PUTIN VUOLE LA GUERRA CIVILE? - L’UCRAINA INVIA MILITARI A EST PER RIPRENDERE IL CONTROLLO DEGLI UFFICI PUBBLICI E SOSTIENE CHE DIETRO LE OCCUPAZIONI NON CI SIANO “MANIFESTANTI” MA SOLDATI RUSSI DELLE TRUPPE SPECIALI

1 - UCRAINA: MEDIA, BLINDATI KIEV A KRAMATORSK
(ANSA) - Blindati ucraini sono comparsi nelle strade di Kramatorsk, nella regione orientale ucraina di Donetsk. Lo riferisce il giornale locale on line 'Novosti Kramatorska' (Le notizie di Kramatorsk). Alcuni abitanti tentano di ostacolare il passaggio dei mezzi. Circa 300 i militari ucraini arrivati. Per ora non sono segnalati scontri. A Kramatorsk i filorussi mantengono il controllo del municipio, del commissariato e della sede locale dei servizi segreti.

2 - UCRAINA: TWEET RAZZISTA PRESIDENTE CRIMEA CONTRO OBAMA: 'BARACK TRA SCIMMIE ZOO MOSCA CON ADESIONE STATI UNITI A RUSSIA'
(ANSA) - Tweet razzista contro il presidente degli Stati Uniti Barack Obama da parte di Serghiei Aksionov, il presidente ad interim della Crimea finito nella lista delle sanzioni Usa ed Ue: ''Arrivata la proposta affinche', durante l'adesione degli Usa alla Russia, Obama sia mandato allo zoo di Mosca. Che si sieda tra le scimmie. Approvato'', ha scritto sul suo account, subito ripreso dalle agenzie ucraine.

3 - UCRAINA: VICEPREMIER, PARACADUTISTI RUSSI A EST. IAREMA: 'DA PUTIN E LAVROV SOLO BUGIE'
(ANSA) - Il vicepremier ucraino Vitali Iarema, responsabile per le forze dell'ordine, ha denunciato la presenza a Sloviansk e Kramatorsk, nella regione ucraina orientale di Donetsk, di paracadutisti del 45/mo reggimento delle truppe aviotrasportate russe di stanza vicino a Mosca. "Quindi tutte le parole di Putin e di Lavrov sull'assenza di truppe russe li' sono tutte bugie", ha commentato, citato dall'agenzia ucraina Unian.

4 - KIEV MANDA L'ESERCITO NELL'EST - I PARÀ RICONQUISTANO L'AEROPORTO
Fabrizio Dragosei per ‘Il Corriere della Sera'

I reparti speciali ucraini hanno liberato l'aeroporto militare di Kramatorsk nell'Est del Paese, ma hanno evitato, almeno fino a ieri sera, qualsiasi contatto con gli indipendentisti che occupano edifici pubblici all'interno di diverse città.

Le truppe del ministero dell'Interno che hanno condotto l'operazione con l'appoggio dell'esercito non avrebbero registrato perdite, secondo quanto ha affermato il presidente ucraino Oleksandr Turchynov. Dall'altra parte invece si afferma che l'assalto avrebbe provocato tra i 4 e gli 11 morti, più numerosi feriti. All'ospedale della cittadina, comunque, il direttore sanitario ha detto di non aver visto arrivare né feriti né vittime. Testimoni riferiscono di movimenti di colonne di tank ucraini e dell'utilizzo di caccia ed elicotteri.

Anche se limitata all'aeroporto, l'azione del governo di Kiev ha naturalmente suscitato l'inevitabile reazione di Mosca. Vladimir Putin ha chiesto al segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon «una netta condanna». E il premier Dmitrij Medvedev ha parlato di Ucraina orientale «sull'orlo della guerra civile».

Mentre il ministro degli Esteri Sergej Lavrov ha ammonito che gli ultimi eventi potrebbero far saltare il vertice provvisoriamente fissato per domani a Ginevra tra Stati Uniti, Ue, Russia e Ucraina. Da Washington è arrivato un immediato appoggio alla decisione del governo ucraino di avviare quella che è stata definita una «operazione antiterrorismo». Il portavoce della Casa Bianca ha detto che le autorità dovevano rispondere agli eventi verificatisi in quanto è loro compito mantenere la legge e l'ordine.

I responsabili dei servizi di sicurezza di Kiev, l'Sbu, sono convinti che dietro le occupazioni e le manifestazioni alle quali poi partecipano anche centinaia di normali cittadini, ci sia Mosca. «In particolare le truppe speciali del Gru, un cliente assai difficile», ha detto il generale Vassyl Krutov, vice capo dell'Sbu. Il generale ha anche detto cosa accadrà a coloro che decideranno di non arrendersi: «Verranno liquidati», ha affermato minaccioso.

Dietro le quinte l'Europa, che pure ufficialmente appoggia in pieno il governo di Kiev, invita le parti a una certa prudenza, per evitare che la tensione salga ulteriormente. In ogni caso tutti sono convinti, nonostante i continui dinieghi del Cremlino, che i militari in uniforme verde senza insegne non siano componenti delle milizie di autodifesa, ma soldati russi. Gli ucraini dicono di averne le prove e promettono di mostrarle al vertice di Ginevra. Ieri un'importante conferma di quanto è stato detto fino ad ora in Occidente sui fatti di Crimea del mese scorso (con un copione assai simile a quello di oggi) è venuta dalle Nazioni Unite.

In un rapporto del Commissariato per i diritti umani si afferma che gli attacchi alle minoranze etniche russe denunciati da Mosca non sono stati «né ampiamente diffusi né sistematici». Le storie sulle vessazioni subite a opera di estremisti nazionalisti «sono state fortemente esagerate». Inoltre il rapporto afferma che «i resoconti disinformati di persecuzioni verso i russi di Crimea sono stati sistematicamente adoperati per creare un clima di paura e insicurezza che ha avuto come conseguenza l'appoggio all'integrazione della Crimea nella Federazione Russa».

Durante il referendum, poi, ci sono stati numerosi episodi di falsificazione e di intimidazione. Critici dell'annessione alla Russia e giornalisti sono stati rapiti e torturati. Infine si citano prove che alcuni dei partecipanti agli scontri violenti registratisi nell'Ucraina dell'Est erano venuti dalla Russia. Mosca ha subito respinto il rapporto, affermando che «sembra essere stato fabbricato per corrispondere a conclusioni già decise in precedenza».

Le vicende ucraine continuano intanto ad avere effetti negativi sull'economia russa che ormai sembra avviata verso la recessione. Quest'anno potrebbe non crescere affatto, mentre i capitali in fuga arriverebbero a cento miliardi di dollari. L'integrazione della Crimea, poi, si rivelerà un fardello pesantissimo. Come spesso è accaduto in passato, la tendenza a Mosca è quella di affermare che tutti i guai vengono da fuori, da chi trama per colpire la Russia. E anche la possibile recessione, secondo Medvedev, è dovuta «a forze esterne».

 

 

UCRAINA LA GENTE IN PIAZZA DOPO GLI SCONTRI UCRAINA LA GENTE IN PIAZZA DOPO GLI SCONTRI UCRAINA LA GENTE IN PIAZZA DOPO GLI SCONTRI Attivisti pro Russia in Crimea IN CRIMEA PER PUTIN MILITARI UCRAINI LASCIANO LE BASI IN CRIMEA CON GLI SCATOLONI

Ultimi Dagoreport

massimo martinelli azzurra francesco gaetano caltagirone guido boffo roberto napoletano

FLASH! – MISTERO BOFFO! È DURATO APPENA UN ANNO GUIDO BOFFO ALLA DIREZIONE DE “IL MESSAGGERO”, CHE SARÀ AFFIDATA AD INTERIM AL DIRETTORE EDITORIALE MASSIMO MARTINELLI – BOFFO FU UNA SCELTA DI AZZURRA CALTAGIRONE, IN BARBA A PAPÀ CALTARICCONE – ALLA SCADENZA, ESATTAMENTE DOPO UN ANNO, IL CONTRATTO DI BOFFO NON È STATO RINNOVATO – NEL CUORE DI CALTA C’È IL RITORNO DI ROBERTO NAPOLETANO, ATTUALE DIRETTORE DE “IL MATTINO” DI NAPOLI, ALTRO QUOTIDIANO DEL GRUPPO CALTAGIRONE…

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – UCCI UCCI, SENTO AVVICINARSI GLI ANGELUCCI! IN ALLARME PER LA DECRESCITA INFELICE DEI LORO TRE QUOTIDIANI, ALESSANDRO SALLUSTI AVREBBE I GIORNI CONTATI ALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE” - GIA’ CADUTO IN DISGRAZIA CON MARINA BERLUSCONI, REO DI AVER SOSTITUITO “PAPI” CON GIORGIA, ORA GIAMPAOLO ANGELUCCI AVREBBE IN MENTE DI RIMPIAZZARE IL BIOGRAFO DELLA DUCETTA CON QUEL RAMPANTISSIMO “BEL AMI” DEL POTERE CHE SI CHIAMA TOMMASO CERNO: SENZA FARE UN PLISSE’, DA DIRETTORE DELL’’’ESPRESSO” E DEPUTATO DEL PD BY RENZI, OGGI E’ ALLA GUIDA DE “IL TEMPO”, TALMENTE SCHIERATO CON LA DESTRA CHE VEDE I FASCISTI A SINISTRA… (VIDEO STRACULT!)