sanremo 2016

ELTON JOHN, "PADRE FELICE"; NOI, SPETTATORI SPAPPOLATI DA UN SANREMO ALLO SBADIGLIO - GRASSO: “È UN SANREMO NEOCLASSICO, IDENTITARIO. CONTI SI CONFERMA UN CONDUTTORE ‘DI SERVIZIO’: FORNISCE INDICAZIONI STRINGATE, ENFATIZZA L'OVVIO, SPOSTA I MICROFONI" - “GARKO, FIGLIO DELL'IMMAGINARIO QUEER, PRESENTA PEGGIO DI COME RECITA. LA GHENEA COPRE IL SUO RUOLO SENZA GUIZZI. QUALCOSA DI PIÙ CI SI ASPETTA INVECE DALLA RAFFAELE” - ASCOLTI, CONTI PAREGGIA CONTI: 49.15 - 52.02 PER CENTO; LO SCORSO ANNO: 49 - 52.02

elton john e carlo conti  elton john e carlo conti

1 - TANTO RUMORE PER NULLA

Alberto Mattioli per “la Stampa”

 

[…] Battuta cult, già consegnata a futura memoria: «E basta co' 'sto Elton John, dicono che è uno spot per gli omosessuali... Quando ce stanno i Pooh, che è? 'Na marchetta per l' Inps?». Lei il Festival l' ha già vinto. Anche la Ferilli, quella vera, approva sul web: «Raffaele è la numero 1. Intelligente e acuta. 'Tacci sua!».
Il resto è cronaca spicciola.

 

2 - NEL KARAOKE STORICO DI CONTI. SANREMO LONTANO DAL NUOVO

Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”

 

elton john a sanremo elton john a sanremo

Prima serata del Festival di Sanremo all' insegna del colore arcobaleno, come il nastro mostrato sul palco da Noemi, Arisa e altri artisti. Elton John, il più atteso, della sua vita ha detto: «Non pensavo durasse così a lungo, né di diventare padre. È tutto positivo».

Sir Elton John ha solo cantato. Niente arcobaleno sul cielo grigio della Riviera (il cui spot festivaliero esalta la famiglia tradizionale). Niente endorsement sulle unioni civili. Solo un superospite per rinvigorire la serata, prendi i soldi e scappa. E dire che qualcuno paventava da Elton, arcistar delle nozze gay, brividi di trasgressione. Nothing.

carlo conti e virginia raffaele versione sabrina ferillicarlo conti e virginia raffaele versione sabrina ferilli

 

Ma prima… L' omaggio ai vincitori del Festival, da Nilla Pizzi ai tre tenorini del Volo. Ci stava. Una bella e semplice idea (cielo, i Jalisse e quanti dispersi!), un karaoke storico e collettivo. Il Techetecheté di Sanremo non esclude nessuno, non ha barriere all' ingresso, o almeno questa è l' impressione che vuole dare. Il red carpet con autopresentazione (registrato e un po' lungo). Ci stava. Anche se il tappeto rosso è nato per le grandi star. L' omaggio a David Bowie, pace all' anima sua, ci stava per modo di dire. Qui siamo a Sanremo, il feudo del nazional-popolare, il rock maledetto è altra cosa!

ghenea   conti   garkoghenea conti garko

 

Poi s' inizia. Si conferma subito la chiave pop con cui Conti approccia qualsiasi evento tv, andando sul semplice e sull'ecumenico sperando che funzioni. Fa il suo ingresso in una scenografia futurista e fredda, l'Ariston trasformato in astronave, uno stile di allestimento simile a quello visto spesso nei talent con le grafiche che coprono le quinte della scena.

 

gabriel garko  gabriel garko

La valletta Madalina Ghenea copre il suo ruolo senza guizzi, ma a lei non si può chiedere di più. Qualcosa di più ci si aspetta invece da Virginia Raffaele anche se nei panni di Sabrina Ferilli non è all'altezza della sua grande bravura. C' è anche il valletto Garko, figlio dell' immaginario queer inventato da Tarallo & Losito per le fiction Mediaset. Presenta peggio di come recita. Le trovate di scrittura non abbondano, si pensa più a smussare che a pungolare.

 

enrico ruggeri e i nastri arcobalenoenrico ruggeri e i nastri arcobaleno

Giusto così: Conti è l' alter ego del direttore Gianka Leone (moriremo democristiani?), è l' autocrate rassicurante, da pacca sulle spalle (chi più spalla di lui?), the quiet man, l'acqua cheta di cui conviene essere amici. Quello di quest'anno è un Sanremo neoclassico, identitario, volutamente e forzatamente legato a una storia e a una tradizione. Anche questa volta, Conti si conferma un conduttore «di servizio»: fornisce indicazioni stringate su come procedere, sottolinea ed enfatizza l'ovvio, sposta i microfoni, scandisce il ritmo, chiama le standing ovation.

 

carlo conti e madalina ghenea carlo conti e madalina ghenea

Efficiente, ma senza lasciare davvero l'impronta, senza riuscire a entrare (con qualche idea, o qualche sbaglio) nella storia sanremese continuamente evocata. Il festival è lo specchio in cui ci rimiriamo. Se non ci fosse un po' di Sanremo in ciascuno di noi, non saremmo qui ogni anno a raccontarci la favola di Sanremo. Che finge di essere un festival della canzone ma, in realtà, è l'ultimo rito collettivo che ci è rimasto. Che è un cercato, infantile stordimento di fronte alle storture del mondo (dal dramma dei migranti al crollo della Borsa), che esiste da 65 anni ma che persiste nelle nostre teste a ricordarci che siamo fatti così, sanremici, senza scampo.

 

Ma cos'è il Sanremo che è in noi? È una consolazione, sia che se ne parli bene o male. È il kitsch e il trash che ci illudiamo di cancellare dai nostri atteggiamenti pubblici. Tutto torna a Sanremo. Tornano molti dei concorrenti, già vincitori o solo di passaggio. Torna la Pausini sul palco che l'ha lanciata, e che occupa a lungo come ospite.

carlo conti e madalina ghenea   carlo conti e madalina ghenea

 

Da sola riempie la scena, non ha bisogno di molto contorno per funzionare. Ci sono Aldo Giovanni e Giacomo, e per sicurezza tornano al vecchio repertorio. Torna Elton John: canta e parla di beneficenza cristiana. Ma tra tutti questi ritorni vorticosi, accanto al classico manca qualcosa di nuovo, che connetta l' Ariston non solo e non tanto alla società, ma almeno alla tv contemporanea. Comunque, tranquilli: sul Festival di Sanremo e su Carlo Conti, libertà di coscienza.

carlo conti e laura pausini carlo conti e laura pausini laura pausini a sanremo laura pausini a sanremo carlo conti e elton john carlo conti e elton john gli stadiogli stadiocarlo conti e gabriel garko carlo conti e gabriel garko carlo conti a sanremo carlo conti a sanremo arisa e noemi con i nastri arcobalenoarisa e noemi con i nastri arcobalenolorenzo fragola lorenzo fragola aldo giovanni e giacomo a sanremoaldo giovanni e giacomo a sanremomadalina gheneamadalina ghenearuggeri   noemi e arisaruggeri noemi e arisasanremo   tributo a david bowie sanremo tributo a david bowie noemi con i nastri arcobalenonoemi con i nastri arcobalenovirginia raffaele versione sabrina ferilli  virginia raffaele versione sabrina ferilli virginia raffaele versione sabrina ferillivirginia raffaele versione sabrina ferillimorgan a sanremo morgan a sanremo carlo conti e laura pausinicarlo conti e laura pausini

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...