walt disney

COSA NE PENSEREBBE WALT DISNEY DELLA SVOLTA “POLITICALLY CORRECT” DELLA SUA AZIENDA? – IL CREATORE DI TOPOLINO ERA UN PERSONAGGIO CONTROVERSO, DESCRITTO COME UN PARANOICO EGOCENTRICO CHE NON AMAVA I BAMBINI E SFRUTTAVA I LAVORATORI – I VECCHI FILM DELLA DISNEY SONO PIENI DI STEREOTIPI RAZZIALI CHE FAREBBERO RABBRIVIDIRE I “SOCIAL JUSTICE WARRIORS” - A 55 ANNI DALLA SUA MORTE, LE POLEMICHE PER IL “BACIO NON CONSENZIENTE” A BIANCANEVE…

steamboat willie 1

Guido Tiberga per "la Stampa"

 

Un bulletto sfrontato che solleva la gonna a una ragazzina, peraltro pronta ad aiutarlo a torturare un gruppo di animali al suono di un'allegra marcetta dixieland. Una svampita che irrompe nella vita quotidiana di un gruppo di diversamente abili, usa le loro cose, stravolge le loro abitudini, ne fa innamorare senza speranza almeno un paio. 

 

steamboat willie 2

Un assassino che tenta di ammazzare una minorenne, un veleno nascosto nel più innocuo dei cibi, un bambino muto e un po' tonto costretto a lavorare in miniera. Un figlio di papà che arriva alla fine e risolve tutto con un bacio rubato. Messa così, sembra la trama di un b-movie degli anni Settanta, di quelli che fondevano horror e sesso in un pastone improbabile di offese al buon gusto, all'arte e al politicamente corretto. 

 

Invece sono Steamboat Willie, il primo cartoon di Topolino, e Biancaneve e i sette nani, il primo lungometraggio animato della storia: il personaggio che Sergej Eisenstein definirà «uno dei più grandi contributi americani alla storia della cultura» e il film che molti ricordano come il simbolo di un tempo passato per sempre. Le pietre miliari dell'impero Disney, che oggi ha trasfigurato se stesso e si trova a dover fare i conti con gli eccessi della cancel culture.

walt disney 10

 

 La storia di Walt Disney, di cui ricorrono oggi i 55 anni dalla morte, è una storia di contraddizioni. È difficile collegare la sua biografia con l'idea che ci siamo fatti della sua arte. Forse era soltanto un genio calunniato per invidia, come vorrebbero i suoi agiografi più convinti, o forse era davvero il mascalzone descritto dai suoi nemici: il fanatico fascistoide che faceva la spia per gli uomini di McCarthy nella caccia ai «rossi» di Hollywood, lo sfruttatore di dipendenti, il paranoico egocentrico che schiacciava i collaboratori nel cono d'ombra. 

 

In fondo, poco importa chi fosse davvero. In ogni caso - e nonostante tutto - per decenni Disney ha smesso di essere un cognome per diventare il termine eponimo di un mondo zuccheroso e infantile, di un divertimento sano e lontano dalla violenza, di un buonismo esasperato e stucchevole. Eppure Walt non amava i bambini. Soprattutto non lavorava per loro: ai disegnatori di Biancaneve che gli proponevano una regina rosa e paffuta in pieno stile cartoon, rispose che voleva «una via di mezzo tra Lady Macbeth e il Lupo cattivo». 

walt disney 3

 

Tornato da un viaggio in Europa, impose le illustrazioni di Doré per l'Inferno dantesco come modello per la fuga della ragazza nella foresta, «con gli alberi che si trasformano in mostri e i tronchi che diventano coccodrilli». I film degli anni Trenta su Dracula e Nosferatu furono proiettati negli Studios come ispirazione per il castello della regina: «Deve venir fuori dalle ombre come mister Hyde dal dottor Jekyll». 

 

Per molti dei suoi 55 anni senza Walt, l'impero Disney è andato avanti, alternando successi e cadute, su una strada modellata più sulla percezione del pubblico che sugli intenti del fondatore. Un omaggio al business, più che un tradimento: qualcuna delle novità, probabilmente, Walt l'avrebbe pure apprezzata: la svolta verso l'animazione in 3d, ad esempio, così come la trasposizione in live action dei cartoni più noti. 

walt disney 2

 

D'altra parte l'ossessione dei suoi ultimi anni, ha raccontato la figlia Diane, era «l'illusione della vita». Un traguardo che i mezzi di allora non gli potevano regalare fino in fondo, almeno sullo schermo. Per questo, scrive Diane, l'unico vero obiettivo di Walt era diventato Disneyland, la terra dove ancora oggi la fantasia si trasforma in realtà. Quello che manca, nei parchi e nei vecchi film, è il rispetto delle nuove sensibilità. 

 

walt disney 8

Ed è qui che si incarna il paradosso attuale di Disney, il cattivo che il mondo voleva buono, il misantropo che grazie alle sue creature appariva come l'amico di tutti. Molti dei cartoni animati classici, che i boomer hanno visto al cinema e i loro figli prima in home video e poi in streaming su Disney+, sono accompagnati da una nota che ne consiglia la visione a un pubblico maturo. 

 

walt disney 1

«Questi stereotipi erano sbagliati allora e lo sono ancora. Piuttosto che rimuovere questo contenuto vogliamo riconoscerne l'impatto dannoso, imparare da esso e stimolare il dibattito per creare insieme un futuro più inclusivo». Così recita l'avviso. Lo stigma è toccato a Dumbo, «perché i corvi che suonano e cantano «ricordano i menestrelli razzisti che si esibivano con la faccia dipinta di nero», a Peter Pan che non rispetta i nativi americani, a Gli Aristogatti per una coppia di mici dalle fattezze orientali, al Libro della Giungla , dove una scimmia canta in stile jazz e sembra una caricatura degli afroamericani. 

 

meme biancaneve 11

A Orlando, la riapertura post Covid di Disney World ha portato qualche piccola innovazione. Nella tradizionale attrazione dedicata a Biancaneve, la scena finale con la morte della strega, terrificante per i bambini di oggi, è stata sostituita dal «true love' s kiss» tra il principe e la protagonista ancora addormentata. Un inatteso passo falso. 

 

Due donne, Katie Dowd e Julie Tremaine, hanno protestato scrivendo un articolo sul San Francisco Gate: «Come si fa a definirlo bacio d'amore se lei non è cosciente? Non abbiamo sempre parlato di consenso? Non abbiamo sempre detto che bisogna insegnare ai bambini che un bacio tra due persone, se non sono entrambe d'accordo, non va bene?». 

stereotipi razziali nei film disney 3

 

L'obiezione di Dowd e Tremaine ha aperto un dibattito che ha rimesso sul piatto vecchie idee e nuove censure. Qualche settimana dopo, un commento sull'Orlando Sentinel ha mandato la palla dall'altra parte del campo: «Frequento il parco da decenni, sono tornato quest' anno e devo dire che la wokeness mi ha rovinato l'esperienza».

 

walt disney 12

 Wokeness è la parola che sta condizionando le aziende americane: indica lo «stare svegli», il prestare attenzione alle ingiustizie sociali, anche quelle nascoste nei meandri della tradizione. L'intervento sul Sentinel ha scatenato una polemica e un dibattito ancora in corso. 

 

È l'ennesima contraddizione intorno al nome di Disney, l'uomo sopravvissuto a se stesso: il cattivo insensibile che tutti volevano vedere come buono, è tornato nel tritacarne 55 anni dopo la morte perché troppo attento al nuovo vento sociale. Alla fine, anche i geni non sfuggono al contrappasso. -

meme biancaneve 7meme biancaneve 9walt disney 7meme biancaneve 2meme biancaneve 10walt disney 6stereotipi razziali nei film disney 1walt disney 11disney lgbt+stereotipi razziali nei film disney 2disney lgbt+disney lgbt+walt disney 4steamboat willie 3

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...