salvini toti

TOTI, LA QUINTA COLONNA DI SALVINI IN “FORZA ITALIA” - IL GOVERNATORE DELLA LIGURIA MINIMIZZA GLI ERRORI DELLA LEGA SUL CASO FOA (“LA COLPA E’ UN PO’ DI TUTTI”) E RANDELLA BERLUSCONI CHE AMMICCA A RENZI E INCHIODA IL PARTITO A SE STESSO: “IL PD È LONTANISSIMO DAL MIO MONDO. SE VOGLIAMO TORNARE AD ESSERE COMPETITIVI DOBBIAMO CAMBIARE PROFONDAMENTE E PER ORA QUESTO CAMBIAMENTO NON LO VEDO…”

Emilio Pucci per “il Messaggero”

matteo salvini giovanni toti al papeete di milano marittima 3

 

Governatore Toti, il centrodestra rischia di sfaldarsi sul futuro dell'azienda di viale Mazzini. FI è pronta a votare no alla presidenza Foa.

«Non so quanto gli italiani possano capire una frattura su una poltrona. Io credo ancora che le ragioni per stare insieme siano moltissime».

 

Ma la Lega sulla Rai non ha consultato nessuno degli alleati del centrodestra.

«Quello che è successo non è un buon segnale. La colpa è un po' di tutti. La Lega avrebbe dovuto avere il bon ton istituzionale di consultare gli alleati, ma ci vuole ragionevolezza nel considerare la mediazione tra M5s e Lega. Comunque ritengo sbagliato aggrovigliarsi su una poltrona. I problemi degli italiani sono altri».

 

i coniugi letta silvio berlusconi stefania craxi e giovanni toti

Secondo lei la coalizione può saltare anche nelle regioni, oltre che a Roma?

«Mi auguro di no. Lo dobbiamo agli elettori. Governiamo 7 regioni italiane e comuni come Siena, Pisa, Sarzana, solo per citare gli ultimi vinti. Troverei sconsiderato dissipare questo patrimonio costruito casa per casa».

 

Berlusconi dice che l'alleanza di questo passo non avrà vita lunga.

«Abbiamo vissuto tanti momenti di tensione in questi anni. E' normale che i toni si alzino in queste occasioni, ma spero che si recuperi la ragionevolezza».

 

C'è da dire che la Lega su tante questioni, come le grandi opere, sembra più vicina a FI che al Movimento 5Stelle.

«Voglio ricordare che questo governo nasce in Parlamento in assenza di alternative. E' un governo di emergenza, deve essere necessariamente una parentesi».

maria stella gelmini e giovanni toti

 

Ilva, terzo Valico, Tav: come si sta muovendo il governo?

«Sulle grandi opere ci vorrebbe una parola chiara. Questo Paese ha bisogno che i cantieri si aprano, non che si chiudano. Comunque la Lega nelle sue posizioni è coerente con quello che abbiamo costruito insieme».

 

C'è un problema razzismo in Italia?

«C'è sicuramente un disagio sociale in alcune zone del Paese ma gli italiani non sono certo razzisti. Questo governo sul fronte dell'immigrazione si sta muovendo bene».

giovanni toti matteo salvini giorgia meloni

 

Secondo lei questo governo si arena sulla legge di bilancio e sulle promesse fatte in campagna elettorale?

«Vedremo quale sarà la linea economica. Se si andrà nella direzione della flat tax saremo soddisfatti. Se si sceglierà la strada del reddito di cittadinanza molto meno».

 

Lei fu uno di quelli che consigliò a Berlusconi di far nascere il governo giallo-verde. Se n'è pentito?

«Assolutamente no. Non perché io abbia simpatia nei confronti dei grillini, ma si rischiava, ricordo, una crisi istituzionale. Piuttosto la mia domanda è: c'è un' alternativa? I partiti si diano una mossa affinché non si realizzino più alchimie parlamentari. Serve assolutamente una nuova legge elettorale».

giovanni toti matteo salvini giorgia meloni quagliariello

 

Spesso Fdi e la Lega, separati dal governo, vanno d'accordo su altri temi. FI sembra più in sintonia con il Pd. Che cosa nel pensa?

«Il Pd è lontanissimo dal mio mondo. Considererei un eventuale matrimonio tra FI e Pd contro natura come per certi versi lo è quello tra Lega e Movimento 5Stelle».

 

Come valuta l'operato di FI e la gestione che vede Tajani vicepresidente?

«E' una persona preparata, competente e autorevole. Io dico che se vogliamo tornare ad essere competitivi dobbiamo cambiare profondamente e per ora questo cambiamento profondo non lo vedo».

 

Quale sarà il suo apporto? Ieri ha detto che pensa di ricandidarsi governatore nel 2020.

silvio berlusconi borsalino giovanni toti 3

«Qui in Liguria abbiamo tante cose da fare. Abbiamo una grande coalizione. Il mio non è certamente un ruolo minore ma centrale, anche per la rinascita del centrodestra».

 

Ormai da tempo è vestito d' arancione e non più di azzurro

«Le liste civiche hanno un peso importante. Questo mondo deve trovare ascolto. FI deve saper accettare le critiche e il confronto. Se c'è questa volontà io ci sono. Ma se si continua a dire va tutto bene ed evviva, allora significa che si sta sottovalutando il problema».

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...