luca zaia

LA LEGA E' PIU' GAIA CON ZAIA  - IL GOVERNATORE DEL VENETO, CHE NON SI CANDIDERA' ALLE POLITICHE, CHIEDE UN CENTRODESTRA GAY FRIENDLY: “MI ASPETTO CHE SIA PIÙ INCLUSIVO E ATTENTO AI CAMBIAMENTI, LIBERO DAI TABÙ IN MATERIA DI DIRITTI, NUOVE FAMIGLIA E SESSUALITÀ. LO DICO IN UN ALTRO MODO: L'OMOSESSUALITÀ NON È UNA PATOLOGIA, L'OMOFOBIA INVECE SÌ” - “GIORGIA MELONI A PALAZZO CHIGI? L'AFFIDAMENTO DELL'INCARICO RIENTRA NELLA COMPETENZA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. VEDREMO…”

Filippo Tosatto per “la Stampa”

 

LUCA ZAIA

«Lo ribadisco in via definitiva: non mi candido alle elezioni del 25 settembre né, in caso di affermazione del centrodestra, avrò parte alcuna nel nuovo governo. Resterò in Veneto, fino alla conclusione del mandato che i cittadini mi hanno affidato». Evocato con finalità opposte da sodali e avversari, Luca Zaia replica così ai rumors incessanti che, di volta in volta, associano il suo futuro politico agli incarichi più svariati: ministro, premier, segretario della Lega, commissario europeo, grand commis.

 

Matteo Salvini contava sui governatori nordisti per frenare l'emorragia di consensi, di certo il suo niet non aiuta la causa leghista...

OSCAR DE PELLEGRIN LUCA ZAIA MATTEO SALVINI

«Personalmente non ho ricevuto alcuna pressione dal partito e, in ogni caso, lasciare il Veneto a tre anni dal termine del mandato non rientra nella mia visione istituzionale. Oltretutto ho in cantiere alcuni progetti da effetto wow e non li abbandonerò per inseguire poltrone immaginarie. Ho il privilegio di governare la regione più bella del mondo e la soddisfazione di aver contribuito a elevare la sua immagine, e più ancora il suo standing, rispetto alle condizioni ereditate nel 2010. Detto ciò, io sono un militante della Lega, perciò parteciperò alla campagna elettorale nel rispetto del ruolo che ricopro e della sensibilità dei veneti, inclusi quelli che non la pensano come me».

luca zaia parla cinese per le olimpiadi di milano cortina 2

 

A dieci giorni dalla presentazione delle liste, la corsa alle candidature riaccende le tensioni. Le sue mosse?

«Non mi occupo di questa partita. Purtroppo avremo un numero di eletti inferiore a quello dei parlamentari uscenti perciò immagino che a questi ultimi sarà riservata la quasi totalità delle candidature, o meglio, delle posizioni vincenti in lista. Sponsor? Raccomandazioni? Se qualcuno cerca nel sottoscritto un Grande Fratello, beh, ha sbagliato indirizzo. Si rivolga ad Alberto Stefani (il commissario della Lega veneta, ndr) e a Salvini. A buon intenditor poche parole».

 

La previsioni sorridono alla coalizione di centrodestra, come valuta gli schieramenti di partenza?

«Sarà una campagna atipica, intensa e brevissima. Volenti o nolenti, il centrodestra appare compatto mentre il centrosinistra sembra preda di spinte divisive, Io credo che gli elettori non apprezzino gli attacchi scomposti e la denigrazione degli avversari, semmai dalle forze politiche si attendono proposte e programmi all'altezza delle sfide del nostro tempo».

luca zaia giorgia meloni

 

Qual è l'errore capitale da evitare ad ogni costo?

«Non si governa sondaggi alla mano, bisogna pensare alle nuove generazioni non alle prossime elezioni. All'insorgere della pandemia, quando ho chiuso Vo' e firmato le prime ordinanze, la maggioranza dell'opinione pubblica era contraria alle restrizioni, giudicava il Covid una banale influenza. Allora ho incassato critiche durissime ma ho fatto ciò che ritenevo giusto e necessario.

 

Sul piano dei contenuti, mi dispiace che in questo avvio di campagna elettorale si parli poco dei giovani, saranno anche minoritari in una popolazione di adulti e anziani ma rappresentano il nostro futuro. Chi prescinde da loro, o si limita a lisciarli con parole di circostanza, non favorisce il progresso ma il declino dell'Italia».

 

LUCA ZAIA UMBERTO BOSSI MATTEO SALVINI

Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia hanno le carte in regole per assumere il timone del Paese?

«Il centrodestra deve cambiare pelle rispetto a trent' anni fa, mi aspetto che sia più inclusivo e attento ai cambiamenti, libero dai complessi di inferiorità sul versante culturale e dai tabù in materia di diritti, nuove famiglia e sessualità. Lo dico in un altro modo: l'omosessualità non è una patologia, l'omofobia invece sì. Questione di libertà e di rispetto, chi non lo comprende è fuori dalla storia e offre agli avversari l'opportunità di imbastire battaglie ideologiche, magari con finalità diversive».

luca zaia foto di bacco (1)

 

I governi cambiano, l'autonomia resta al palo.

«Confido che in caso di successo il centrodestra attui la riforma federalista e lo faccia in tempi rapidi. Viceversa, non sarà più credibile. L'autonomia non è un cadeau al Nord bensì, l'ha ricordato il Capo dello Stato, una scelta di modernità e di legalità costituzionale. È il grimaldello più efficace per modernizzare il Paese».

 

I sondaggi fotografano una Lega in debito d'ossigeno doppiata da FdI. Che effetto le fa?

«Montagne russe ne ho viste tante, natura non facit saltus, lo dicevo anche quando eravamo alle stelle, il saliscendi nei consensi è il sale della democrazia. Nel 2015 ho fatto campagna con il Pd di Renzi al 42% e non è andata male».

 

Se l'immagina Giorgia Meloni a Palazzo Chigi?

«Prima occorre vincere le elezioni, poi vedremo chi farà il premier. Par di capire che lo esprimerà il partito capace di raccogliere maggiori consensi, ma l'affidamento dell'incarico rientra nella competenza del Presidente della Repubblica. Vedremo, vedremo».

fontana salvini zaia

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni francesco acquaroli antonio tajani matteo salvini donald trump

DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE FOTTE DI LEI E DELL'EUROPA), I PROBLEMI REALI BUSSANO ALLA PORTA DI PALAZZO CHIGI. A PARTIRE DALL'ECONOMIA: LA GUERRA IN MEDIORIENTE POTREBBE FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, E CONSEGUENTE AUMENTO DI OGNI PRODOTTO - AGGIUNGERE LA LOTTA CONTINUA CON SALVINI, LA PIEGA AMARA DEI SONDAGGI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E LA POSSIBILE SCONFITTA NELLE MARCHE DEL SUO FEDELISSIMO ACQUAROLI: IL PD CON MATTEO RICCI E' IN VANTAGGIO DI 5 PUNTI E LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA DI ANTICIPARE IL VOTO NELLE MARCHE A SETTEMBRE – SULLE ALTRE QUATTRO REGIONI, LA FIAMMA E' INDECISA SUL TERZO MANDATO CHE FAREBBE FELICE ZAIA IN VENETO, DESTABILIZZANDO IL PD IN CAMPANIA. MA IERI, PRESSATO DA VANNACCI, SALVINI HA PRESO A PRETESTO IL "NO" DI TAJANI, PER SFANCULARE VELOCEMENTE (E SENZA VASELINA) I SUOI GOVERNATORI, ZAIA E FEDRIGA - IL ''NO'' DI TAJANI ERA TRATTABILE: L'OBIETTIVO E' LA FUTURA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (IL CANDIDATO ''COPERTO'' DI FORZA ITALIA È..)

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…