CAMPANIA A MORTO PER ALFANO E CALDORO: UDC E PD SI ALLEANO UN PO’ OVUNQUE E VINCONO, DANDO L’AVVISO DI SFRATTO AL GOVERNATORE MEZZO-ARANCIONE - I SINISTRATI, RESUSCITATI DAL VOTO, ADESSO ASPETTANO LA RESA DEI CONTI TRA CALDORO E IL PDL - I LEGALI DELLA FAMIGLIA DI PIETRO PAGANELLI, L’ARTIGIANO CHE SI E’ SPARATO ALLA TESTA PER UN’IPOTECA, PREPARANO UNA DENUNCIA PENALE NEI CONFRONTI DI EQUITALIA: ISTIGAZIONE AL SUICIDIO?...

Carlo Tarallo per Dagospia

1- "Abbiamo tenuto!": così ieri al quartier generale del Pdl a Napoli il commissario regionale Nitto Palma tentava di commentare i risultati delle amministrative davanti ai giornalisti. Ma la realtà è tutt'altra: nei comuni più importanti i Banana's hanno perso, cedendo il passo all'alleanza Pd - Udc. Una tenaglia che ha stritolato il Pdl e rinvigorito i sinistratissimi democratici, che appena un anno fa alle comunali di Napoli non erano andati neanche al ballottaggio.

Nel mirino il Governatore Stefano Caldoro, che da questa mattina deve buttare nel cestino della carta straccia i sondaggi sul gradimento della sua azione di governo e mettersi a studiare i voti veri, quelli usciti dalle urne. L'alleato preferito di Caldoragistris, l'Udc, qui in Campania è riuscito nell'impresa impossibile: governare col Pdl in Provincia e in Regione e sfruttare i consensi accumulati gestendo il potere per trasferirli a sinistra. E allora, messe da parte le dichiarazioni di maniera, ecco cosa sta succedendo in queste ore nelle plance di comando dei partiti sotto ‘o Vesuvio.

Capitolo Pdl. Nitto Palma, commissario regionale Pdl, assediato da telecamere e taccuini, rilascia interviste all'insegna del "siamo andati meglio che altrove". Ma il clima è pesante. Lo stato maggiore del partito (Nittonapalm, Nicola Cosentino, Luigi Cesaro, il capogruppo in consiglio regionale Fulvio Martusciello) ieri sera si è chiuso in una saletta riservata del quartier generale di Piazza Bovio.

E sono partiti i missili: "A Torre del Greco Caldoro ha chiuso un ospedale, a Pozzuoli ha aperto una discarica, e abbiamo perso entrambe le città. Mi spiegate - affonda Nitto, che non ne può più di stare zitto - in queste condizioni come si fa ad affrontare le elezioni? E l'Udc? Avete visto? Si è alleata col Pd ovunque e ci ha fatto perdere nei comuni più importanti, e intanto continua a fare il bello e il cattivo tempo in Regione...".

Cosentino e Cesaro, secondo gli spifferi, sono più mansueti, propendono per una posizione più morbida; Martusciello prova a dare la colpa della disfatta ai candidati a sindaco. Ma Nitto non ne può più. "Ora aspetto che Alfano convochi il sottoscritto e Caldoro per un chiarimento definitivo rispetto all'Udc. Ci stiamo suicidando, e il primo a pagarne le conseguenze è proprio il segretario".

Da Roma arriva la conferma. "E' ora di cambiare registro - spiffera a Dagospia un altissimo esponente del Pdl - a cominciare dalla Campania che è una delle regioni in cui andiamo meglio. Diamo l'impressione di essere subalterni non solo al governo Monti, ma anche a Casini e Bersani. Tanto vale convocare un bel congresso nazionale e ripensare a tutto. Alfano? Gli abbiamo dato fiducia, ma tranne Maurizio Lupi il suo cerchio magico è lo stesso di prima. Altro che rinnovamento!".

Capitolo Pd: qui l'atmosfera è molto più serena e distesa. Un partito ridotto ai minimi termini, schiacciato da Luigi De Magistris e dalle continue tarantelle interne, è stato resuscitato dal voto. L'alleanza con l'Udc è vincente, e i sinistrati se la godono, buttando un'occhiata interessata a quanto succede nel campo avverso. "Ora Caldoro e il Pdl - gongola un dirigente piddino che conta - inizieranno a scannarsi, si vede già dalle prime dichiarazioni, e a noi va benissimo così. Tra l'altro, quando l'Udc viene con il Pd riusciamo a tenerla a bada, limitandone le pretese, mentre al Pdl e a Caldoro fa pagare prezzi altissimi. In Campania i centristi che contano provengono tutti dal centrosinistra: basterà recuperare un'alleanza piena e riconquisteremo anche la Regione...".

2- Una denuncia penale contro Equitalia: è questa l'idea di Angelo Pisani, avvocato di Sergio Paganelli, il figlio di Pietro, l'artigiano che tre giorni fa a Napoli si è sparato un colpo alla testa dopo aver appreso di un'ipoteca sulla casa di suo figlio da parte della società di riscossione. Oggi i legali effettueranno l'accesso agli atti nei confronti di Equitalia. Pisani ribadisce la sua convinzione: la società avrebbe commessi degli errori nei confronti del 72enne, che da tre giorni è in coma irreversibile.

"Nei confronti di Equitalia - spiega Pisani - agiremo in sede civile e probabilmente anche penale, appena l'inchiesta della Procura avrà prodotto i primi risultati. La possibilità di rateizzazione dei debiti concessa dalla società è un diritto ma diventa un ricatto: ,a concedono se ci si accolla l'intero ammontare di un debito gonfiato di interessi e di multe e tributi ormai inesigibili".

 

 

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