la novizia

IL DIVANO DEI GIUSTI - E STASERA CHE VEDIAMO? PIÙ CHE SUL RITORNO DI UN CLASSICO DELL’EROTICHELLO ESTIVO COME “ABBRONZATISSIMI” O DEL BRUTTO “VAN HELSING” O DELL’ORMAI LONTANO THRILLER “THE RIVER WILD”, PUNTEREI SU UN DIVERTENTISSIMO SALEMME DEL 2018, CIOÈ “UNA FESTA ESAGERATA” - IN SECONDA SERATA POSSO RIPROPORRE “ATTENTI ALLE VEDOVE”, COMMEDIA DI FINE ANNI’ 50 CON DORIS DAY E JACK LEMMON, CHE NON FUNZIONÒ AL PUNTO CHE I DUE NON FECERO PIÙ NULLA AL CINEMA ASSIEME - PER FORTUNA CHE AVETE ANCHE UNA VECCHIA COMMEDIA SEXY CON GLORIA GUIDA, “LA NOVIZIA”… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

gloria guida la novizia

Che vi piaccia o no, il potente Thor diviso tra amore e tuono, tra commedia e dramma di “Thor: Love and Thunder” di Taika Waititi, con i 69 milioni di dollari dell’incasso di venerdì in America e i 29 delle anteprime, sta puntando a un’apertura di weekend da 135 milioni di dollari in patria, più dei 122 che ottenne “Thor: Ragnarok", il precedente Thor di Waititi nel 2017. Non è poco per un film così sbilenco che non ha conquistato proprio tutti in un momento, poi, di ritorno di Omicron anche al di là dell’Oceano. Il nuovo film dei Minions dovrebbe invece arrivare a una seconda settimana da 47 milioni dopo la prima da 107 milioni di dollari. Ma noi lo vedremo a agosto. “Thor: Love and Thunder” ieri in Italia ha incassato 942 mila euro per un totale di 4 milioni di euro precisi precisi. “Una boccata d’aria” con Aldo Baglio, primo film italiano in classifica è sempre settimo con 12 mila euro.

 

van helsing 2

E stasera che vediamo? Più che sul ritorno di un classico dell’erotichello estivo come “Abbronzatissimi” di Bruno Gaburro con Jerry Calà, Alba Parietti, Eva Grimaldi, Teo Teocoli e Maurino Di Francesco, il coattissimo Pier Maria Cecchino e una marea di raccomandate berlusconiane del 1991, Cine 34 alle 21, o del brutto “Van helsing” di Stephen Sommers con Hugh Jackman e Kate Beckinsale, Canale 20 alle 21, 05, o dell’ormai lontano thriller tra le ripide del fiume con la famigliola americana in pericolo, “The River Wild” di Curtis Hanson con Meryl Streep che se la vede con un cattivissimo Kevin Bacon, Iris alle 21, punterei su un divertentissimo Salemme del 2018, cioè “Una festa esagerata”, Rete 4 alle 21, 25, tratto da una sua commedia di grande successo riscritta per il cinema assieme a uno specialista come Enrico Vanzina.

 

la novizia 5

“Te la faccio vedere!” urla a un certo punto Teresa, Tosca D’Aquino, la moglie un po’ cafona del geometra arricchito Gennaro Parascandolo, Salemme, sulla loro bella terrazza sul golfo di Napoli mentre stanno preparando una festa mostruosa per i 18 anni della loro figliola. “Ma se non me la fai vedere nemmeno a letto…”, risponde Gennaro. Riprendendo un suo successo teatrale di sempre, Salemme si circonda di fedelissimi come una Tosca D’Aquino scintillante e giustamente sguaiata col tono della napoletana arricchita, “I peperoni non devono essere molli, ma duri e croccanti”, un Nando Paone arcigno e claudicante, e delle new entries di gran classe come una isterica Iaia Forte come vicina che non sopporta i rumori, e un Massimiliano Gallo nel ruolo di Lello, portiere in seconda, quindi “secondino”, che sogna il portierato grazie a un voto “uanime”, cioè unanime, di solida tradizione peppinesca.

 

Nel mare di figure e figurine di contorno, la cameriera fedele al padrone, Antonella Morea, il finto cameriere indiano di Pozzuoli, Vincenzo Borrino, brillano anche un Francesco Paolantoni come assessore all’edilizia, un Giovanni Cacioppo come prete siciliano affamato di tutto, e uno strepitoso James Senese come se stesso. Su La5 alle 21, 10 avete anche l’”Orgoglio e pregiudizio” girato da Joe Wright nel 2005 con Keira Knightley, Rosamund Pike, il Matthew Macfayden di “Succession” e Donald Sutherland, un classicone. Molto bello, ma in sala andò malissimo, il grande dramma realistico interraziale “Loving” di Jeff Nichols con Joel Edgerton e Ruth Negga, Rai Storia alle 21, 10. Siamo fortemente dalle parti del film d’autore, siete avvisati.

 

abbronzatissimi 8

E, pur partendo da un celebre fatto di cronaca a cavallo tra la fine degli anni '50 e i primi '60, cioè i problemi che ebbe con le leggi della Virginia segregazionista la prima coppia mista che osò sposarti regolarmente, i Loving del titolo appunto, Jeff Nichols sembra anche molto interessato, come in tutti i suoi film precedenti, a un lavoro di ricerca sull’immagine americana. Partendo dalla pittura, dal cinema e dalla fotografia del tempo, non a caso è citato il servizio di "Life" che ritrae i Loving come una normale coppia sposata, Nichols si avvicina più a certi artisti americani contemporanei che lavorano sulla "ricostruzione" visiva, mischiando o meticciando i generi, che a molti dei suoi colleghi registi acchiappa-Oscar. La densità della sua messa in scena visiva, spesso maniacale, gli permette di ottenere miracoli dai suoi attori. Perché anche loro si adattano alla ricerca sull’immagine di Nichols, da anni attento, come Tarantino e Paul Thomas Anderson, a non usare né l’odiato digitale né alcun tipo di trucco visivo.

 

la novizia

Mildred, Ruth Negga, una volta sposata con il fattore bianco Richard Loving, Joel Edgerton, in barba alle leggi della Virginia, vuole da subito ritornare a casa e crescere i suoi bambini nella sua terra. E' il suo sguardo a rendere il panorama così intenso. Purtroppo i razzisti della Virginia non glielo permettono. E se i Loving tornassero in Virginia, verrebbero immediatamente spediti in prigione per legge. Il loro calvario potrebbe benissimo finire se il marito bianco chiedesse il divorzio, ma Richard Loving ama sua moglie naturalmente e altrettanto naturalmente intende costruire la loro casa proprio a 800 metri da dove lei è cresciuta.

 

una festa esagerata 3

Su Rai Movie alle 21, 10 avete “Un viaggio a quattro zampe” di Charles Martin Smith con Ashley Judd, Jonah Hauer-King, Wes Studi, storia di un cane che si fa 400 miglia a piedi per ritrovare il suo padrone, su Canale 27 alle 21, 10 passa la commedia con Kirk Douglas e Michael J, Fox “Caro zio Joe” di Jonathan Lynn, dove Kirk è uno zio vecchio, malato e cattivissimo. Magari sono più divertenti il coreano “The Villainess – Professione assassina”, thriller di Jung Byeong-gil con Kim Ok-Bin e Shin Ha-kyun, Rai 4 alle 21, 20, o lo spagnolo “Pane al limone con semi di papavero” di Benito Zambrano con Ella Galera e Eva Martin, Canale 5 alle 21, 20, storia di due sorelle che non si vedono da anni che si incontrano in quel di Maiorca per vendere un panificio. “Seduzione fatale” di Bram Coppens con Wes Bentley, Jaime Alexander e Cam Gigandet, Cielo alle 21, 20, è un thriller che si sviluppa dopo una scopata con l’uomo sbagliato da parte di una ragazza che festeggia così il suo addio al nubilato. Lui la perseguita, e il resto lo potete immaginare.

la novizia 2

 

In seconda serata posso riproporre “Attenti alle vedove”, commedia di fine anni’50 diretta da Richard Quine con Doris Day e Jack Lemmon, che non funzionò al punto che i due non fecero più nulla al cinema assieme, Tv2000 alle 22. Per fortuna che avete anche una vecchia commedia sexy con Gloria Guida, “La novizia” di Pier Giorgio Ferretti alias Giuliano Biagetti con Gino Milli, Femi benussi, Maria Pia Conte, Cielo alle 23, 05. Notevole il finale con la Guida che si spoglia e correrà integralmente nuda nell’unica scena un po’ spinta del film.

 

the river wild 1

Giovanni Buttafava vedeva il film “sorprendentemente, totalmente svincolato da ogni credibilità, anche geografica, spaziando dalla Sicilia alla campagna veneta, combinando i pezzi dedicati alle varie dive impiegate per pura giustapposizione, arrivando a esaltare il cliché del vecchio libertino moribondo con una soggettiva della Morte (e il vecchio Lionel Stander fissando la macchina da presa che si avvicina: ‘ora so che sei pure tu una bella signora, e mi fotto pure a tia’)”. Tra tante repliche, “Fur” di Steven Shamberg su Iris alle 23, 20, “Scream” di Wes Craven su Mediaset Italia 2 alle 23, 25, vedo che passa un capolavoro come “La donna che visse due volte” di Alfred Hitchcock con James Stewart innamorato per due volte di Kim Novak, Rete 4 alle 23, 30.

 

la novizia 6

Per tanti anni fu un film impossibile da ritrovare e vedere per problemi di diritti. Hitchcock aveva reso introvabili una serie di suoi film celebri e la generazione mia, che non lo aveva visto quando il film era uscito, dovette aspettare anni prima di recuperarlo. Come tutti i cinephiles sanno il film venne liberato in un’edizione spettacolare della Venezia diretta da Carlo Lizzani grazie a Enzo Ungari. Emozione in sala alle stelle. Inutile dirlo. Su La5 alle 23, 35 avete un altro film di Joe Wright con keira Knightley, il meno riuscito “Espiazione”, tratto dal romanzo omonimo di Ian McEwan, con James McAvoy, Saoirse Ronan, Romola Garai. Nella notte vedo che passa un classico di jerry Calà, “il ragazzo del pony express” di Franco Amurri con Isabella Ferrari, Alessandro Benvenuti, Cine 34 alle 0, 05. Tra i thriller costruiti su un ascensore malfunzionante propongo il raro “Out of Order – Fuori servizio” di Carl Schenkel con Gotz George, Wolfgang Kieling, Renée Soutendijk, Rai Movie alle 0, 25.

 

attenti alle vedove 3

Vecchio e parecchio demodé “Operazione Gold Ingot” di Georges Lautner, film di grandi colpi del 1962 con Martine Carol, Felix Marten, Francis Blanche, e i nostri Alberto Lionello, Nico Pepe e Gaia Germani, Iris all’1, 40. Da registrare assolutamente. Non passa dal secolo scorso, ammesso che sia mai passato in tv. Buon poliziesco di tradizione è “Altri uomini” di Claudio Bonivento, qui passato dal ruolo di produttore a regista, con Claudio Amendola, Ennio Fantastichini, Veronica Pivetti e Ricky Memphis, Rai Movie alle 2. Assolutamente da vedere il rarissimo film canterino con Claudio Villa diretto da Marino Girolami “La canzone del destino”, Rete 4 alle 2, 25, con Milly Vitale, Marco Guglielmi e Carlo Campanini.

 

una festa esagerata 7

Segnatevi che su Rai 4 alle 2, 50 torna il capolavoro di John Boorman “Senza un attimo di tregua” con Lee Marvin. Su Italia 1 alle 4, 45 segnalo la commedia del grande Paci, socio di Ceccherini, “Andata e ritorno”, sciaguratamente prodotta da Vittorio Cecchi Gori con Il Paci, Flavia Vento, Erika Bernardi, un’attricetta che spingeva al tempo Lucherini, il grande Giustino Durano, Andrea Cambi. Ci sarebbe anche “La mina” di Giuseppe Bennati con Antonio Cifariello e Elsa Martinelli, Rai Movie alle 5, ma non può esserci miglior chiusura alle 5, 25 su Rai Tre di “Zero in condotta” di Jean Vigo.

gloria guida la novizia 2the river wild 2abbronzatissimi 4abbronzatissimi 5van helsing 1abbronzatissimi 7abbronzatissimi 6abbronzatissimi 2abbronzatissimi 1the river wild 4the river wild 3abbronzatissimi 3attenti alle vedove 4attenti alle vedove 5attenti alle vedove 1attenti alle vedove 2van helsing 3gloria guida la novizia gloria guida la novizia 4

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."