carlo nordio najeem osama almasri

LA RICOSTRUZIONE DEL CASO ALMASRI FATTA DAL MINISTRO NORDIO FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI – IN PARLAMENTO IL GUARDASIGILLI HA RIVENDICATO IL SUO RUOLO DI “ORGANO POLITICO”: “IL MINISTRO NON È UN PASSACARTE”. E HA DEFINITO IL MANDATO DI ARRESTO DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE “NULLO”, “UN PASTICCIO”. EPPURE, QUANDO LA PROCURA GENERALE DI ROMA SI RIVOLSE A NORDIO, SOLLECITANDO IL VIA LIBERA ALL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO, IL MINISTRO NON HA FATTO CENNO ALLE “INCONGRUENZE” NEL TESTO DELLA CPI – TUTTO QUELLO CHE NON TORNA: LE TRE VERSIONI DEL GOVERNO, LE DATE DEI REATI CONTESTATI AD ALMASRI, LA SCUSA DELLE QUARANTA PAGINE IN INGLESE…

Estratto dell’articolo di Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”

 

INFORMATIVA DI MATTEO PIANTEDOSI E CARLO NORDIO ALLA CAMERA SUL CASO ALMASRI - FOTO LAPRESSE

«Il ministro non è un passacarte», rivendica il Guardasigilli Carlo Nordio. E spiega che nel suo ruolo di «organo politico» ha il «potere-dovere di interloquire con altri organi dello Stato, laddove se ne presenti la necessità, che in questo caso si presentava eccome». Dunque il ministro della Giustizia che ha di fatto disapplicato il mandato d’arresto emesso dalla Corte penale internazionale contro il generale libico Najeem Osama Almasri, determinando la scarcerazione del detenuto, ha discusso con i colleghi di governo.

 

Con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, c’è da presumere, ma anche con il sottosegretario delegato alla sicurezza nazionale Alfredo Mantovano e, verosimilmente, con la stessa premier Giorgia Meloni. Cioè i quattro indagati la cui posizione è al vaglio del Tribunale dei ministri, dopo la trasmissione degli atti da parte del procuratore di Roma.

 

Nuova versione

CARLO NORDIO CON UNO SPRITZ - MEME

Nella terza versione governativa sulla liberazione del libico accusato di crimini di guerra e contro l’umanità — dopo la mancata interlocuzione preventiva tra Corte penale e ministero, e la responsabilità attribuita ai giudici della corte d’appello di Roma che proprio quell’assenza di interlocuzione avevano rilevato — l’addebito ricade ora sulla stessa Cpi che avrebbe sbagliato a scrivere la richiesta d’arresto.

 

Il cuore della relazione di Nordio al Parlamento è un asserito errore sulle date di commissione dei reati contestati: «In poche parole, in questo mandato di arresto si oscillava dal 2011 al 2015 e non si riusciva a capire se il reato fosse iniziato nel 2011 o nel 2015; non è una cosa di poco conto, trattandosi di un reato continuato e poiché in quei quattro anni, secondo la stessa Corte, sarebbero stati commessi numerosi atti di stupro, violenza, aggressione, omicidio, eccetera».

 

Almasri Osama Najeen.

Per questo vizio […] il Guardasigilli non ha dato seguito alla richiesta giunta dall’Aia. «Un atto, secondo noi, radicalmente nullo», ha sentenziato Nordio.

 

Ma quando la Procura generale di Roma gli si rivolse sollecitando «le determinazioni in ordine all’attività da porre in essere», cioè il via libera all’arresto che avrebbe sanato i vizi procedurali rilevati da magistrati, il ministro non ha fatto cenno alle «incongruenze» rilevate ieri. Si limitò a non rispondere.

 

Omissioni e accuse

matteo piantedosi e carlo nordio alla camera foto lapresse

Ma soprattutto, Nordio ha omesso di sottoporre i rilievi avanzati in questa nuova ricostruzione alla Corte dell’Aia in tempo utile per rimediare: solo il 24 gennaio (quando già Almasri era tornato in Libia da tre giorni con un volo di Stato italiano) la Cpi ha emesso un nuovo provvedimento senza le incongruenze sottolineate da Nordio.

 

Eppure nella serata del 18 gennaio, insieme al mandato d’arresto, la cancelleria della Corte inviò all’ambasciata italiana in Olanda (che l’indomani inoltrò tutto a Roma) una nota in cui indicava nome, numero di telefono ed email del funzionario da contattare «qualora le autorità italiane dovessero individuare problemi che possano impedire l’esecuzione della presente richiesta di cooperazione».

 

MEME DEL MOVIMENTO 5 STELLE SU CARLO NORDIO

 Una procedura prevista dall’articolo 97 dello Statuto di Roma con cui l’Italia ha aderito alla Cpi. Nulla di tutto ciò è avvenuto, come la stessa Corte ha comunicato dopo la liberazione del generale libico, preannunciando la richiesta di chiarimenti all’Italia.

 

Il paradosso è che ieri Nordio ha informato il Parlamento dell’intenzione di chiedere lui chiarimenti alla Cpi sui motivi di un mandato d’arresto scritto, a suo dire, così male da non poter essere eseguito.

 

Dei presunti errori commessi all’Aia non c’è traccia nemmeno nella risposta inviata nei giorni scorsi dal Gabinetto del ministro alla Corte, nella quale ci si limita a ricordare gli articoli della legge che regola i rapporti con l’Italia […]

 

L’aereo anticipato

matteo piantedosi carlo nordio foto lapresse

È prevedibile che il confronto-scontro tra Roma e l’Aia prosegua a colpi di norme e commi, e possa giungere fino alle Nazioni Unite. Con l’Italia attestata sulla competenza attribuita al ministro «di ricevere e dare seguito alle richieste della Corte» […]

 

Nella sua informativa Nordio ha aggiunto il particolare di essere indagato (probabilmente solo lui e non gli altri esponenti di governo coinvolti) per omissione d’atti d’ufficio; un’integrazione fatta dal procuratore di Roma Francesco Lo Voi prima di inviare il fascicolo al tribunale dei ministri. Questa ipotesi non era contenuta nella denuncia dell’avvocato Li Gotti, ma è stata fatta perché spetta al pm indicare i possibili reati, anche quando non è titolato a indagare come in questo caso.

 

CARLO NORDIO - DISEGNO DI FILIPPO SENSI

Il ministro dell’Interno Piantedosi, invece, ha ribadito la necessità di espellere «un soggetto pericoloso per la sicurezza nazionale e l’ordine pubblico» tornato libero. Dando la versione ufficiale sulla partenza anticipata (da Roma per Torino) dell’aereo che ha riportato Almasri in Libia: la mattina del 21 gennaio, prima che i giudici lo scarcerassero. Non per una decisione politica già presa, bensì per una «iniziativa preventiva, aperta ad ogni possibile scenario, ivi compresa l’eventuale necessità di trasferimento in altro luogo di detenzione».

LA DIFESA DI ALMASRI BY CARLO NORDIO - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!