LIBERA CANNA IN LIBERO STATO - CI VOLEVA LA BATTAGLIA DEL “NEW YORK TIMES” PER SGUINZAGLIARE UMBERTO VERONESI CHE LANCIA L’APPELLO: “ANCHE IN ITALIA MARJIUANA LIBERA. IL 50% DEI NOSTRI GIOVANI FA USO DI CANNABIS: DOVREMMO CONSIDERARLI DEI CRIMINALI?”

Comunicato stampa

 

UMBERTO VERONESI UMBERTO VERONESI

Un appello di Umberto Veronesi al governo e alle istituzioni perché anche in Italia venga liberalizzata la marjiuana. Il medico simbolo della lotta al cancro lo lancia dalle pagine de “l'Espresso” domani in edicola.

 

«La posizione del New York Times di domenica 27 luglio a favore della legalizzazione della marijuana non va letta solo come una campagna del più autorevole giornale americano - e uno fra i più influenti al mondo - ma come una svolta culturale che il mondo occidentale non può ignorare. Il cambio drastico di una linea editoriale che aveva fino a ieri appoggiato il proibizionismo è infatti lo specchio di un’ evoluzione mondiale verso la liberalizzazione delle droghe leggere, che ultimamente ha accelerato le sue tappe», scrive Veronesi.

 

ogni dispensario offre vari tipi di erbaogni dispensario offre vari tipi di erba

Veronesi, dopo avere ricordato i Paesi che in questi ultimi mesi, si sono mossi in questa direzione si concentra sulla situazione italiana: «Noi siamo fermi al febbraio di quest’anno, quando la Consulta ha dichiarato incostituzionale la legge Fini-Giovanardi che equiparava le droghe pesanti e leggere, prevedendo pene fino a 20 anni di reclusione per il loro uso.

 

dispensari di marijuana in coloradodispensari di marijuana in colorado

La sentenza fece scalpore: si calcolò che le condanne dovevano essere riviste per ben 10 mila detenuti - perché connesse all’uso di droghe leggere - e dunque per circa la metà di tutti i reclusi per droga, che sono il 40 per cento di tutti i carcerati. Sono cifre che la dicono lunga sull’inefficacia del proibizionismo, ancor più se pensiamo che, malgrado il numero enorme di carcerazioni, si stima che il 50 per cento dei nostri giovani faccia uso di cannabis, senza calcolare il gran numero di adulti.

 

cannabis libera in coloradocannabis libera in colorado

Dovremmo considerare la metà dei nostri giovani dei criminali? Eppure, finito l’attimo di indignazione per la situazione carceraria, devastata da un sovraffollamento cronico, nessuno più ha sviluppato il dibattito sull’aspetto filosofico e civile del proibire le droghe leggere». Scrive ancora Veronesi.

 

«Dobbiamo passare da una’attività indiretta (vietare) a un’attività diretta (educare). Ovviamente è molto più difficile convincere un ragazzo a tenersi lontano dalle droghe che fare una legge che le vieta tout court. Tutti sappiamo per esperienza diretta che la ribellione è una fase imprescindibile della crescita individuale e dovremmo essere coscienti che il trasgredire un divieto aumenta il senso di identità di una personalità in formazione: io mi differenzio dal mondo adulto perché non seguo le regole che mi impone.

Cannabis aiuta i reduci dalle guerre Cannabis aiuta i reduci dalle guerre

 

Dunque bisogna trovare attività e stimoli alternativi, che soddisfino il bisogno di autoaffermazione dei giovanissimi, senza ledere la salute e mettere in pericolo la vita. Dovremmo organizzare dei corsi completi di prevenzione nelle scuole pubbliche, che invece non si possono fare finché c’è la proibizione che, secondo lo Stato, è già un deterrente. Tuttavia dovrebbe essere evidente che se un divieto non viene osservato dalla maggior parte dei destinatari, e quindi tutti fondamentalmente delinquono, c’è qualcosa che non va nel divieto stesso».

 

Carlo Giovanardi Carlo Giovanardi

Veronesi sottolinea anche alcune contraddizioni della legislazione italiana: «Siamo dunque un Paese che vieta inorridito la marijuana (che non ha mai ucciso nessuno) ma che lucra senza vergogna su una droga che causa 50 mila morti l’anno: il fumo di sigaretta. Come è possibile che uno Stato proibizionista non solo legalizzi, ma addirittura guadagni, attraverso il Monopolio dei Tabacchi, su una droga potente e letale come il tabacco? Dove sta allora la coerenza di pensiero e che messaggio educativo pensiamo possa arrivare ai nostri ragazzi: se fumi uno spinello sei un delinquente invece se fumi un pacchetto di sigarette contribuisci alle casse dello Stato?

cached cached

 

Capisco che in questo momento il Governo abbia come priorità crisi e riforme, ma le scelte etiche che possono fare dell’Italia un Paese più civile in cui vivere soprattutto per le nuove generazioni, non andrebbero sistematicamente rimandate. Spero che il movimento d’opinione mondiale a favore dell’antiproibizionismo, rilanciato dal New York Times, trovi anche qui uno spazio per il dibattito».

Da gennaio la marijuana legale in Colorado Da gennaio la marijuana legale in Colorado marijuana legale marijuana legale

 

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...