toninelli nave

“TONINELLI DI GRANDI NAVI NON SA NULLA” – DOPO L’INCIDENTE DI DOMENICA A VENEZIA, L’ASSESSORE LEGHISTA DE BERTI ACCUSA IL MINISTRO E RACCONTA COME SI E’ SVOLTA LA RIUNIONE DEL 19 FEBBRAIO – LA BATTAGLIA SUL PASSAGGIO DELLE GRANDI NAVI IN LAGUNA, IL SINDACO BRUGNARO TRANCHANT SUL GRILLINO: “QUESTA GENTE STA ROVINANDO L' ITALIA” – TONINELLI ATTACCA ZAIA - NEL MONDO DIMEZZATI GLI INCIDENTI DEI "GIGANTI DEL MARE"- VIDEO

Alessandro Gonzato per “Libero quotidiano”

 

de berti

Il Toninelli in azione (si fa per dire) descritto dall' assessore veneto alle Infrastrutture supera ogni imitazione di Crozza. La leghista Elisa De Berti racconta come si sarebbe svolta la riunione del 19 febbraio sul tema del passaggio delle grandi navi a Venezia, nuovo teatro di scontro tra il Carroccio e i 5 Stelle dopo l' incidente occorso domenica alla nave "Opera" di Msc.

 

«L' incontro, l' unico» ha detto l' assessore «si è tenuto al ministero dei Trasporti. Toninelli è arrivato con un' ora di ritardo chiedendoci se avevamo già finito. Alla nostra risposta che stavamo aspettando lui per iniziare la riunione è entrato nel panico, non si è nemmeno seduto per attendere i tecnici, facendo intuire che da solo non sapeva da che parte iniziare. Vale la pena raccontare il patetico svolgimento di questa riunione».

 

Ma la De Berti non si è fermata qui. «Trovo giusto intervenire anche per dire che se il ministro, come dice, ha una soluzione rapida, la esponga all' istante. Finora non è riuscito a convocare nemmeno un "Comitatone" (governo, Regione, Comune, autorità portuale, ndr), l'unica sede che decide davvero qualcosa.

danilo toninelli a di martedi 8

 

Toninelli si è limitato a darci una lettera puramente tecnica che voleva condividere con noi per mandarla al presidente dell' autorità di sistema portuale, in cui gli chiedeva di svolgere uno studio di fattibilità tecnica ed economica sui tre progetti riguardanti Malamocco, il Lido e Chioggia. A questo punto il sindaco di Venezia Brugnaro ha contestato che non aveva senso essere convocati a Roma per una cosa simile, mentre Regione e Comune evidenziavano la necessità di allontanare velocemente le grandi navi dal bacino di San Marco».

DANILO TONINELLI

 

Al momento non c' è alcuna replica da parte di Toninelli che però ieri ha deciso di attaccare Zaia, "reo" di aver ricordato alla stampa la soluzione condivisa da tutti gli enti interessati (a parte il ministero delle Infrastrutture), ossia l' adeguamento del canale Vittorio Emanuele III per il passaggio delle navi da crociera, con approdo a Marghera, dove c' è una banchina di due chilometri.

 

Questa la risposta del grillino: «A Zaia dico semplicemente che abbiamo fatto tanti tavoli e talvolta non è neanche venuto. Io continuerò a invitarlo. Non ho preclusioni sulla soluzione. Delle 13 opzioni che abbiamo ereditato dal Comitatone nessuna aveva il progetto di fattibilità. Mi chiedo» ha continuato commentando la proposta dell' approdo a Marghera «se è normale pensare che una nave da crociera passi davanti al petrolchimico e vicino a una raffineria».

 

venezia incidente tra una nave da crociera e un battello i turisti cercano di scappare

La risposta di Brugnaro è stata tagliente: «Toninelli ha detto che non c' è il progetto, ma il progetto è di passare per il Vittorio Emanuele, che progetto serve? Il progetto non è quello ufficiale perché loro hanno bloccato la procedura burocratica. Fermano tutto e poi dicono: "Ah, non ce l' hai fatta". E non ce l' ho fatta no se blocchi tutto. Ho sentito che non solo le navi da crociera, ma anche quelle commerciali devono uscire dalla laguna: questa gente qui sta rovinando l' Italia».

 

venezia incidente tra una nave da crociera e un battello i turisti cercano di scappare 3

In serata il ministero dei Trasporti ha comunicato di «avere intrapreso le iniziative finalizzate alla realizzazione del terminal crocieristico», ma al contempo prevede «tempistiche incompatibili con l' urgente necessità di mitigare i rischi commessi al transito delle navi».

 

Le impressionanti immagini dell'imbarcazione che colpisce prima la banchina e poi il battello nel canale della Giudecca hanno fatto il giro del mondo. Oltre alla discussione sul passaggio dei giganti del mare a Venezia è tornato d' attualità anche il dibattito sulla sicurezza delle grandi navi che però, dati alla mano, si dimostrano sempre più affidabili. Gli incidenti delle imbarcazioni oltre le 100 tonnellate per il trasporto marittimo, secondo il rapporto Safety&Shipping Review 2019 di Allianz Global Corporate, sono al livello più basso dal 2000, con un calo di oltre il 50% dal 2017 al 2018.

venezia incidente tra una nave da crociera e un battello 2

 

brugnaro

L' anno scorso sono state segnalate 46 perdite totali di grandi navi: nel 2017 erano state 98. Il calo si è registrato soprattutto nel Sud-Est asiatico, punto critico. La regione marittima della Cina meridionale, Indocina, Indonesia e Filippine, resta il luogo dove si sono verificate le maggiori perdite di navi (12). Molto più contenuta invece, meno dell' 1%, la diminuzione del numero complessivo degli incidenti di navigazione nel 2018 (2.698). La causa principale, più di un terzo del totale, è il danneggiamento dei macchinari, seguita a distanza dalla collisione. Le navi mercantili, infine, nel 2018 hanno rappresentato un terzo delle perdite totali in tutto il mondo.

venezia incidente tra una nave da crociera e un battello 7venezia incidente tra una nave da crociera e un battello 4zaiavenezia incidente tra una nave da crociera e un battello 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)