intervista doppia concita de gregorio giorgia meloni - by francesca reggiani - 6

“SONO CRISTIANA, SONO ITALIANA, DA GARBATELLA E DAA MAGLIANA. TIÈ!” – LA NUOVA, IMPERDIBILE, IMITAZIONE DI CONCITA DE GREGORIO E GIORGIA MELONI BY FRANCESCA REGGIANI (IN SCENA AL TEATRO OLIMPICO DI ROMA FINO A DOMENICA): “È DA UN PO’ CHE MI SONO LASCIATA ALLE SPALLE I 20 ANNI”; “IO È DA UN PO’ CHE HO LASCIATO ALLE SPALLE IL VENTENNIO” – “UN UOMO PER FARMI INNAMORARE DEVE DIRMI ‘HAI RAGIONE, HO TORTO\... A ME “SONO CRISTIANO, DEL NOMENTANO E DEL TUSCOLANO” – “È IMPORTANTE L’ORTO, METTERE LE MANI NELLA TERRA E TUTTO QUESTO PORTA A…”; “AL 35% A FRATELLI D’ITALIA, EH!…” – VIDEO STRACULT

INTERVISTA DOPPIA CONCITA DE GREGORIO - GIORGIA MELONI - BY FRANCESCA REGGIANI

 

INTERVISTA DOPPIA CONCITA DE GREGORIO – GIORGIA MELONI BY FRANCESCA REGGIANI

 

Nome

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CDG: Concita

GM: Giorgia

 

Cognome

CDG: De Gregorio, non confondetemi con il cantautore eh

GM: A’meloni

 

Età

CDG: Diciamo che è da un bel po’ di tempo che mi sono lasciata alle spalle i vent’anni

GM: Diciamo che è da un po’ che ho lasciato alle spalle il ventennio

 

francesca reggiani 2

Professione

CDG: Nome cognome, professione, abbiate pazienza, ma cos’è? Un interrogatorio di polizia? Non so, un’indagine su una cittadina al di sopra di ogni sospetto? Comunque, lei mi ha chiesto professione, le vengo incontro. Fondamentalmente per me vivere.

 

GM: Posso? Io invece so’ presidente del consiglio, ma così come hobby, tanto per riempi il tempo mentre vivo…

 

Siete credenti?

CDG: È molto importante questa idea dell’autonomia di pensiero, no, della passione che uno coltiva in sé, un’autonomia mentale. Io credo in me stessa ma ho anche molto rispetto delle altre religioni.

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GM: Io invece sono credente sono cristiana, sono una madre, sono italiana, daa garbatella e daa magliana. Tiè!

 

Cosa deve dire un uomo.per farla innamorare?

CDG: Hai ragione, ho torto.

GM: A me invece deve dirmi: sono un padre, sono italiano sono credente, sono cristiano, del nomentano e del tuscolano.

 

Beh, ma qualcosa di più romantico, di più intimo

CDG: Amore, hai ragione, tesoro, ho torto, e la cosa finisce lì.

GM: Aiutiamoli a casa loro.

 

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Cosa dicono gli altri di lei?

CDG: Di me dicono che sono una intelligente, mai banale, puntigliosa, scaltra, colta informata assolutamente autonoma libera nel mio pensiero ma anche pungente, puntigliosa una maitre-a-penser, filosofa…

 

Qualità fondamentale?

CDG: La modestia, l’umiltà, il senso anche del basso profilo, low profile, ma anche le sens de la mesure, il senso della misura.

 

GM: Si, ma non daa sintesi. Posso, se riesco, a dì na parola? Di me invece dicono sei una coerente, che so un treno, so cazzuta, un toro co le palle.

 

Qualità fondamentale?

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GM: Aaa femminilità, femininity, femmininité, lo dico perché modestamente anch’io mastico un po’ de lingue eh.

 

Presidente Meloni, l’immigrazione è anche scambio tra culture non trova?

GM: Uno scambio tra culture? Ma abbia pazienza, tu arrivi in Italia, io te offro la gricia, l’amatriciana e tu me porti la curcuma? Dico, ma che stiamo scherzando, che c’ho scritto Fassino sulla fronte? Che me stai a pija pel cuperlo?

 

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CDG: Intanto la migrazione è una grande categoria dell’anima perché ognuno di noi è il migrante di se stesso, come una grande connessione, ma priva di cablaggio e senza continuità e queste sono le parole per dirlo, ma no, Marie Cardinal, una grande scrittrice, la quale ha dentro di se sempre un ritmo frenetico gitano di nacchere, ecco mi viene in mente Antonio Gades, questo grande flamenco caravaggesco, fatto di chiari, scuri, luci, ombre che avvolgono tutti noi umani in un bilico perenne tra nascitudine e finitudine.

 

GM: Sì, però me permetto di dì pure la solitudine, perché la signora mi sembra affetta da solitudine.

 

francesca reggiani foto di bacco (1)

CDG: Ma guardi io penso semplicemente a una grande migrazione di uccelli, no, questo cambio stagione perenne, questo rincorrersi così’ come si rincorrevano, poi in giro, intorno al nostro globo terracqueo, grandi viaggiatori. Ecco mi vengono in mente, i calzari di Alessandro Magno i calli di Marco Polo, così come Ulisse, il quale impiegò vent’anni per tornare a casa sua ad Itaca.

 

GM: Sì perché in Francia non l’hanno fatto attraccare

 

CDG: Non è mai importante questa idea del pozzetto, della cambusa, del viaggio, della meta.

 

GM:  E allora perché vogliono sbarcare tutti a Lampedusa?

 

Ancora una domanda: vi guardate mai indietro?

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GM: Ma guardi io lo faccio soltanto quando faccio retromarcia, onestamente, e non intendo la retromarcia su Roma se è quello che lei cerca di farmi dire…

 

CDG: Ma io sono francamente proiettata nel futuro, con Giacomo Balla e il futurismo, anche perché il futuro vive del presente, si nutre del crepuscolo e si vanta del nulla.

 

GM: Quindi ha finito?

 

CDG: È quello che diceva esattamente Andy Warhol, come tutti noi sappiamo no, l’arte è una continua replica, e a volte mi fermo a pensare: ma come sarebbe bello avere la freschezza dei 19 anni, ma la maturità dei 57?

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La vitalità dei 43, la saggezza dei 91 e l’ingenuità dei 3, questo senso dell’ascolto no? Come le nostre origini rurali, un grande cavallo pazzo che ascolta ponendo l’orecchio al terreno: pam pam pam.

 

E il coraggio anche di apprezzare i giardini, l’orto, è molto importante coltivare l’orto, no, mettere le mani nella terra e tutto questo porta a….

 

 

GM: Al 35 per cento a Fratelli d’Italia, eh…

 

IL VIDEO DEL 26 GENNAIO 2022

 

 

 

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