2025pulci0104

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - TITOLO DALLA “VERITÀ”: “LE BORSE MONDIALI ‘CALANO’ A PICCO”. LA LOCUZIONE CORRETTA È “COLARE A PICCO”, NON “CALARE”. SOPRATTUTTO QUANDO PIAZZA AFFARI CHIUDE A –3,4 PER CENTO – TITOLO DEL “CORRIERE DELLA SERA”: “FRAGILITÀ VERE (E NON) IN EUROPA”. ARIDAJE! L’AVVERBIO NEGATIVO OLOFRASTICO – COSÌ CHIAMATO PERCHÉ, DA SOLO, COSTITUISCE UN’INTERA FRASE – È SOLTANTO “NO”, MOTIVO PER CUI ELIO VITTORINI INTITOLÒ “UOMINI E NO” UN SUO ROMANZO…

"Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)

 

andrea malaguti

L’editoriale di prima pagina del direttore della Stampa, Andrea Malaguti, è preceduto da questo altisonante esergo: «“La democrazia non può funzionare se non si basa su una percezione comune della realtà, di fatti verificabili e confutabili”. Hannah Arendt».

 

La quale però, nel fondo del direttore, diventa «Hanna Arendt», per poi tornare «Hannah Arendt» a 6 righe dalla conclusione. Da segnalare le frasi «tagliare i fondi alle Università» e «strangolare un’Università», in cui università è nome comune di cosa e quindi non richiedeva la maiuscola, prevista solo quando è nome proprio (esempio: Università di Torino).

 

la verita calare a picco

Idem per l’aggettivo «Hobbesiano», anche questo con la maiuscola, mentre andava messo in minuscolo, al pari di shakespeariano, manzoniano e carducciano. Poi Malaguti scrive: «Uscendo dal teatro mi colpisce un ragazzo, forse ventenne, che dice alla madre. “Se scoppia la guerra qui da noi e mi chiamano a combattere gli risparmio la fatica e mi uccido da solo”».

 

Per capire chi stia parlando, dopo madre servivano i due punti, non il punto fermo. Per tornare ai nomi, il direttore della Stampa cita anche «Josè Barroso», che però si scrive José Barroso, con l’accento acuto. Chiusura in bruttezza con «Carl Smith, “sovrano è colui che decide sullo stato d’eccezione”». Direttore dovrebbe essere colui che sa come si chiamava il filosofo e politologo tedesco: Carl Schmitt.

 

•••

fabrizio roncone

Conclusione della rubrica Nel mirino di Fabrizio Roncone su 7, settimanale del Corriere della Sera: «Nel suo ultimo libro, L’influencer (Piemme), Matteo Renzi racconta – allusivo – del pestaggio di un clochard, a Biella, nel 2004, e di Delmastro che era lì, nei d’intorni. Per caso, ovviamente».

 

Roncone ha sbagliato la mira. L’avverbio dintorno o d’intorno si usa solo come forma letteraria di intorno («Primavera dintorno / brilla nell’aria», Il passero solitario di Giacomo Leopardi) oppure nella locuzione prepositiva dintorno a. Il plurale dintorni, senza apostrofo, indica invece i luoghi circostanti, le vicinanze, ed era questo che Roncone avrebbe dovuto scrivere.

 

•••

ansa golfo della guyana in africa

Titolo dalla Verità: «Le Borse mondiali calano a picco». La locuzione corretta è «colare a picco», non «calare». Soprattutto quando Piazza Affari chiude a –3,4 per cento.

 

•••

Titolo dall’Ansa: «Sequestrate sei tonnellate di cocaina al largo dell’Africa. Da una nave della Marina francese nel Golfo della Guyana». Testo: «La droga era su un peschereccio lungo circa venti metri e immatricolato in Guyana, nel Golfo di Guinea». Grande è la confusione sotto il cielo.

 

Non esiste un «Golfo della Guyana» come entità geografica riconosciuta. Evidentemente, se il sequestro è avvenuto al largo dell’Africa, si tratta del Golfo della Guinea, situato sulla costa occidentale del continente, tra il Ghana e il Gabon, che però non ha nulla a che vedere con la Guyana, la quale si trova in Sudamerica.

 

•••

corriere della sera e non

Titolo di un editoriale sulla prima pagina del Corriere della Sera: «Fragilità vere (e non) in Europa». Aridaje! L’avverbio negativo olofrastico – così chiamato perché, da solo, costituisce un’intera frase – è soltanto no, motivo per cui Elio Vittorini intitolò Uomini e no un suo romanzo.

 

•••

In ossequio al conflitto permanente con le virgole, Maurizio Belpietro, direttore della Verità, scrive nell’editoriale di prima pagina: «Nell’intervento, il capo dello Stato ha citato l’Italia fascista e la Germania nazista, dicendo che anziché il criterio della cooperazione fra Stati, in quegli anni prevalse quello della dominazione». La virgola dopo «Stati» separa il soggetto dal predicato verbale. Errore facilmente evitabile con una virgola al posto giusto (dopo «dicendo che»).

 

•••

In un’inchiesta che sulla Stampa occupa due pagine, Federico Genta analizza l’emergenza denatalità: «Certo non toccheremo più il record negativo registrato nel 2023, che si è chiuso con un meno 380mila neonati, ma anche il 2024 ci conferma che gli italiani fanno sempre meno figli: dal 1° gennaio alla fine di luglio il calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è stato di 4.600 unità».

 

L’asserzione presenta almeno tre errori.

maurizio belpietro

 

1) «Certo non toccheremo più il record negativo registrato nel 2023». Ma subito dopo Genta segnala che da gennaio a fine luglio 2024 c’è stato un altro calo e quindi è molto probabile che nel 2024 verrà segnato un ulteriore record negativo.

 

2) «Nel 2023, che si è chiuso con un meno 380mila neonati». Come riportato il 21 ottobre 2024 dalla stessa Stampa, 380.000 sono stati i nati totali nel 2023. Se l’anno prima ce ne fossero stati 760.000, allora si sarebbe registrato «un meno 380.000».

 

il fatto quotidiano von sbagliato

3) «Ma anche il 2024 ci conferma che gli italiani fanno sempre meno figli: dal 1° gennaio alla fine di luglio il calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno». L’affermazione sarebbe stata esatta se l’articolo fosse stato scritto a dicembre 2024, ma, dato che è uscito a inizio febbraio 2025, lo scorso anno è il 2024 e non il 2023.

 

•••

Attacco di un servizio di Cesare Giuzzi sul Corriere della Sera: «Quattordici anni fa Adilma Pereira Carneiro aveva 36 anni e tre figli, tutti gemelli. Quella notte era all’ospedale Buzzi al capezzale di uno dei bambini che si era sentito male. Una notte drammatica per una mamma, un alibi perfetto per un’assassina come sostiene invece la procura di Busto Arsizio. Perché la brasiliana oggi 47enne...». Se nel 2011 aveva 36 anni, oggi dovrebbe averne 50, non 47. Sempreché nel frattempo non siano cambiate le leggi dell’aritmetica.

 

•••

Titolo principale sulla prima pagina del Fatto Quotidiano: «Armi senza Parlamento: Von der Leyen fuorilegge». La particella von in tedesco rappresenta una preposizione nobiliare che significa di o della, e dunque va sempre scritta con l’iniziale minuscola, al pari della particella zu.

elio vittorini 1949elio vittorini

Ultimi Dagoreport

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - GENERALI, MEDIOBANCA, MPS, BPM: NESSUN GOVERNO HA MAI AVUTO UN POTERE SIMILE SUL SISTEMA FINANZIARIO ITALIANO - MA LA VITTORIA DI OGGI DEI CALTA-MELONI PUÒ DIVENTARE LA SCONFITTA DI DOMANI: “SENZA UN AZIONARIATO DI CONTROLLO STABILE IN GENERALI, NON BASTERÀ LA SBILENCA CONQUISTA DI MEDIOBANCA PER METTERE AL SICURO LA GESTIONE DEL RICCO RISPARMIO ITALIANO (800 MLD) CHE TUTTI VORREBBERO RAZZIARE” - L’ULTIMA, DISPERATA, SPERANZA DI NAGEL GIACE TRA I FALDONI DELLA PROCURA DI MILANO PER L'INCHIESTA SULLA TORBIDA VENDITA DEL 15% DI MPS DA PARTE DEL MEF A CALTA-MILLERI-BPM – UNA SGRADITA SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DAGLI 8 EREDI DEL VECCHIO - PIAZZA AFFARI? SI È FATTA GLI AFFARI SUOI: METTERSI CONTRO PALAZZO CHIGI PUÒ NUOCERE ALLA SALUTE DI UNICREDIT, BENETTON, MEDIOLANUM, FERRERO, LUCCHINI, UNIPOL, ENTI PREVIDENZIALI, ETC. – L’ERRORE DI NAGEL E GLI ''ORRORI'' DI DONNET: DA NATIXIS AL NO ALLO SCAMBIO DELLA QUOTA MEDIOBANCA CON BANCA GENERALI…

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?