SARDEGNA CAOS - RISULTATO STORICO PER IL REFERENDUM SULL’ABOLIZIONE DELLE 4 RIDICOLE PROVINCE CREATE NEL 2001 IN SARDEGNA: 97% DI SÌ - STESSE PERCENTUALI PER IL TAGLIO AI COMPENSI DEI CONSIGLIERI REGIONALI E L’ABOLIZIONE DEI CDA NEGLI ENTI REGIONALI - SI DIMETTE IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS (PD), MENTRE SANCIU, PIDIELLINO DI OLBIA TEMPIO, SI ATTACCA ALLA SEDIA: ORA SARÀ CAOS TOTALE…


1 - REFERENDUM: SARDEGNA; 90% SCRUTINIO, TRIONFO DEI SI'

(ANSA) - Si rafforza il successo dei Sì nei referendum anticasta promossi in Sardegna, quando lo spoglio é oltre il 90% delle sezioni scrutinate. Nei quattro quesiti abrogativi delle nuove Province, i consensi si attestano attorno al 97%, mentre in quello consultivo per l'abrogazione dei quattro enti storici ci si aggira sul 67%. Superiore al 97% anche il Sì per il taglio degli emolumenti dei consiglieri regionali e per l'abolizione dei Cda degli enti regionali.

Sfiorano il 97% i favorevoli all'elezione diretta del presidente della Regione attraverso le primarie, sale invece al 98% la percentuale dei Sì per la riduzione da 80 a 50 del numero dei componenti del Consiglio regionale. Si fermano al 94,4%, infine, i consensi per la riscrittura dello Statuto sardo con l'Assemblea costituente.

2 - REFERENDUM:SARDEGNA;LASCIA PRESIDENTE PROVINCIA SULCIS
(ANSA) - Il presidente della Provincia di Carbonia Iglesias - una delle quattro nuove Province oggetto dei referendum abrogativi - Salvatore Cherchi (Pd) si è dimesso. La decisione segue l'esito dello scrutinio che ha vede una netta vittoria dei Sì. Cherchi è un esponente di punta del Pd sardo, in passato deputato e sindaco di Carbonia.

3 - REFERENDUM: SARDEGNA; SANCIU (PDL), ORA SARA' CAOS TOTALE
(ANSA) - "E' il caos più totale". Non usa mezzi termini il presidente della Provincia di Olbia Tempio, Fedele Sanciu, senatore del Pdl, nel commentare i risultati del referendum anticasta, con una schiacciante vittoria dei Sì - quando si è al 90% dello scrutinio - all'abolizione delle nuove Province, compresa la Gallura, dove però l'affluenza è stata tra le più basse (27%).

"Da oggi siamo nella confusione più totale - afferma il presidente - perché significa che da domani la Gallura si vedrebbe governata dalla Provincia di Sassari senza neanche avere un esponente all'interno del suo Consiglio e della Giunta. Questo nonostante il parere dei galluresi appaia chiaro: il non voto di circa il 73% della popolazione - osserva Sanciu - è un'indicazione ben precisa. La nostra entità territoriale, consolidata anche dal punto di vista amministrativo, deve restare intatta. La stessa riforma nazionale, nel disegno di legge presentato dal premier Monti, prevede l'esistenza della Provincia di Olbia-Tempio; la politica, in primis i nostri consiglieri regionali, non possono pertanto non tener conto dell'insieme di questi fattori e del diritto della nostra Provincia di vivere e rappresentare questo territorio".

4 - REFERENDUM:SARDEGNA;PALOMBA(IDV),VOTO E' INTIMAZIONE SFRATTO
(ANSA) - "L'esito referendario è un'intimazione di sfratto alla classe politica sarda di maggioranza, che avrebbe potuto e dovuto fare le riforme antisprechi ed anticasta e non le ha fatte". E' la lettura del risultato dei 10 referendum in Sardegna da parte del leader sardo dell'Italia dei Valori, Federico Palomba. Secondo il deputato ed ex presidente della Regione "l'avviso di sfratto vale ancora di più per il Consiglio regionale: pletorico e costosissimo, non ha fatto le riforme necessarie, facendo spendere un sacco di soldi per un referendum sostitutivo della sua inerzia ed incapacità. Perciò se la maggioranza esalta il risultato referendario fa semplicemente una confessione stragiudiziale di incapacità, il rimedio alla quale sono le dimissioni".

Palomba ricorda che gli esponenti dell'Idv "per primi da più di un anno hanno infatti proposto la soppressione di tutte le Province come ente; sempre per primi abbiamo proposto il drastico taglio degli emolumenti ai politici di ogni livello, così come l'eliminazione dei troppi consigli di amministrazione di enti e società partecipate. Attendiamo - conclude il deputato dell'Idv - il Consiglio regionale alla prova dei fatti dell'attuazione delle indicazioni del referendum sui tagli dei propri emolumenti e sulla cancellazione degli enti o almeno dei Cda, disboscando il sistema clientelare".

 

 

 

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