luigi salvato carlo nordio

TOGHE CONTRO GOVERNO /1 – IL PROCURATORE GENERALE DELLA CASSAZIONE, LUIGI SALVATO, STRONCA LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE BY NORDIO: “LE PRINCIPALI CRITICITÀ ADDOTTE PER GIUSTIFICARLA NON VERRANNO AFFATTO RISOLTE DALLA SUA INTRODUZIONE. ANZI, SI RISCHIA DI AGGRAVARLE” – “CI TROVEREMO DI FRONTE A UN PM CHE CONSERVA STRUTTURA E STATUS DEL GIUDICE, MA SEPARATO, E QUINDI PIÙ FORTE. REALIZZANDO UNA VERA E PROPRIA ETEROGENESI DEI FINI" - VIDEO: LA PROTESTA DEI MAGISTRATI DAVANTI A NORDIO

<iframe width="400" height="360" src="https://www.youtube.com/embed/g8hIFM2nlVQ?si=a2ahZSwK9U0hwVFi" title="YouTube video player" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" referrerpolicy="strict-origin-when-cross-origin" allowfullscreen></iframe>

 

 

Estratto dell’articolo di Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”

 

Luigi Salvato

«Credo che la questione vada affrontata senza evocare scenari apocalittici, dal momento che la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri non tocca i cardini e i principi fondamentali dell’ordinamento democratico, né quelli dell’Unione europea che non prevedono un modello unico di pm».

 

Allora perché lei è contrario?

«Perché non esistono ragioni valide per andare oltre la totale separazione delle funzioni tra giudici e pm che già esiste. E le principali criticità addotte per giustificare la separazione delle carriere non verranno affatto risolte dalla sua introduzione. Anzi, si rischia di aggravarle».

 

Il procuratore generale della Cassazione Luigi Salvato […] spiega perché la riforma costituzionale fortemente voluta e propagandata dal governo non lo convince. Anzi, lo preoccupa.

 

napoli protesta dei magistrati durante l intervento di carlo nordio inaugurazione anno giudiziario 2025 2 2

Una delle ragioni, sostenuta anche dal ministro della Giustizia, è il presunto strapotere dei pm che si avventurano in indagini fondate sul nulla, come dimostrerebbe l’alto numero di assoluzioni.

«Sulle posizioni politiche espresse dal ministro preferisco non pronunciarmi. Ma in realtà proprio le assoluzioni frequenti sono la prova che non c’è alcun atteggiamento di acquiescenza del giudice nei confronti del pm. E se questo divario esiste già con un pm inserito in un unico ordine giudiziario, formato all’interno di una stessa cultura della giurisdizione, quando l’accusatore apparterrà a un corpo separato tenderà ad allargarsi».

 

Perché?

Sergio Mattarella Luigi Salvato

«Perché la riforma non tocca l’indipendenza e l’autonomia del pm garantiti attualmente, e dunque ci troveremo di fronte a un pm che conserva struttura e status del giudice, ma separato, e quindi più forte. Realizzando una vera e propria eterogenesi dei fini».

 

Pensa anche lei, come l’Anm e la maggioranza dei magistrati contrari alla riforma, che questa sarà l’anticamera della sottoposizione del pm al potere esecutivo?

« […] in quanto congettura non favorisce un dibattito serio. Il punto è che la riforma rafforzerà la figura del pubblico ministero, a scapito delle garanzie offerte attualmente al cittadino.

 

CARLO NORDIO E I MAGISTRATI - VIGNETTA BY GIANNELLI

Oggi il pm ha comunque il dovere di essere imparziale e di cercare prove anche a favore dell’indagato, ma domani si vedrà premiato solo sulla base delle condanne ottenute, e questo comporterà maggiori difficoltà per la difesa delle persone coinvolte».

 

I pm che cercano prove a favore degli indagati, già oggi, non sembrano così tanti…

«E domani rischiano di essere ancora meno! Le riforme di sistema non si possono basare sulle patologie o sugli errori dei singoli: senza equilibrio, correttezza e coerenza morale di tutti i magistrati non ci sono separazioni che tengano, si possono erigere muri ma le distorsioni ci saranno sempre. […]».

 

Ma l’idea del giudice equidistante da pm e difensore, come nel triangolo isoscele sempre illustrato dal viceministro della Giustizia Sisto, non la convince?

«Lo stesso viceministro Sisto ha detto, come riportato dalla stampa, che l’obiettivo è quello di un “giudice gigante” e a me, da cittadino, un giudice gigante preoccupa. Come il pm gigante. L’equidistanza non si ottiene con la separazione delle carriere, ma realizzando pienamente il principio che la prova si forma in dibattimento […]».

 

MAGISTRATI

[…] Neanche la creazione di un’Alta corte disciplinare svincolata dal Consiglio superiore della magistratura la convince?

«Su quella sono d’accordo, ma non si può fare solo per la magistratura ordinaria. Perché lasciare fuori quella amministrativa, tributaria, contabile e militare? Lì non ci sono criticità? Inoltre, a fronte di due Corti distinte è rimasto un unico organo d’accusa, cioè la Procura generale della Cassazione che attualmente dirigo, e questo mi pare illogico, […]: come può il pg esercitare l’azione disciplinare anche nei confronti dei magistrati giudicanti?».

 

Luigi Salvato

[…] E il sorteggio per la composizione dei due Csm, come lo giudica?

«Contrario ai principi essenziali della democrazia. Perché allora non sorteggiare anche i consiglieri comunali? Vogliono rimuovere le degenerazioni del correntismo e le aggregazioni che si formano per finalità spartitorie, che esistono e sono una reale stortura, ma temo che inevitabilmente si riproporranno anche col nuovo sistema. Il sorteggiato avrà sempre amicizie, conoscenze e appartenenze che lo porteranno ad allearsi con uno piuttosto che con un altro».

 

Che cosa pensa della protesta dei magistrati alle cerimonie di ieri nelle corti d’appello?

«Il pensiero, anche critico, va sempre esplicitato, ma in una logica costruttiva. Meglio il dialogo […] che il rifiuto di ascoltare. La radicalizzazione del confronto, che porta inevitabilmente allo scontro, andrebbe evitata. Da parte di tutti».

napoli protesta dei magistrati durante l intervento di carlo nordio inaugurazione anno giudiziario 2025 2 napoli protesta dei magistrati durante l intervento di carlo nordio inaugurazione anno giudiziario 2025 2 milano protesta dei magistrati inaugurazione anno giudiziario 20252napoli protesta dei magistrati durante l intervento di carlo nordio inaugurazione anno giudiziario 2025 2 2 torino protesta dei magistrati inaugurazione anno giudiziario 2025 2napoli protesta dei magistrati durante l intervento di carlo nordio inaugurazione anno giudiziario 2025 2

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO