vladimir putin e giuseppe conte

VOLETE RIDERE? CONTE DICE DI ESSERE “ORGOGLIOSO” DELLE VITTORIE UCRAINE OTTENUTE GRAZIE ALLE ARMI OCCIDENTALI! – L’AVVOCATO PACIFISTA A “MEZZ’ORA IN PIÙ”: “CE LO SIAMO AUGURATI TUTTI, DICENDO DALL’INIZIO: FERMA CONDANNA ALL’AGGRESSIONE E PIENO SOSTEGNO ALL’UCRAINA”. FORSE ERA UN SOSIA, VISTO CHE QUALCHE ORA PRIMA, AVEVA RINTIGNATO: “SIAMO CONTRARI A UN NUOVO INVIO DI ARMI ALL’UCRAINA…”

 

 

 

 

1 - CONTE: NOI ORGOGLIOSI DELL'AVANZATA DI KIEV MA INSISTE SUL NO ALL'INVIO DI NUOVE ARMI

Claudio Bozza per il “Corriere della Sera”

 

GIUSEPPE CONTE - MEZZORA IN PIU

«Assolutamente sì, è quello che ci siamo augurati tutti, dicendo dall'inizio: ferma condanna all'aggressione della Russia e pieno sostegno all'Ucraina». Il leader del M5S Giuseppe Conte, che aveva obiettato con forza al rifinanziamento degli aiuti militari a Kiev innescando pure la scissione di Di Maio, intervistato a Mezz' ora in più su Rai3, risponde così al direttore de Il Foglio Claudio Cerasa che gli chiedeva se fosse «orgoglioso del fatto che il popolo ucraino sta difendendo la democrazia e la libertà e che anche con le armi» inviate dall'Italia «si sta difendendo e pure recuperando terreno».

 

VLADIMIR PUTIN E GIUSEPPE CONTE

In studio, ascoltando la risposta di Conte gli intervistatori sgranano gli occhi, anche perché appena due ore prima il leader aveva dichiarato: «Siamo contrari» a un eventuale decreto con un ulteriore invio di armi all'Ucraina «perché l'Italia non è in condizione di partecipare a questo sforzo bellico: siamo in recessione».

 

Poco dopo, in tv, aggiunge: «Da subito siamo stati consapevoli che non ci si può difendere a mani nude», per poi rilanciare la «vocazione pacifista» del M5S, perché «noi siamo nati il giorno di San Francesco: la nostra strategia è sempre quella di risolvere i conflitti non alimentando l'escalation militare».

 

conte putin

Sul fronte della campagna elettorale, invece, Conte attacca frontalmente Giorgia Meloni: «Io temo l'inadeguatezza delle ricette, l'incapacità di governare la complessità. L'ho vista all'opera: sono stati frangenti molto complicati per il Paese e vedere l'opposizione che contrastava ogni misura solo per il gusto dell'opposizione in modo irresponsabile mi ha fatto pensare "meno male che non siamo capitati nelle loro mani"».

 

Mentre degli ex alleati dem, Conte dice: «Il Pd ha detto che vuole superare il Jobs act? Lo abbiamo già fatto, non se ne sono accorti». E poi: «Il decreto dignità a fine settembre deve essere riattivato: ha detto stop al precariato selvaggio. La nuova frontiera è la riduzione dell'orario di lavoro, perché in Italia abbiamo il record: lavoriamo troppo e la produttività e la più bassa».

 

2 - CONTE SOTTOSCRIVE L'«AGENDA PUTIN»

Domenico Di Sanzo per “il Giornale”

 

giuseppe conte 2

Nella battaglia delle agende, Giuseppe Conte sceglie quella di Vladimir Putin. E infatti, il leader grillino, dalla platea della festa del Fatto Quotidiano, dice un no netto a nuovi invii di armi per sostenere la resistenza Ucraina, che pure ha avviato una controffensiva e sta mettendo in difficoltà le forze russe nel nord-Est dell'Ucraina.

 

«Siamo contrari a un nuovo invio di armi all'Ucraina, l'Italia non è in condizione di sopportare un nuovo sforzo bellico, siamo in recessione», spiega Conte, a chiare lettere, dall'evento del giornale diretto da Marco Travaglio. «Non ci disallineiamo dall'alleanza Atlantica, ma dobbiamo puntare sulla capacità di dialogo dell'Italia a favore di un negoziato di pace», insiste Conte.

MARCO TRAVAGLIO E GIUSEPPE CONTE

 

Sulla disputa sulle armi all'Ucraina, risponde a Conte Benedetto Della Vedova, segretario nazionale di +Europa e sottosegretario agli Esteri. «Conte ha fatto cadere Draghi, uno dei più rigorosi sostenitori di Kiev che difende i nostri valori ed interessi.

 

E ora che Putin, dopo le sanzioni e gli aiuti militari, sta entrando in difficoltà, chiede all'Italia di sospendere il sostegno militare all'Ucraina. Il programma di Conte è l'agenda Putin», spiega Della Vedova, alleato con il Pd di Enrico Letta alle prossime elezioni politiche del 25 settembre.

 

GIUSEPPE CONTE - MEZZORA IN PIU

E risponde anche Giorgio Mulè di Forza Italia, sottosegretario alla Difesa. Spiega Mulè: «Da giorni il capo dei Cinque stelle sostiene che la settimana che sta per cominciare vedrà la Camera dei deputati impegnata ad approvare decreti per 10 miliardi di euro di maggiori investimenti militari. La panzana raccontata da Conte serve per affermare che si 'corre al riarmò, che si spendono denaro per armarsi mentre non si trovano soldi per sbloccare la cessione dei crediti del superbonus.

 

Vediamo allora di smascherare questa inaccettabile menzogna, ancor più grave visto che proviene da un ex presidente del Consiglio che dovrebbe sapere meglio di ogni altro - essendone stato l'artefice - del motivo di questi programmi che nulla hanno a che vedere con il riarmo».

GIUSEPPE CONTE - MEZZORA IN PIU

 

Mulè elenca a una a una le «bugie» di Conte, spiegando che dietro i prossimi interventi non c'è nessun riarmo, ma solo la necessità di sostituire mezzi obsoleti e di onorare gli impegni internazionali. Ma tra grillini ed ex grillini tutto si tiene. Anche Alessandro Di Battista, nei suoi reportage per il Fatto, continua a criticare l'Occidente e l'Ucraina, e a dare voce alle ragioni di Putin. Dalla traversata In Siberia ai commenti piccati sugli effetti delle sanzioni a Mosca.

 

giuseppe conte.

Conte poi si presenta a In Mezz' ora in più su Rai3 e continua a oscillare tra il pacifismo equidistante e le rivendicazioni di appartenenza al sistema di alleanze euro atlantico. «Il M5S non ha nulla a che fare con gli amici di Putin», pattina l'ex premier. Conte poi brandisce il decreto dignità: «Dovrà essere riattivato a fine settembre». E ancora, Conte parla dell'obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni come di «un errore».

 

conte di maio

Queste ultime due dichiarazioni scatenano di nuovo la polemica con l'ex capo politico dei Cinque Stelle Luigi Di Maio, ora leader di Impegno Civico. Il ministro degli Esteri, nelle ultime settimane, aveva concentrato i suoi attacchi contro il centrodestra. Ma ora risponde a Conte. Prima sul decreto dignità.

 

«La dignità serve a lui, che sta facendo campagna elettorale con i provvedimenti che ho realizzato io da Ministro del Lavoro e che portano la mia firma, dal decreto dignità al reddito di cittadinanza», commenta Di Maio. Che infilza di nuovo il capo del M5s: «Del resto cosa aspettarsi da chi oggi, per un pugno di voti, si scopre anche No Vax».

GIUSEPPE CONTE E VLADIMIR PUTINsalvini putin conte

Ultimi Dagoreport

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...