi elementi in comune dei pentastellati, da un punto di vista ideologico, con i cavalli di battaglia della Sua Chiesa. Così, da buon gesuita, ha istruito Becciu per scoprire se l’orientamento dei grillini “è strumentale o strutturale”. E per scoprirlo era necessaria l’apertura di un “soggetto terzo”, qual è l’organo di stampa della Cei: organismo ecclesiastico completamente tenuto all’oscuro dell’operazione di Francesco.

 

 

IL TEVERE SI FA STRETTO TRA FRANCESCO E BEPPE 

 

Andrea Malaguti per la Stampa

 

La nascita del TeoGrillismo è annunciato da due interviste parallele. La prima la concede Beppe Grillo ad Avvenire, il quotidiano dei vescovi. La seconda, Marco Tarquinio, che di Avvenire è il direttore, al Corriere della Sera. Grillo, nel suo linguaggio a metà tra Osho e Napoleone, dice che il problema planetario è «il dopo sbornia dei cittadini sbattuti sul piatto del business mondiale come manodopera per uscire dalla Grande Crisi». Tarquinio dice: «Se guardiamo ai grandi temi, nei trequarti dei casi abbiamo la stessa sensibilità».

Marco Tarquinio Marco Tarquinio

 

Non è vero. Ma ci sono due nodi di fondo che sono prioritari per i TeoGril e per la Chiesa: la povertà e il lavoro. Su questo terreno, incomprensibilmente sottovalutato dal resto della politica, il messaggio è lo stesso: diseredati, non abbiate paura, noi siamo qui a proteggervi. Come? La Chiesa con la preghiera e finalmente con i preti di strada. I 5 Stelle con la promessa del reddito di cittadinanza. Ma la soluzione prospettata importa relativamente. Quello che conta è un sentimento diffuso di rabbia e frustrazione che i Cinque Stelle, e in modo del tutto diverso Papa Francesco, intercettano e gli altri no.

A Torino, prima della campagna elettorale, Monsignor Nosiglia, vescovo della città, spiegò a Chiara Appendino l' importanza delle periferie.

 

beppe grillo davide casaleggiobeppe grillo davide casaleggio

Appendino costruì la sua corsa al Municipio sulle difficoltà degli emarginati. Da quel momento l' idea del futuro del Vescovo e della Sindaca si è divaricata fino a diventare inconciliabile, dalle scuole paritarie alle coppie gay. E allora che cosa unisce la Chiesa cattolica alla chiesa messianica immaginata da Gianroberto Casaleggio? Chi è che ha più bisogno dell' altro? E come è possibile che la strada che porta a Gaia, un universo che odia i massoni, la finanza e la croce, sia la stessa che porta al Paradiso?

 

A prima vista il lancio sincronizzato delle due interviste è l' endorsement della Cei a favore dei 5 Stelle, in realtà è l' ennesimo tentativo dei 5 Stelle di parlare ai moderati. Non solo ai cattolici, ma a quel mondo di centro che detesta il movimentismo complottista e rissoso incarnato dai Vaffaday. Essendo la Chiesa un sistema inerziale rispetto a chi governa, o potrebbe governare, non stupisce la crescente anche se controversa attenzione verso il nuovo che avanza.

luigi di maio luigi di maio

 

Ma il TeoGrillismo a quale necessità risponde? All' idea del vero partito nazione, capace di contenere nella sua pancia tutto e niente grazie al più affascinante specchietto per le allodole dell' era contemporanea, la parola «post-ideologico». Non stiamo né di qua né di là, stiamo con il popolo che soffre. E lo facciamo con affetto. Non significa nulla, però funziona.

 

I dettagli aiutano a capire. L' intervista di Grillo è stata rilasciata la settimana scorsa prima delle dichiarazioni del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio contro il lavoro domenicale e a favore delle famiglie. E prima della presenza dello stesso Di Maio alla messa di Pasqua in San Pietro.

 

Strategia che suscita qualche sorriso. Grillo, fingendo di non essere più fiero delle sue oscenità da caserma, nelle foto su Avvenire sembra il Pensatore di Rodin. La giacca, la cravatta, lo sguardo serio, lontano, tre dita a proteggere la bocca. Niente a che vedere col pazzo sudato da palcoscenico. Un uomo pacato. Istituzionale.

RENZI SMORFIERENZI SMORFIE

 

Che non sceglie come bersaglio «il bugiardo Renzi», ma il Nembo Kid degli agnelli, Silvio Berlusconi. I sondaggi segnalano la crescita dell' ex Cavaliere e Grillo lo prende a spallate. Lo considerava politicamente morto, è spaventato dal suo ritorno in vita. Così arriva la sterzata TeoGril. Il comico genovese è più un uomo di temperamento testardo che di volontà risoluta, però ha fiuto, è malleabile, una sagoma di pongo capace di adattarsi a mille forme, un milionario che blandisce i poveri.

 

Berlusconi con agnellinoBerlusconi con agnellino

Un modello che in giro per il pianeta funziona, che non ha bisogno di spiegare le contraddizioni di chi ammicca a Francesco e al francescanesimo, ma vuole fuori dal paese gli immigrati, attacca i romeni, sogna il ritorno dei nazionalismi, invoca il sovranismo, appoggia il testamento biologico, l' eutanasia, la canna libera e irride la liturgia vaticana imboccando la propria classe dirigente con grilli essiccati dispensati come ostie. Grillo e i TeoGril non credono nella Chiesa, spesso la detestano, ma oggi ne hanno bisogno, perché come diceva Longanesi, l' Italia è l' unico paese al mondo dove tutti vogliono fare la rivoluzione a braccetto con i carabinieri.

 

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”