corriere della sera

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!

DAGOREPORT

corriere della sera

 

Montanelli e Fallaci fatevi più in là. Ai giornalisti del gruppo “Corriere della Sera” adesso si insegna a scrivere inclusivamente con un corso on-line. Altro che “La rabbia e l’orgoglio” o i puntuti corsivi! Altro che titoli accattivanti! Ora, c’è il “corso base” di linguaggio inclusivo: più avanti, magari, ci sarà anche quello “avanzato”.

 

luciano fontana foto di bacco (3)

Il corso, spiega un video, serve per apprendere un “uso non sessista della lingua italiana” e per “evitare l’uso del maschile sovraesteso”, cioè quando si scrive presidente sia per un uomo che per una donna (nel linguaggio inclusivo, a questo punto, non dovremmo scrivere per un uomo e per una donna bensì “per una persona che si sente uomo” e “per una persona che si sente donna”).

 

Il corso spiega che i “Gender Bias sono distorsioni mentali in base alle quali, per esempio, in fase di assunzione si preferisce un uomo a una donna” (affermazione discutibile che non fa alcun riferimento a dati o a quelle professioni dove si preferiscono le donne) o in base alle quali qualcuno ancora usa i termini “signorina e signora” anziché il cognome (dal che si evince che se in una situazione lavorativa uno non conosce il nome proprio di una collega e nemmeno della persona che fa le pulizie non sa più come rivolgersi ad ello o ella, comunque non con “signore” o “signora”).

 

corriere della sera

Bisogna porre attenzione ai titoli. Il sito on-line che ha titolato “Italia oro nella spada squadre, francesi battute in casa. Le 4 regine: l’amica di Diletta Leotta, la francese, la psicologa e la mamma” ha commesso un’infinità di errori. Il titolo giusto (!) doveva essere: “Le atlete Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio, Giulia Rizzi e Maria Navarria medaglia d’oro a Parigi 2024 nella spada a squadre. Francesi battute in casa”: insomma, il mattinale dei Carabinieri risulterà in futuro molto molto più accattivante dei titoli inclusivi.

 

*

LUCIANO FONTANA BARBARA STEFANELLI

Sul lavoro (e ovunque) bisogna evitare le micro-aggressioni. Ma cosa sono? Sono, ad esempio, l’uomo che siede a gambe spalancate (la donna mai?) deriva “dall’educazione sottostante agli uomini di dominare lo spazio, occupare tutto il mondo che ti circonda.

 

Le donne, invece, sono educate sin da piccole a parlare con gentilezza”: ma questa che fa il corso on-line ha mai viaggiato su un Frecciarossa a sentire quanto blaterano ad alta voce le donne?

 

Inoltre, “i maschi usano il tone-policy solo contro le donne, non dicono mai a un collega maschio di abbassare il tono” (ma chi l’ha detto questo?). Microagressione, ovviamente, è anche fare complimenti non richiesti (ma se sono richiesti sono complimenti? Cioè, una donna deve dire a un uomo: “Dimmi che sono carina” e, solo dopo, questo può dire “Sei carina”, vabbè). Non è opportuno partecipare a chat di soli uomini.

 

URBANO CAIRO CORRIERE DELLA SERA

 

Ci sono, poi, le parole da usare e da non usare. Bisogna usare i “femminili professionali” (come ingegnera, assessora…). Se una come Beatrice Venezi a Sanremo chiede di essere chiamata direttore d’orchestra e non direttrice “questo è perché si usa il maschile in professioni considerate prestigiose e il femminile in professioni considerate non prestigiose come cuoca o cassiera” (eh già, non esistono anche cuoco e cassiere? Di contro, la lingua non ha introdotto spontaneamente termini come fattorina, camionista, spazzacamina, meccanica… come mai? Semplice: perché queste professioni, non prestigiose, sono svolte quasi sempre da uomini).

barbara stefanelli al tempo delle donne

 

Quando si scrivono email sarebbe opportuno “raddoppiare il genere”, come “Cari colleghi e care colleghe…”  (per fortuna non serve più la carta, altrimenti disboscavamo l’Amazzonia…) oppure usare la schwa o l’asterisco.

 

Affermazioni come “non dimostra i suoi anni” oppure “ha ancora voglia di mettersi in gioco” oppure “sei ancora giovane” non vanno usate, non sono complimenti, anzi “significa mettere dentro scatole preconfezionate dove ci sono i giovani e i vecchi” (ah già! Non ci sono? Nel magnifico mondo della lingua inclusiva non ci sono più le età, forse non si muore nemmeno, che so, si scriverà il “diversamente in vita”).

 

Abbiamo tre parole per riferirci alle persone afrodiscendenti: “la parola con la n che finisce per o meglio non pronunciarla mai”, di colore non va troppo bene perché “definisce tutte le persone non bianche” (discriminandole) quindi solo “nero” o “persona afrodiscendente” (23 caratteri).

il nero di whatsapp 14

 

Ovviamente, i lavoratori di tutti gli uffici devono sapere che sesso e genere non sono la stessa cosa: il sesso “è assegnato su base biologica alla nascita in base alla presenza di organi sessuali maschili o femminili” mentre il genere è un “complesso di elementi psicologici, sociali e culturali che determinano l’essere uomo o essere donna ed è definito dalla persona stessa e può corrispondere o meno al sesso assegnato alla nascita” (assegnato? Non è che il medico assegna un sesso: il sesso lo assegna, a sorte, la Natura! Chiamate Leopardi, please).

 

camera usa atlete transgender

Pertanto, i transgender sono persone la cui identità di genere “non corrisponde al sesso assegnato alla nascita”. Per definirli si può scrivere “persona trans” (aggettivo), ma non “il trans” (sostantivo) perché ha connotazione dispregiativa; queer è una “definizione ombrello per tutte le identità di genere che non corrispondono al sesso assegnato alla nascita”.

 

L’identità di genere non è da confondere con l’orientamento sessuale, che può essere pansessuale, bisessuale, eterosessuale o omosessuale. Quindi, riassumendo, una persona alla quale è stato assegnato (!) il sesso femminile alla nascita, ma questa assegnazione non corrisponde a un suo “complesso di elementi psicologici…”, può mettersi in transizione come “persona trans” per diventare di genere maschile, magari con tendenza omosessuale e quindi amare un uomo. Una fatica immane; tanto valeva restare nel sesso assegnato!

 

luciano fontana foto di bacco (2)Barbara Stefanelli

URBANO CAIRO CORRIERE DELLA SERA

le foto della statua di indro montanelli con la modella di colore 5

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”