zucchero

BROWN SUGAR (FORNACIARI) - ZUCCHERO HA APERTO IL CONCERTO DEI ROLLING STONES A GELSENKIRCHEN, IN GERMANIA, A 23 ANNI DALL'ULTIMA VOLTA: "CHI È INVECCHIATO MEGLIO DAL PRIMO INCONTRO? SICURAMENTE JAGGER, IO ME LA GIOCO CON KEITH... MICK SI TIENE IN FORMA, NON BEVE, FA GINNASTICA E SALTA ANCORA COME UN GRILLO. SARÀ PERCHÉ VENGO DALL'EMILIA, MA NON HO QUELLA MENTALITÀ" - "I CONCERTI IN PLAYBACK E GLI INSULTI AI FAN DELLA GENERAZIONE TRAP? MANCA IL MESTIERE. LA GAVETTA..."

Andrea Laffranchi per il “Corriere della Sera”

 

ZUCCHERO

Le origini sono le stesse. Le paludi del blues. Per i Rolling Stones sono state le basi su cui innestare il rock bianco. Zucchero ha portato quella tradizione black nella canzone italiana. «Alla classica domanda, Beatles o Rolling Stones?, ho sempre risposto convinto Stones. Ancora oggi è così anche se poi ho imparato ad amare i Beatles. Degli Stones mi piace quel suono crudo e marcio che attinge dalla cultura afroamericana», dice Zucchero.

 

ZUCCHERO

Ieri ha aperto il concerto della più grande rock band della storia a Gelsenkirchen, in Germania. Sensazione?

«È stato un onore essere stato scelto da loro per la seconda volta come gladiatore che incita il pubblico per l'arrivo dell'imperatore».

 

ZUCCHERO

Unica doppietta italiana. La prima volta fu nel 1999, a Imst in Austria: ricordi?

«Suonai dopo Bryan Adams e prima di loro. Li incontrai nel backstage, avevano una grande tenda con un biliardo e un juke box. Loro erano tranquilli, io un po' in ansia... ci siamo bevuti un drink e facendo quattro chiacchiere si era creata chimica».

 

Con Jagger si è rivisto...

«L'estate scorsa in Toscana. Era ospite del conte della Gherardesca a Castagneto Carducci e sono stato invitato alla festa di compleanno di Mick. Quando è arrivato ho fatto una delle mie solite battutacce: "I' ve heard about you", ho sentito parlare di te. E lui "anche io". E si è rotto il ghiaccio».

ZUCCHERO

 

Quindi?

«Dopo cena qualcuno del pubblico mi ha riconosciuto e mi ha chiesto di cantare. Ho preso una chitarra dallo studio di Jagger e ho fatto "Con le mie lacrime", la versione di "As Tears Go By" che gli Stones incisero in italiano. Lui mi ha seguito, se la ricordava. E poi ho attaccato con "Senza una donna". Mick conosceva la cover di Paul Young, ma sbagliava e diceva "Senza Madonna"».

zucchero

 

Lo ha corretto?

«No, e come fai a dirglielo? Ho chiuso con "Diamante": aveva il figlio piccolo in braccio e gli ho visto gli occhi lucidi, gli sarà arrivato qualcosa al di là del testo».

 

Chi è invecchiato meglio dal primo incontro?

«Sicuramente Jagger, io me la gioco con Keith... Mick si tiene in forma, non beve, fa ginnastica e salta ancora come un grillo. Sarà perché vengo dall'Emilia, ma non ho quella mentalità... Prima o poi dovrò convincermi a fare movimento, ma non saranno di sicuro sport fighetti, al limite taglierò la legna».

 

Non si allena per un tour mondiale come quello di cui sta per chiudere la prima fase e che la terrà in giro fino alla prossima estate?

«Dopo due anni di fermo, avevo voglia e necessità di andare su un palco. Mi ricarica ogni sera come una centrale elettrica anche senza una preparazione fisica. Anzi, mi sento meno stanco rispetto al passato. Negli Stones vedo lo stesso fuoco nonostante l'età, mentre altri colleghi lo hanno perso e vanno avanti».

 

zucchero

La generazione trap è criticata perché in molti sembrano non averlo nemmeno agli inizi questo fuoco: concerti in playback e insulti ai fan se non si scatenano come nel caso di Rhove.

«Manca il mestiere. La gavetta ti insegna l'abc del mestiere, come costruire una scaletta, come adeguarsi alle reazioni del pubblico. Io l'ho imparato agli esordi, quando suonavo nelle sale da ballo».

zucchero

 

Dopo un tour così lungo ha paura del vuoto del ritorno?

«È il mio pensiero. Voglio continuare a fare a musica ovunque ci sia qualcuno che me lo richiede, ma adesso non ho voglia di fare dischi. Deve venirti l'esigenza di scrivere e stare un anno e mezzo fuori dal resto del mondo».

 

zucchero

 I Rolling Stones non fanno album di inediti dal 2005, il precedente è del '96... Hanno un repertorio tale da non avere bisogno di novità...

«Non ho paura di buttare fuori pezzi deboli, sono il primo censore di me stesso. In questo momento preferisco stare alla finestra e vedere se cambia qualcosa. C'è una deriva musicale e io ho bisogno di musica più complessa che faccia venire la pelle d'oca. Altrimenti vado avanti così, a suonare dal vivo».

zuccherozucchero

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…