andrea scanzi emilio fede

FACCI NON FOSTE A VIVER COME SCANZI - RITRATTO AL VELENO DEL GIORNALISTA DEL ''FATTO'': ''VACUITÀ, DIALETTICA, PAROLAME, BATTUTINE PREPARATE, PRONTEZZA DI RIFLESSI. UN TEMPO LEGGEVI LE GRANDI FIRME E TI RITROVAVI LE DITA SPORCHE D'INCHIOSTRO: OGGI LEGGI SCANZI ED ECCOLE SPORCHE DI FONDOTINTA. IL PIÙ GRANDE CELEBRATORE DI SE STESSO. ORA È TRA I PIÙ STRENUI DIFENSORI DELL'ATTIVITÀ DI CONTE NEL CONTRASTO AL MORBO, COME TRAVAGLIO ORDINA'' - LA REPLICA DI SCANZI: ''UNA COLATA LAVICA ROSICANTE''

 

 

 

 

 

Filippo Facci per ''Libero Quotidiano''

 

ANDREA SCANZI MODELLO

Spettabile Feltri, vorrei spiegarle perché l' articolo che Lei mi ha chiesto mi mette in una difficoltà imbarazzante. Di norma io rifiuto di scrivere articoli che contraddicano i miei principi morali (ne ho ancora qualcuno) ma non è questo il caso, a dir il vero: qui è peggio, perché Ella mi ha chiesto di scrivere nientemeno che un «ritratto» di Andrea Scanzi, personaggio che da subito avrei difficoltà a definire (giornalista? Opinionista? Egolatra?) e questo dopo che Lei, direttore, ha rifiutato di pubblicare una semplice pagina bianca come le avevo suggerito.

ANDREA SCANZI MODELLO PARTE II

 

La mia prima difficoltà è che per descrivere Scanzi sarei costretto a descrivere un' intera epoca, che è notoriamente un' epoca dove tutto (niente) è comunicazione e le parole sono un flusso inarrestabile e senza vera importanza, ogni gabbia è stata aperta in virtù della «democrazia del web» dove a destra trovi un carpentiere che ti urla «stronzo» e a sinistra trovi Scanzi che te lo urla dalla tv. Si preferisce surfare sulle superfici e non si approfondisce più nulla, se non ogni tanto, sui giornali che ormai leggono in pochi. Mi fermo qui per dire, insomma, che abbiamo i grillini al governo e abbiamo uno come Scanzi opinionista: e mi sembra tutto, perfetto, coerente.

 

ANDREA SCANZI E LUIGI DI MAIO

Il giornalista non è il mezzo, il giornalista è il fine. Non si guarda il telegiornale: si guarda Mentana. In un campo forse più vicino all' intrattenimento, si guarda Scanzi. Il quale, per come lo conobbi, non mi era neanche particolarmente antipatico. Il problema è che di recente ha detto che lui rappresenta «ciò che io avrei voluto diventare, senza riuscirci», e questo ora mi mette in difficoltà. Procedo lo stesso.

 

RIVALITÀ

La prima volta che ne sentii parlare, è perché parlò male di me in un libro che idolatrava Beppe Grillo.

andrea scanzi alessandro di battista

Poi se la prese anche con Giuseppe Cruciani, quello della Zanzara. Ho notato che Scanzi tende a prendersela con chi individua come dei concorrenti non troppo anziani e che non facciano troppo schifo alle donne. Successivamente affiancarono me e lui in qualche duellino verbale su La7, e quando una volta gli feci nettamente il mazzo ebbe l' onestà di ammetterlo: «Eri in forma, accidenti»; «sì, ma ti rendi conto che non abbiamo detto nulla? Nulla», risposi. Poteva anche capitare che vincesse lui.

 

ANDREA SCANZI

Perché era vacuità, dialettica, parolame, battutine preparate, prontezza di riflessi. In seguito ci ritrovammo sotto lo stesso tetto in un periodo in cui il giornalismo si stava trasformando, cioè eravamo organizzati da una «agente» che tentava di orientare le carriere mia, di Cruciani e di Scanzi: io mi ritirai quasi subito (per la mia ingestibile tendenza a mandare tutti affanculo) e così fece Cruciani, mentre Scanzi rimase con l' agente e con la netta proiezione verso un nulla di grande successo. Buon per lui. Così solo una cosa pare certa, oggi: io, Cruciani e Scanzi figuriamo come «giornalisti» ma facciamo tre mestieri diversi. Ebbene, Scanzi è l' unico che si preoccupa regolarmente di puntualizzare che ad avercelo più lungo è sempre lui. Non tanto rispetto a noi due: rispetto al Pianeta.

andrea scanzi

 

FONDOTINTA

 Da allora, detto senza acrimonia, Scanzi ha lasciato le briglie di ogni sua recondita insicurezza (purtroppo è roba ineliminabile: ha dato forfait anche la psicoanalisi) e così, un tempo, leggevi le grandi firme e ti ritrovavi le dita sporche d' inchiostro: oggi leggi Andrea Scanzi ed eccole sporche di fondotinta. «Siamo la generazione dell' io», ha detto una volta, ergendosi ad archetipo. «Ho un ego che fa provincia» ha rimarcato in un' altra occasione, come se ammetterlo fosse un' attenuante.

ANDREA SCANZI

 

Tutte cose che si sapevano, dopodiché si tende a pensare che naturalmente ci sarà un limite. No. Non c' è. Scanzi è il più grande celebratore di se stesso che sia capitato di vedere in ogni campo. Lui non lascia o non provoca che circolino voci su di lui. Le dice direttamente. Donne?

 

ANDREA SCANZI NEL VIDEO SU FASSINO

Lui ne ha avute di «meravigliose» (io ne ho viste solo due, serberò il mio giudizio) e per il resto si è immerso nella peggio schiuma dell' effimero: ha risposto a domande sulla sua abbronzatura, sulle lampade solari, sul fondo tinta televisivo, sul gel autoabbronzante, ha raccontato di andare dall' estetista, ovviamente i suoi gusti sessuali (cose di piedi e di sandali) e insomma una vita così, tra una bulimia mediatica e l' altra, e nuove campagne, nuove manie.

ANDREA SCANZI NEL VIDEO SU FASSINO

 

Twittò nel 2015: «Sempre più fiero di essere vegetariano, sempre più atterrito da una crudeltà così smisurata». Io però me lo ricordavo nella primavera passata da Cesarino, in centro a Perugia, a scofanarsi quintali di carne in un ristorante specializzato in carne. Poi forse aveva cambiato idea. Più di recente si è inventato la passione per la corsa (come Cruciani) ma ha fatto ridere tutti gli appassionati d' Italia pretendendo d' aver registrato sulla distanza della mezza-maratona (21km) un tempo degno del record italiano della categoria senior, suscitando l' ilarità degli addetti ai lavori. E fatto così: oltretutto ha le gambe a X.

 

Un altro esempio? Forse saprete che la stringatezza nel descriversi (tipo nei risvolti dei libri) è sinonimo di eleganza e di consapevolezza; bene, guardate che cosa scrive, tra un milione di altre cose, Scanzi di se stesso: «Mi occupo di quasi tutto...cultura e spettacoli, sport, politica, costume, sociale, enogastronomia e (ove possibile) sadomaso. Sono, tra le altre cose, sommelier degustatore ufficiale (AIS) e assaggiatore di formaggi (ONAF). Sono anche vegetariano... Sono stato tra i primi in Italia a credere nella letteratura sportiva, a raccontare il percorso politico di Beppe Grillo e a fotografare il renzismo... Sono stato il padrino della maratona di Alba».

SCANZI CRUCIANI FACCI

 

INCUBATORE

Scanzi è uno di quelli che accetta i premi giornalistici senza imbarazzi, anzi, nella sua lunghissima biografia su internet elenca anche i noti premi Galvanina, Casentino, Pigro, Lunezia e Caccuri. Scanzi non ha figli, ma in un' intervista a Vanity Fair ha offerto il fianco a una possibile resipiscenza: «Mi dispiacerebbe non continuare la stirpe Scanzi».

Troverà un' incubatrice all' altezza?

 

Descrivere tutto il resto è inventariare il suo legittimo iperattivismo.

andrea scanzi

Su wikipedia (chissà chi ha scritto le varie voci) apprendiamo che è pubblicista, ha scritto per Il mucchio selvaggio, il manifesto, Il Riformista, L' Espresso, Panorama, MicroMega, Linea Bianca, Tennis Magazine, Grazia e Donna Moderna, La Stampa, Il Fatto Quotidiano (politica, musica e sport), autore e interprete di spettacoli su Giorgio Gaber e Fabrizio De Andrè, vari eroi dello sport, trasposizioni di suoi libri (come Travaglio) e naturalmente ospite pagato per La 7 e Rai3.

 

SCIVOLONI

selvaggia lucarelli scanzi loreggian toffa ferrario

Come conduttore non ha lasciato segni indelebili (Reputescion, Futbol, The Match, Accordi&Disaccordi e altra roba che vabbeh). Il punto è che l' insulto non propriamente raffinato è la sua regola, requisito utile per piacere al ventre molle del Paese. Costantino della Gherardesca ha parlato del suo «look da vecchio discotecaro morto di figa» ma io sono stato più gentile: l' ho definito un insaziabile «grimpeur». Sta di fatto che passa giornate a contare i «like», la classifica del libretto, i seguaci, i follower e quant' altro come nessuno al mondo che non sia un bimbominchia di 12 anni.

andrea scanzi

 

Uno così non si è visto mai, sul serio. A Briatore, seguito ogni mese da 20 milioni di persone, Scanzi ha detto che «non l' ascolta nessuno». Naturalmente dice un sacco di cazzate: tra le più note c' è il video-sfogo del 25 febbraio contro i suoi colleghi che dedicavano troppo spazio al Coronavirus: «Basta», urlava avvolto in un giubbino di pelle, «lo volete capire o no che si tratta di un semplice raffreddore? Non è una malattia mortale, ma quale pandemia!». Il Fatto Quotidiano, in un articolo che annoverava chi le aveva sparate più grosse sull' innocuità del virus, si è dimenticato di citarlo.

 

Ora è tra i più strenui difensori dell' attività di Giuseppe Conte nel contrasto al morbo, come Travaglio ordina. Durante una delle ultime puntate di Accordi e disaccordi su La9 (soprannominato «Accordi senza disaccordi») il giornalista Luca Sommi intervistava il premier Giuseppe Conte. A terra - forse una trovata dell' arredatore - c' era un tappeto piallato per benino, tipo pelle di leopardo senza unghie: era Andrea Scanzi. Emilio Fede - e non stiamo scherzando - proprio ieri ha detto di aver forse individuato in Scanzi un suo erede: con idoli diversi, certo, ma stesso stile.

FILIPPO FACCI CON SIGARETTA

 

 

 

 

LA RISPOSTA DI SCANZI SU INSTAGRAM

 

Gioiamo tutti: Libero, il giornale che si prende in giro sin dal nome, mi sbatte un'altra volta in prima pagina. Troppa grazia: non son degno! A novembre a scrivere il pezzo fu renato farina, l'ex agente Betulla amico. Stavolta è toccato all'uomo che si pettina coi petardi, filippofacci: se continuano così, immagino che il prossimo articolo me lo dedicherà il mostro di Milwaukee. L'articolo, a tutta pagina, è la consueta colata lavica rosicante di facci. Viva! Per chi non lo conoscesse, cioè tutti, filippofacci è l'ex postino del latitante Craxi. La sua carriera ebbe un rigurgito di fama nella seconda metà degli Anni Zero, quando viveva in tivù nel ruolo di anti-grillino comicamente querulo al soldo di Mediaset.

 

padellaro ferrucci pietro pelu gomez travaglio scanzi

Già allora sfoggiava quel bel musino torto, montato credo da un mastro ferraio sadico, e vantava quelle graziose meches da fidanzato vagamente eunuco di Kiss Me Licia. Poi è caduto nel dimenticatoio, e oggi viene usato al massimo come controfigura di Meluzzi quando i 47 ospiti precedenti hanno detto di no. Un calvario straziante. filippofacci ha scritto un libro sulle donne, che è come se gasparri scrivesse un saggio su Einstein, registrando un record di vendite paragonabile all'unplugged di Povia a Ciggiano.

 

ANDREA SCANZI SU TWITTER

Ha partecipato a un oscuro reality sugli scalatori, che ovviamente nessuno ha visto, facendo ridere tutti gli scalatori veri. Bisognoso di visibilità come un Cruciani che non ce l'ha fatta, vive di polemiche meschine che reitera per avere tre like e quattro haters in più. Giocando poi al martire su TeleSugna. Di recente è arrivato ad attaccare (anche dopo la sua morte) perfino Nadia Toffa, che secondo lui non aveva il diritto di parlare di cancro. Più che un uomo, un caso umano allo stato brado. Grazie filippo! Con questo post ti ho reso famoso per cinque minuti: vantatene con la buonanima del tuo povero tricologo. Ti siano lievi le doppie punte!

 

filippo facci FILIPPO FACCI ALLA SCALA con l'ex sovrintendente carlo fontana e moglie filippo facci peter gomezfilippo faccifilippo facci

ANDREA SCANZI EMILIO FEDE

 

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...