VIDEO-CAFONAL DELL’AMORE CIVILE - A ROMA IL MUNICIPIO XI ISTITUISCE IL REGISTRO PER LE UNIONI CIVILI, SIA ETERO CHE OMOSESSUALI - “IN UN CLIMA DI ALLEGRIA, HANNO FIRMATO LE PRIME QUATTRO FAMIGLIE DI FATTO” - DUE UOMINI HANNO UN FIGLIO: “MA A ROMA NON C’È NESSUN VERO DIRITTO LEGATO AL REGISTRO, È UN ATTO POLITICO” - RADICALI E PD CHIEDONO CHE IL COMUNE SI MUOVA - CIOCCHETTI (UDC): “INIZIATIVA IDEOLOGICA, FUORI DALLA COSTITUZIONE”…

Video di Veronica Del Soldà per Dagospia - http://youtu.be/df-RnbdopMU

1- ROMA: MUNICIPIO XI, AL VIA PRIMI REGISTRI UNIONI CIVILI
(Adnkronos) - "In un clima di allegria e festa le prime quattro famiglie di fatto, due etero e due omosessuali, hanno sottoscritto il Registro delle Unioni Civili istituito dal Municipio Roma XI. Nel Registro vengono inserite le forme di convivenza tra due persone, anche dello stesso sesso, legate reciprocamente da vincoli affettivi e di mutua assistenza, che non accedono all'istituto giuridico del matrimonio. Almeno uno dei due firmatari deve essere formalmente residente nel territorio". Lo dichiara Andrea Catarci, presidente del Municipio Roma XI.

"Con il personale ridotto al lumicino, che ha allungato i tempi per divenire operativi dopo la decisione politica adottata dal Centro Sinistra locale, il Municipio XI e' riuscito a mettere in piedi un servizio aggiuntivo per la collettivita', che non toglie nulla a nessuno e che aumenta i diritti di una parte della cittadinanza. Con buona pace di tutti quei benpensanti e quei fondamentalisti che avranno da ridire sull'argomento - conclude Catarci -, e che intendono imporre, su questa come su altre questioni, un falso manicheismo tra religiosita' e laicita"'.

2- ROMA: PD, SUBITO IN AULA PROPOSTA POPOLARE SU UNIONI CIVILI
(Adnkronos) - "Dal 17 maggio giace depositata negli uffici dell'Assemblea Capitolina la delibera di iniziativa popolare che chiede il 'Riconoscimento delle unioni civili e sostegno alle nuove forme familiari'. La proposta promossa dai radicali ha raccolto quasi 10000 firme di cittadini romani e l'adesione di moltissime realta' associative, politiche e della societa' civile".

E' quanto dichiarano i consiglieri capitolini del Pd Dario Nanni e Paolo Masini. "A norma di statuto l'assemblea capitolina ha il dovere di calendarizzare discutere e votare la proposta. Siamo a fine consigliatura e con la decadenza dell'Assemblea Capitolina verrebbe meno la proposta che dovrebbe iniziare nuovamente l'ter amministrativo. Il Presidente Pomarici ha il dovere di portare in aula il provvedimento dopodiche' ciascuno decidera' secondo coscienza".

3- ROMA: RADICALI DIFFIDANO COMUNE PER DISCUSSIONE DELIBERA UNIONI CIVILI
(Adnkronos) - "Diffidiamo l'amministrazione comunale dal continuare a violare lo statuto e attiveremo tutte le azioni necessarie, in tutte le sedi opportune, per il ripristino della legalita' statutaria. Ci rivolgeremo al Tar e al difensore civico regionale fino a chiedere il commissariamento ad acta per omissione o ritardo di atti obbligatori, ai sensi dell'art. 136 del Testo unico degli enti locali". Lo annunciano in una nota il segretario di Radicali Roma Riccardo Magi e Sergio Rovasio dell'Associazione Radicale Certi Diritti.

"Oggi - continuano - invieremo formale diffida al presidente dell'Assemblea capitolina Pomarici, al sindaco Alemanno, al segretario generale Iudicello e per conoscenza a tutti i capigruppo, affinche' si provveda all'immediata calendarizzazione e discussione della delibera di iniziativa popolare sul "Riconoscimento delle unioni civili e sostegno alle nuove forme familiari", nel rispetto dello statuto del comune di Roma. E' infatti in atto una patente violazione della norma che prescrive la discussione delle delibere di iniziativa popolare entro sei mesi dal deposito (art. 8 Statuto)".

La delibera, sottoscritta da oltre 7000 cittadini romani, e' stata depositata il 17 maggio scorso, ma ancora non e' stata inserita nell'ordine dei lavori e nulla e' stato comunicato al comitato promotore per garantire la facolta' di illustrare la proposta al Consiglio. "La calendarizzazione e la discussione delle delibere di iniziativa popolare non sono atti rimessi alla discrezionalita' del presidente dell'assemblea o dei gruppi consiliari in base a considerazioni di opportunita' o convenienza politica - spiegano Magi e Rovasio - sono invece atti obbligati dallo statuto in tempi ben precisi e non differibili".

"Fare carta straccia dello statuto, in particolare rispetto al diritto di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, e' un'abitudine di questa assemblea che oggi si conferma ancora una volta - proseguono - Porteremo avanti questa battaglia di legalita' fino a quando i consiglieri eletti dai cittadini romani non rispetteranno queste regole fondamentali".

"La delibera, che porterebbe Roma a riconoscere diritti alle famiglie non matrimoniali come hanno gia' fatto Torino, Napoli, Milano e altre citta' italiane, non prevede l'istituzione di un semplice registro delle unioni civili che senza politiche e programmi di intervento ha un valore simbolico. Bensi' chiede a Roma Capitale di parificare le coppie sposate e quelle conviventi, cioe' le famiglie fondate sul matrimonio e le famiglie di fatto, negli ambiti di competenza comunale garantendo ad esempio parita' di accesso a tutte le attivita' e servizi comunali. Il Regolamento per il riconoscimento delle unioni civili che viene proposto con la delibera impegna dunque Roma Capitale a superare ogni forma di discriminazione nei confronti delle famiglie di fatto", concludono i radicali.

4- CIOCCHETTI (UDC), UNIONI CIVILI IN XI MUNICIPIO INIZIATIVA IDEOLOGICA
(Adnkronos) - ''Ritengo l'iniziativa ideologica, fuori dai confini delle norme e della Costituzione non sono d'accordo''. E' quanto scrive in una nota l'esponente Udc, Luciano Ciocchetti in merito all' iniziativa del XI Municipio di Roma di istituire il Registro delle Unioni Civili.

 

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