alice weidel afd alternative fur deutschland

UN TESORO OSCURO PER LE SVASTICHELLE – "ALTERNATIVE FUR DEUTSCHLAND" HA RICEVUTO UNA MEGADONAZIONE DA 2,3 MILIONI DI EURO PER LA CAMPAGNA ELETTORALE - IL SETTIMANALE “DER SPIEGEL” HA SCOPERTO CHE IL MALLOPPO ARRIVA DAL MAGNATE HENNING CONLE, DI CUI SI SA POCO: HA UNA HOLDING IN LIECHTENSTEIN - C'E' IL SOSPETTO CHE IL COSTRUTTORE SIA UN PRESTANOME DI TERZI CHE NON VOGLIONO COMPARIRE COME FINANZIATORE DEL PARTITO DI ESTREMA DETRA – L’ALLARME DEGLI ECONOMISTI: SE VENISSE REALIZZATO IL PROGRAMMA ECONOMICO DI ALICE WEIDEL, IL PIL TEDESCO CROLLEREBBE DI 690 MILIARDI DI EURO – A TRE GIORNI DAL VOTO IN GERMANIA, IL PARTITO SOSTENUTO DA ELON MUSK È DATO AL 20%...

Estratto dell’articolo di Lisa Di Giuseppe per “Domani”

 

alice weidel saluta elon musk al congresso di afd

Soldi – tanti soldi – che continuano a fluire sui conti dell’AfD. A pochi giorni dalle elezioni, però, la megadonazione da 2,35 milioni di euro per finanziare l’affissione di 6.000 grandi manifesti sembra trasformarsi da opportunità in problema per il partito di Alice Weidel. Da un’inchiesta gemella del settimanale Spiegel e del quotidiano austriaco Der Standard emerge infatti come lo stanziamento, inizialmente attribuito all’ex funzionario dell’FPÖ – il partito austriaco di estrema destra – Gerhard Dingler, potrebbe essere in realtà riconducibile a qualcun altro.

 

Nello specifico, a Henning Conle, un costruttore 81enne di cui si sa pochissimo. L’imprenditore ha registrato due residenze, una a Londra e una a Zurigo, mentre la holding che governa le sue proprietà ha sede in Liechtenstein.

 

ALICE WEIDEL - AFD

Un fantasma, insomma, che potrebbe aver già finanziato attraverso teste di legno il partito di estrema destra. Il fatto è che le donazioni ai partiti tramite terzi è vietata in Germania e per chi non rispetta la norma è prevista una sanzione pari a tre volte l’importo del finanziamento.

 

L’AfD ci ha dovuto fare i conti già una volta, quando nel 2017 il conto di campagna elettorale di Weidel ricevette donazioni riconducibili al misterioso miliardario per complessivamente 150.000 franchi svizzeri. All’ente pubblico che controlla i finanziamenti il partito presentò una lista di benefattori falsa, in cui comparivano ben 14 teste di legno. Beccata con le mani nella marmellata AfD, alla fine, dovette restituire quasi 400mila euro allo stato tedesco. [...] 

 

Finanziatori ambigui

ALICE WEIDEL TINO CHRUPALLA - AFD

Non sarebbe in ogni caso la prima volta che l’AfD riceve donazioni da loschi figuri. Nel 2021 a finanziare l’affissione di 9.400 manifesti era stato il Club della conservazione dello stato di diritto e delle libertà borghesi. Soltanto la scorsa settimana, una donatrice di AfD ha lasciato al partito, attraverso una menzione nel proprio testamento, quasi 6 milioni di euro e due villette plurifamiliari, pari a loro volta a un valore di oltre 2 milioni di euro.

 

Anche le eredità generose all’indirizzo di Weidel & co non sono una novità: anni fa, una persona affetta da malattie psichiatriche aveva destinato all’AfD una tranche – poi messa in discussione dagli altri eredi – da 10 milioni di euro della sua eredità. Ma a fare la parte del leone restano gli imprenditori: nei mesi passati a sostenere Weidel ha contribuito con 1,5 milioni di euro anche Winfried Stöcker, fondatore dell’azienda farmaceutica Euroimmun.

 

alice weidel

La compagnia di spedizione Böttcher Ag aveva firmato un assegno da 999.990 euro per il partito, ma la donazione è stata annullata perché, anche in questo caso, i soldi sono passati attraverso una testa di legno che siede nel consiglio d’amministrazione dell’azienda e a cui il patron Udo Böttcher avrebbe trasferito 2 milioni di euro dal suo contro privato. Nel complesso, però, dopo le ultime donazioni, il patrimonio netto del partito sarebbe ormai pari a oltre 38 milioni di euro.

 

elon musk intervista alice weidel su x 1

[...] L’estrema sinistra ha paragonato Conle a Elon Musk, mentre gli ecologisti chiedono che si faccia chiarezza sui possibili movimenti economici criminali dell’AfD. «Non è un episodio solitario, ma si inserisce in una serie di dubbi scandali finanziari del partito di estrema destra», tuona la deputata Irene Mihalic.

 

Un’altra tegola sul partito di Alice Weidel, che nei sondaggi però continua a viaggiare sereno sul 20 per cento dei consensi, classificandosi secondo partito. Martedì sera è arrivata l’ennesima pietra tombale su una possibile collaborazione con l’AfD da parte di Friedrich Merz: il candidato cancelliere della Cdu ha ammesso che decidendo di accettare i voti dell’estrema destra a sostegno della sua linea sui migranti a inizio febbraio ha deviato dalla sua posizione sull’estrema destra. [...]

 

berlino manifestazione contro afd e merz 1foto lapresse

[...] l’Institut der Wirtschaft, istituto di studi economici [...] ha provato ad applicare i propositi del programma dell’AfD all’economia tedesca. Ottenendo però risultati disastrosi: secondo le elaborazioni, mettere a terra il programma significherebbe andare incontro a una diminuzione del Pil di 690 miliardi di euro e perdere 2,5 milioni di posti di lavoro.

 

Per non parlare dei 181 miliardi di introiti fiscali che verrebbero a mancare, scardinando la finanza pubblica, o i danni che deriverebbero dalla rinuncia all’energia eolica che Weidel ha promesso dal palco delle sue manifestazioni elettorali.

 

alice weidel e il nonno nazista hans

Problematica anche la prospettiva di rimandare nei propri paesi d’origine tanti migranti che lavorano in Germania, soprattutto nella sanità pubblica: nel complesso le 6,7 milioni di persone con radici non tedesche generano il 13,2 per cento del Pil nazionale. Sulla stessa lunghezza d’onda la confindustria dell’automotive, che contesta l’ostilità all’innovazione del partito, che andrebbe a danneggiare le aziende che già oggi hanno puntato sulle tecnologie del futuro.

ALICE WEIDEL TINO CHRUPALLA - AFD berlino manifestazione contro afd e merz 2foto lapresse berlino manifestazione contro afd e merz 5foto lapresse ELON MUSK AL CONGRESSO DI AFD ELON MUSK AL CONGRESSO DI AFD alice weidel

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…