L'EUROPA DEVE IMPARARE A DIFENDERSI DA SOLA - TRUMP SI CONFERMA IL MIGLIOR ALLEATO DI PUTIN E AVVIA LA SMOBILITAZIONE MILITARE AMERICANA DALL’EUROPA! IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO HA INFORMATO LA ROMANIA E I SUOI ALLEATI (BULGARIA, UNGHERIA E SLOVACCHIA) CHE RIDURRÀ IL NUMERO DI TRUPPE SCHIERATE SUL FRONTE ORIENTALE D’EUROPA: “MA RESTA L’IMPEGNO NATO” (E NON RISULTANO TOCCATI DALLA DECISIONE NÉ LA POLONIA NÉ I PAESI BALTICI) – L'UE FA BUON VISO A CATTIVO GIOCO: “NON SIAMO SORPRESI, RESTA CRUCIALE PROTEGGERE IL FRONTE EST”
Estratti da open.online
Gli Stati Uniti hanno informato la Romania e i suoi alleati che ridurranno il numero di truppe schierate sul fronte orientale d’Europa. Lo ha annunciato il ministero della Difesa di Bucarest. «La decisione degli Stati Uniti è quella di sospendere la rotazione in Europa di una brigata che aveva elementi in diversi paesi della Nato», ha precisato il ministero, sottolineando che circa 1.000 soldati americani rimarranno schierati sul suo territorio dopo questa rivalutazione.
Fonti ufficiali hanno spiegato che l’annuncio è stato dato dagli americani lunedì «nel quadro ufficiale della Nato». Dalla Romania saranno ritirati circa 800 soldati, di stanza nelle basi di Mihail Kogelniceanu, Deveselu e Câmpia-Turzi. Altri – non è noto al momento il numero – saranno richiamati dalle vicine Bulgaria, Ungheria e Slovacchia.
La decisione arriva direttamente dalla Casa Bianca, e ha quindi effetto immediato, anche se sulla carta il Congresso potrebbe intervenire per modificarla. Non risultano toccati dalla decisione quindi, per il momento, né la Polonia né i Paesi baltici, in prima linea nel sostegno all’Ucraina e considerati tra i più esposti alle minacce militari di Vladimir Putin.
Dopo l’uscita della notizia dai media romeni sia gli Stati Uniti che la Nato si sono affrettati a ridimensionare il peso dell’operazione. L’esercito Usa ha precisato che la decisione di non sostituire le truppe americane in partenza dalla Romania non costituisce un ritiro degli Stati Uniti dall’Europa.
(…) Di simile tono il commento al riguardo della Nato. «Anche con questo adeguamento, la presenza delle forze americane in Europa rimane più importante di quanto non sia stata per molti anni, con molte più forze sul continente rispetto a prima del 2022», osserva un funzionario dell’Alleanza Atlantico all’Afp, ribadendo che «l’impegno degli Stati Uniti nei confronti della Nato è chiaro».
Resta il fatto che il senso della decisione americana appare chiaro agli occhi dei leader europei. Intervistato in mattinata da SkyTg24 il ministro della Difesa Guido Crosetto ha fatto mostra come d’abitudine di realismo.
Inutile negare l’evidente, meglio se mai metterlo in prospettiva: «Il disimpegno militare americano in Europa non è iniziato con Trump, ma già con Obama e Biden. Gli Usa sono preoccupati del confronto che avranno con la Cina e l’Europa deve abituarsi a garantirsi la difesa da sola.
Non è un percorso immediato perché aveva totalmente disinvestito nel campo della difesa e ci vorranno 10 anni per ricostruire una capacità di difesa dalle minacce, ma il percorso è iniziato e ormai è irreversibile», ha detto Crosetto.
donald trump e ursula von der leyen
Anche la Commissione Ue fa buon viso a cattivo gioco e invita a guardare già oltre. Se siamo sorpresi dell’annuncio Usa? «Non parlerei di sorpresa o non sorpresa. Non sorprende quanto sia importante per noi la sorveglianza del fianco orientale.
Non sorprende quanto sia necessario rafforzare i circa 3000 km che abbiamo sul nostro confine orientale. Quindi il lavoro è in corso. Abbiamo una roadmap chiara, e non commenterò gli annunci fatti dall’altra parte dell’Atlantico», ha detto il portavoce dell’esecutivo Ue Thomas Regnier.
Guido Crosetto - istituti di formazione dell'esercito a Torino
URSULA VON DER LEYEN VOLODYMYR ZELENSKY
il piano di difesa integrata di ursula von der leyen - la stampa
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