
“VANNACCI DERIDE GLI OMOSESSUALI COME ME MA ORA LA SMETTA. CI HA FRACASSATO GLI ZEBEDEI” – ANCHE NELLA LEGA SI SONO ROTTI LE SCATOLE DELLE SPARATE DELL’EURODEPUTATO ELETTO NEL CARROCCIO CONTRO I GAY (“CI ARMIAMO E POI CHI MANDIAMO IN GUERRA? QUELLI DEL GAY PRIDE?"), IL CONSIGLIERE COMUNALE DI VIAREGGIO ALESSANDRO SANTINI POLEMIZZA COL GENERALE: “ORA LA FINISCA QUA. LE NOSTRE AMATE FORZE ARMATE ITALIANE SONO PIENE DI QUEI GAY CHE LUI OFFENDE”
(ANSA) - Polemica da parte del consigliere comunale della Lega, Alessandro Santini, dopo un'ultima frase sul pianeta gay detta dal generale Roberto Vannacci, che è vicesegretario nazionale del partito. "Ci armiamo e poi chi mandiamo in guerra? Quelli del Gay Pride?", è la frase che avrebbe detto Vannacci contro gli organizzatori dei Gay Pride.
"Questa fissa del generale Roberto Vannacci sui gay come me - commenta Santini - c'avrebbe abbondantemente troppo fracassato i didimi, pertanto veda di cambiare il suo argomento preferito di discussione, perché un po' va bene, un po' la rende ganzo, un po' ci si scherza su, ci si sorride, ma ora da persona intelligente e dotata di raziocinio, la finisca qua, la smetta, si fermi".
Santini, sempre rivolto a Vannacci, afferma pure che "le nostre amate Forze Armate italiane sono piene di quei gay che lei ora deride, perlomeno con le sue sciocche frasi, non offenda chi porta da sempre con onore la divisa, e che se anche omosessuale, sarebbe pronto quanto lei, se non di più, a difendere la Patria e a sacrificare la propria vita per essa".
"Signor Generale - è l'appello di Santini - lei è più intelligente delle frasi che pronuncia, lo sa perfettamente. Non svilisca così il suo ruolo, il suo mandato e il suo incarico. Ritenti con un altro argomento, sarà sicuramente più apprezzato e più fortunato, perché questa gli è uscita proprio male, glielo dice un leghista".