benigni amadeus 2020sanremo

BENIGNI SENZA "AVVENIRE" - IL GIORNALE CATTOLICO CRITICA IL CEDIMENTO AL POETICAMENTE CORRETTO - PER NON DISPIACERE A NESSUNO, ROBERTACCIO HA FINITO COL TRADIRE LA FONDAMENTALE DUALITÀ UOMO-DONNA DEL BIBLICO TESTO EROTICO: “IL CANTICO DEI CANTICI È LA CANZONE D'AMORE PIÙ ANTICA DEL MONDO E COMPRENDE OGNI TIPO DI AMORE, ANCHE TRA DONNA E DONNA, TRA UOMO E UOMO”

Lucia Bellaspiga per “Avvenire”

roberto benigni

 

La telefonata di Roberto Benigni arriva al cellulare di Amadeus in piena conferenza stampa, proprio mentre si sta parlando di lui. «È stato bellissimo averti vicino, sei tu che ispiri poesia, sei il più grande conduttore», esordisce rivolto al direttore artistico del Festival. «Io non ho dormito: ma ci rendiamo conto? Il Cantico dei Cantici a Sanremo! Ma è pazzesco, abbiamo osato la cosa più difficile, di impressionante bellezza, e la più scandalosa. Sanremo può fare anche questo, reggere il Cantico dei Cantici».

 

A dispetto della reazione tiepida registrata in sala all' Ariston, i dati sciorinati dal direttore di Rai 1 Stefano Coletta gli danno ragione: non solo questo è «il Festival dei record» con un ulteriore rialzo di ascolti nella terza serata (share al 54.5%, solo nel 1997 fu più alto), ma è proprio nel momento in cui Benigni declamava il libro biblico che la percentuale ha sfiorato il 60%. «Nessuno può dire che non abbiamo osato», commenta felice Benigni.

 

amadeus roberto benigni

È la legge degli ascolti: ha puntato sulla sorpresa e ha ottenuto. Che il Cantico dei Cantici sia il libro erotico delle Sacre Scritture è cosa nota, dove eros significa amore fisico, quello che sublima l' unione tra i due spiriti di un uomo e di una donna, che attraverso i cinque sensi fonde in una le loro due anime. Ma Benigni, da "animale da palcoscenico" qual è, prima di declamare il testo ha avvertito più e più volte, con una introduzione più lunga della pièce, che proprio di amore fisico si tratta, ha preannunciato un testo ricco di erotismo fin nei minimi dettagli, che parlerà «di sapori e di odori». Per far questo, ha spiegato, si affiderà a una versione del Cantico «che non avete mai sentito perché è anteriore a tutte le revisioni e alle censure».

 

roberto benigni arriva a sanremo

È un' operazione di sicuro successo e insieme a rischio, ma Benigni sa come prevenire: «Non è facile trovare un testo che vada bene a tutti, mi sono fatto aiutare dai grandi studiosi come Ceronetti, Angelini e Ravasi. Questo è il testo primitivo, dopo sono stati attenuati tutti i termini erotici». L' attesa è creata. «Inizia con i baci, poi descrive il corpo di lei, poi lei fa un sogno erotico, si lanciano in un inno all' amore che non dimenticherete, che sale sempre di tono Una cosa indimenticabile».

 

Di vero amore, ha provocato Benigni, «se ne fa troppo poco», persino tra i giovani che «parlano parlano » ma solo di sesso e trasgressione, mentre «l' amore è continua conquista». Soprattutto è atto creativo: «Noi siamo al mondo, ma ve ne rendete conto?», ha esclamato, celebrando così la meraviglia di questo evento irripetibile che siamo noi, «uno scherzo glorioso» dovuto al fatto che nostra madre e nostro padre si sono amati. Dopo la Divina Commedia il Cantico dei Cantici, dunque, e proprio nella serata dedicata ai duetti, cioè alle coppie. Un' idea da fuoriclasse e da uomo fuori dal coro.

 

Se nel coro non ci fosse rientrato subito dopo quell' inno alla vita, con una forzatura a lui non necessaria, un atto dovuto di cui un Benigni non avrebbe bisogno: «Il Cantico è la canzone d' amore più antica del mondo tra un uomo e una donna», sì, ma «comprende ogni tipo di amore, anche tra donna e donna, tra uomo e uomo, l' amore per tutto».

 

roberto benigni 4

Si è presentato come l' esegeta attento che ha recuperato la versione filologica rispettosa dell' originale - ed è vero - ma per un solo attimo, fatale, ne travisa totalmente il senso. «Non è facile accontentare tutti», lo aveva detto lui stesso, eppure ha cercato di farlo, a costo di piegare l' ode più antica della dualità donna/uomo a ciò che proprio non voleva significare (anche se ieri Coletta, forte degli ascolti, tagliava corto: «Il Cantico è stato letto da tanti nomi illustri come la condensazione dell' amore tra un uomo e una donna, Benigni ha traslato questa possibilità amorosa parlando anche di amori tra uomo e uomo, donna e donna: nell' opera di un genio non è rintracciabile alcuna irriverenza ma un grande rispetto»).

amadeus roberto benigni 1

 

«Spero che rimaniate travolti dall' incanto», ha detto Benigni iniziando finalmente la lettura, e così poi è stato. «I baci della tua bocca sono il tuo amore che mi morde più del vino, fragranza soavissima è il tuo odore e il tuo nome è desiderio La sua mano sinistra è sotto la mia testa, con la destra mi stringi nell' amplesso».

 

Poesia pura (che ieri mattina lo stesso cardinale Gianfranco Ravasi ha twittato, anche nell' originale ebraico), tant' è che 40 minuti di testo biblico hanno tenuto incollati al video milioni di persone nel cuore di un Festival della canzone, in tarda notte. Un' operazione praticamente perfetta. Se non fosse per quella tentazione in cui è caduto anche uno spirito ribelle come Benigni: pagare il pegno al politicamente corretto.

roberto benigni 2roberto benigniroberto benigni 1

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)