donald trump angela merkel

È FINITA LA GUERRA FREDDA? TRUMP SFIDA LA MERKEL E PROVOCA GLI ALLEATI: ''VIA I SOLDATI AMERICANI DALLA GERMANIA''. LA VENDETTA PERCHÉ ANGELONA, CHE DETESTA DONALD, SI È RIFIUTATA DI ANDARE AL G7 DI WASHINGTON? I SOLDATI DEGLI STATI UNITI RICHIAMATI DALLA GERMANIA SARANNO 9.500, E QUINDI LA PRESENZA VERRÀ RIDOTTA DI QUASI UN TERZO, RISPETTO AI 34.500 ATTUALMENTE SCHIERATI - LO STRATEGA KORB: ''SCELTA SBAGLIATA, È L'AVAMPOSTO CONTRO MOSCA''

 

1. TRUMP SFIDA MERKEL E PROVOCA GLI ALLEATI "VIA I SOLDATI AMERICANI DALLA GERMANIA"

Paolo Mastrolilli per ''la Stampa''

 

donald trump angela merkel

La Casa Bianca assicura che la decisione di tagliare le truppe americane schierate in Germania non è una ritorsione, per il rifiuto della cancelliera Merkel di venire di persona a Washington per il G7. Però è difficile non interpretarla come uno schiaffo a Berlino, e una potenziale minaccia strategica ed economica per la Nato e tutti gli alleati europei.

 

Secondo l' anticipazione del « Wall Street Journal», alcuni giorni fa il consigliere per la sicurezza nazionale Robert O' Brien ha firmato il memorandum che ordina il riassetto. I soldati degli Stati Uniti richiamati dalla Germania saranno 9.500, e quindi la presenza verrà ridotta di quasi un terzo, rispetto ai 34.500 attualmente schierati. Il documento inoltre stabilisce un tetto massimo di 25.000 uomini, che possono essere stanziati nel territorio nazionale di Berlino, inclusi quelli mobilitati su base temporanea per esercitazioni.

Ora il limite è di 52.000 soldati, e quindi la riduzione complessiva supera il 50% del totale.

 

La presenza militare Usa in Germania dura ininterrotta dalla Seconda Guerra Mondiale, perché si era presto trasformata dalla missione per sconfiggere il nazismo, in quella per vincere la Guerra fredda. Berlino era divisa a metà dal Muro, e rappresentava il simbolo di questo scontro. Il territorio tedesco poi rappresentava il fronte più esteso con le potenze alleate dell' Urss, e quindi ospitava e ospita il comando dei reparti americani. Il picco della presenza era stato raggiunto nel 1962, quando Kennedy era alla Casa Bianca, con 274.119 soldati schierati.

 

macron, merkel, trump

La fine della Guerra fredda aveva reso inutile questo spiegamento di forze, portando ad una progressiva riduzione. Tra il 2006 e il 2018 sono state dimezzate, scendendo da 72.400 uomini al livello attuale. Questa soglia però sembrava il minimo indispensabile, anche perché nel frattempo Putin ha rilanciato le ambizioni geopolitiche del Cremlino, a partire dalla guerra in Ucraina e l' invasione della Crimea.

 

L' ultima National Security Strategy, scritta da Nadia Schadlow quando era al Consiglio per la sicurezza nazionale, identificava proprio Russia e Cina come i principali rivali geopolitici degli Stati Uniti, definendole «potenze revisioniste» motivate dall' obiettivo comune di ridurre l' influenza globale di Washington. Trump però è sempre stato scettico, e più morbido nell' approccio con Putin, che ora vuole rinvitare al G7, alimentando i sospetti di interessi personali inconfessabili. Nello stesso tempo, ha avuto fin dal principio un rapporto molto difficile con Merkel.

 

MISTERO IN GERMANIA, TROVATI MORTI DUE SOLDATI AMERICANI NELLA BASE AEREA DI SPANGDAHLE

Lo dimostra anche la relazione complicata con l' ambasciatore americano Richard Grenell, che ha spesso criticato Berlino e ora ha lasciato vuota la sede, dopo essere stato richiamato a Washington dal presidente come direttore ad interim dell' intelligence nazionale.

 

L' ultimo strappo c' è stato pochi giorni fa, quando il rifiuto della cancelliera di venire a Washington ha impedito al capo della Casa Bianca di ospitare i leader del G7 in persona, dando al mondo il segnale anche visivo della riapertura dell' America dopo il disastro del coronavirus.

 

L' amministrazione nega che la riduzione delle truppe in Germania sia una ritorsione contro la Merkel. Trump ha sempre pensato che la presenza militare Usa in Europa fosse esagerata, non necessaria, e costosa. Troppi membri della Nato, come Germania e Italia, non hanno mantenuto l' impegno preso al vertice di Cardiff di aumentare le spese militari al 2% del Pil, quindi questa mossa può servire insieme a spingerli a dare maggiori contributi, e a rivedere l' intero assetto strategico dell' Alleanza.

 

Il problema, fanno notare fonti della difesa, è che negli ultimi anni la Russia è tornata ad essere una minaccia, mentre Trump si è vantato di aver sconfitto l' Isis. Allora avrebbe più senso ridurre le truppe impegnate sul fronte della guerra al terrorismo, dove il nemico è indebolito, invece di quelle mobilitate per fronteggiare un avversario sempre più determinato e intraprendente.

donald trump angela merkel

 

 

2. "SCELTA STRATEGICA SBAGLIATA È L'AVAMPOSTO CONTRO MOSCA"

Paolo Mastrolilli per ''la Stampa''

 

«È una decisione che non ha senso sul piano strategico, perché è stata la stessa Casa Bianca a dire che Russia e Cina sono ora i principali rivali geopolitici degli Stati Uniti. Quindi ridurre le truppe schierate in Germania è una contraddizione, che ci indebolisce». Lawrence Korb sa di cosa parla, perché era stato assistente segretario alla Difesa nell' amministrazione di Ronald Reagan e George Bush padre, ossia quella che aveva visto cadere il Muro di Berlino, e quindi aveva «ristrutturato» la presenza militare americana in Europa dopo la fine della Guerra fredda.

 

Ora Korb fa l' analista al Center for American Progress, e giudica un errore la decisione appena presa all' amministrazione Trump di ritirare i militari americani dalla Germania. Ritiene che sia una vendetta nei confronti della cancelliera Merkel, perché si è rifiutata di venire a Washington di persona per il G7 voluto dal presidente Trump?

«No, non credo si tratti di questo, e voglio sperare che sia così. Però è anche peggio».

Cosa vuol dire? «È una scelta strategica, ma sbagliata. Quindi è ancora più grave, perché non si tratta di una reazione emotiva, ma di un passo meditato».

 

Perché è sbagliata?

MISTERO IN GERMANIA, TROVATI MORTI DUE SOLDATI AMERICANI NELLA BASE AEREA DI SPANGDAHLE

«L' ultima National Security Strategy pubblicata dalla Casa Bianca identificava in Russia e Cina i principali avversari geopolitici degli Stati Uniti. Li definiva "potenze revisioniste", che avevano l' obiettivo comune di ridurre l' influenza globale degli Stati Uniti. Se le cose stanno così, non ha alcun senso ridurre ora la nostra presenza militare in Germania, ossia l' avamposto più importante che abbiamo davanti alle forze di Mosca».

 

Ma voi non avevate tagliato le truppe all' epoca delle amministrazioni Reagan e Bush?

«Certo, ma erano altri tempi. La Guerra Fredda era finita, il rapporto con la Russia stava cambiando, e la necessità di difendere l' Europa da possibili attacchi era chiaramente diminuita in maniera molto sostanziosa».

DONALD TRUMP CON MELANIA TRA I SOLDATI AMERICANI

 

Se sul piano strategico la decisione di tagliare ora le truppe in Germania non ha senso, perché l' amministrazione Trump l' ha presa?

«Il presidente ha sempre avuto dubbi sulla convenienza di tenere tutti questi reparti americani in Europa, ha detto che la Nato è obsoleta e dovrebbe aggiornare la sua missione, e soprattutto si è lamentato dei costi, chiedendo che gli alleati paghino di più. Penso che la sua scelta sia l' effetto di questi ragionamenti, e quindi un tentativo di costringere gli alleati ad aumentare il proprio contributo economico e militare».

 

Vede il rischio di un ritiro delle truppe anche dall' Italia?

«Non credo. La Germania ha un valore simbolico e politico unico per i suoi obiettivi».pao. mas.-

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - LE MANOVRE DA "DOTTOR STRANAMORE" DI ELLY SCHLEIN: SFANGARLA AI REFERENDUM, VINCERE IN AUTUNNO IN TUTTE E 6 LE REGIONI CHE ANDRANNO AL VOTO, QUINDI ANDARE AL CONGRESSO ANTICIPATO DEL PD A GENNAIO 2026 PER POI FARSI INCORONARE LEADER DEL CENTROSINISTRA ALLE POLITICHE DEL 2027 (CONTE PERMETTENDO) – A FAVORE DI ELLY GIOCA IL FATTO CHE LA MINORANZA DEM E' FRANTUMATA CON BONACCINI E LO RUSSO TRATTATI DA TRADITORI DELLA CAUSA DEI RIFORMISTI E PICIERNO E GORI GIUDICATI TROPPO EX RENZIANI – NEL CENTRODESTRA GIRA GIÀ LA BATTUTA: “LUNGA VITA AD ELLY SCHLEIN”, CHE RESTA PER "LA STATISTA DELLA GARBATELLA" LA SUA MIGLIORE POLIZZA PER FARSI ALTRI 5 ANNI A PALAZZO CHIGI...

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…