lorenzo fioramonti luigi di maio

UN TONINELLI COL DOTTORATO - MENO MALE CHE C'È IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE FIORAMONTI, CHE OGNI GIORNO DÀ DA MANGIARE AI GIORNALISTI, AFFAMATI DI QUEI CROCCANTINI CHE SOLO IL PALESTRATO DANILO POTEVA DISTRIBUIRE. GIUSTIFICA GLI STUDENTI CHE FANNO SEGA IN NOME DI GRETA, VUOLE TASSARE LE MERENDINE E ATTACCA LA NUTELLA. ''NON È UN CASO CHE L'UOMO PIÙ RICCO D'ITALIA (FERRERO) PRODUCA SNACK''

 

Carmelo Caruso per “il Giornale

 

lorenzo fioramonti elena bonetti

È sprezzante del ridicolo, è il più originale dei ministri. Preparatevi: è più pericoloso di Luigi Di Maio alla Farnesina. Dopo l' uscita di scena di Danilo Toninelli, la storia e il governo ci offrono un nuovo eroe, il suo sostituto: il ministro dell' Istruzione, Lorenzo Fioramonti. Non era stato ancora nominato e aveva già rilasciato un' intervista al Corriere della sera che era una minaccia, ma anche una speranza: «Se entro Natale non si trova un miliardo per l' università sono pronto a dimettermi». Nella stessa intervista arricchiva il dibattito con l' idea più sconclusionata di sempre, la tassa sulle merendine, perché «così finanzio la scuola e stili di vita sani».

 

lorenzo fioramonti

Assecondato da Giuseppe Conte, non solo Fioramonti non ha ritrattato ma, ieri, alla Stampa, ha rilanciato: «Il business delle merendine fattura miliardi. Non è un caso che l' uomo più ricco del Paese sia un produttore di merendine». Faceva riferimento a Giovanni Ferrero e alla sua impresa che premia i dipendenti, esporta l' Italia nel mondo e la consola con il suo cioccolato. In breve, dopo le merendine, vuole toglierci anche la Nutella. Si pensava dunque che fosse tutto e invece era ancora poco. Da ministro ha proseguito annunciando il primo Fioramonti Act, la legge che ogni studente ha sempre sognato di notte: «Ho dato mandato di redigere una circolare che inviti le scuole a considerare giustificate le assenze occorse per la mobilitazione mondiale per il clima».

 

L' appuntamento è fissato per venerdì 27 e per la prima volta scendere in piazza sarà premiato mentre entrare a scuola sarà punito. Ebbene, un giorno bisognerà capire chi ha scoperto questo docente di Economia dell' università di Pretoria in Sudafrica, ma per due anni anche assistente parlamentare di Antonio Di Pietro. Insomma, che c' azzecca Fioramonti con la nostra scuola e, soprattutto, come gli rimane il tempo per parlare di qualsiasi cosa tranne che di quella? Per Marcello Pacifico, presidente del più tosto sindacato degli insegnanti, l' Anief, questo è l' anno dell' emergenza, della più grande «supplentite» mai registrata.

lorenzo fioramonti e di maio

 

«Mancano 60mila docenti di sostegno e abbiamo superato il record di supplenti del 2011 che era di 105mila. Quest' anno saranno 240mila». Nessuno lo dice, ma mentre il ministro interviene, in ogni scuola c' è un preside che si supera. A Roma, all' istituto Villaggio Prenestino, gli insegnanti erano così pochi che chi la dirige, suo malgrado, ha dovuto tirare fuori una soluzione alla Fioramonti: gli insegnanti mancano?

 

LORENZO FIORAMONTI DINO GIARRUSSO

Studenti, uscite prima. All' ingresso della scuola materna Santa Maria Goretti, ancora a Roma, ad attendere i bambini, nel loro primo giorno, non c' era un «nuovo umanesimo» ma la solita putrescente immondizia. E che ne pensa Fioramonti di Ustica? Al momento, mancano cinque bidelli, tre assistenti amministrativi. Gli studenti sono 115 e tutti pronti a protestare, ma per riaprire la scuola che, nella piccola isola, è come salvare il pianeta (per loro giustifica ed encomio nostro).

 

A Bagnoli, all' istituto Madonna Assunta, siamo all' abc: non ci sono banchi e sedie. Anche qui, la preside Rosa Cassese ha lavorato di fantasia: turnazione. A Cesena, l' edificio della scuola Munari sarà inagibile per tutto l' anno. Gli alunni saranno divisi in altre scuole della città. Più preoccupante è quanto accaduto a Bologna. Un padre marocchino ha ritirato suo figlio perché la classe materna era tutta composta da bambini stranieri e giustamente ha denunciato: «Non è cosi che si fa integrazione. E lo dice un marocchino». E forse non è così che si fa il ministro.

 

lorenzo fioramonti luigi di maio

Avevamo sorriso quando, da sottosegretario all' Istruzione dello scorso governo, Fioramonti aveva chiamato al ministero la Iena disoccupata Dino Giarrusso e, ancora, quando scambiava propensità per propensione e inveiva contro l' Eni che definiva «Ente nazionale idrocarburi» in realtà chiuso ventisette anni fa. È chiaro che lo avevamo sottovalutato. La sua ultimissima? Sulla facciata del Miur ha fatto appendere lo slogan «Istruzione, non estinzione». Se continua così, metterà gli studenti al posto dei professori.+

Ultimi Dagoreport

trump zelensky meloni putin

DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

salvini rixi meloni bignami gavio

I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….