adi design museum

IL FASCINO IMMORTALE DEL MADE IN ITALY - E’ STATO INAUGURATO L’ADI DESIGN MUSEUM A MILANO CHE RACCOGLIE GLI OGGETTI VINCITORI DAL 1954 A OGGI DEL “COMPASSO D'ORO”: OLTRE 350 PEZZI, PIÙ ALTRI DUEMILA FRA DOCUMENTI, FOTOGRAFIE, DISEGNI E MAQUETTE – E’ IL PRIMO MUSEO IN ITALIA SENZA BIGLIETTERIA FISICA: SI ENTRA CON UN’APP O TRAMITE IL SITO WEB...

Luigi Mascheroni per "il Giornale"

adi design museum 6

 

Oggetti belli (estetica), comodi (funzionalità), economici (produzione in serie). Si chiama design. L' Italia, capoluogo Milano, è un' eccellenza. E il Compasso d' oro - il più antico, prestigioso, italianissimo premio di disegno industriale al mondo - è un buon metro per misurarne la qualità. Esempi?

 

poltrona luisa

Quanti ne volete, uno più riconoscibile dell' altro. Sedie («Laleggera» di Riccardo Blumer, 1998), poltrone («Luisa», di Franco Albini, 1955), lampade (sono troppe per citarle), thermos portaghiaccio (quello di Bruno Munari, del '55), tende da campeggio (quella della Moretti, 1960), scolapiatti, lavabiancherie, orologi, automobili (l' Abarth Zagato 1000, del '60, qui ci sono foto e progetti, ma ci sono vere Ferrari e la Cinquecento), e poi carrelli elevatori, poster, macchine per scrivere e computer portatili (e non citeremo l' Olivetti), motorini, biciclette pieghevoli (la «Zoombike», eccola là in alto), rubinetti, chaise longue, macchine da cucire (la «BU» di Nizzoli e Necchi), servizi da tè (quello di Richard Meier) e macchinette del caffè, caschi e tute per motociclisti, tavoli, televisori (vi ricordate il meraviglioso «Doney» della Brionvega, premiato nel '62? Eccolo qui), scarponi (i «Dolomite»), lampioni, aerei da turismo (il «Falco F.8L» progettato da Stelio Frati), persino libri (i «Millelire» di Stampa Alternativa degli anni '90), le riviste dell' Editoriale Domus, barche a motori (il «Monokini» di Paszkowski nel 2016) e sistemi domotici...

 

adi design museum 1

Creatività, innovazione, genio, Made in Italy, luce zenitale, frasi-fregio dei grandi maestri, da Gio Ponti a Mendini, e oggetti iconici.

 

Benvenuti all' Adi Design Museum, il museo dell' Associazione disegno industriale inaugurato ieri a Milano, tra il Monumentale e Porta Nuova, in un ex deposito dei tram a cavallo e poi centrale dell' Enel, ristrutturato su progetto di Migliore+Servetto Architects e Italo Lupi, il primo d' Italia senza biglietteria fisica: si entra solo con un' App o passando dal sito del museo.

 

 Qui è raccolta la collezione storica del «Compasso d' oro», composta da tutti gli oggetti vincitori dal 1954 a oggi: oltre 350 pezzi, più altri duemila fra documenti, fotografie, disegni, maquette...

adi design museum 7

 

Un' immensa esposizione permanente, che spazia dai servizi di posate al progetto della metropolitana milanese di Franco Albini, e infatti, citando Ernesto Nathan Rogers, porta il titolo Il cucchiaio e la città, e tutto attorno una serie di mostre temporanee e spin off a tema, ad esempio la mostra Tessere la gioia dedicata alla designer Renata Bonfanti (1929-2018), perché anche l' arte vuole le sue quote rosa.

 

premio compasso d oro

Logo in Deco Black nei due colori nero e rosso caldo, facciata in vetrate luminosissime, una superficie di 5.100 metri quadrati su due piani, piazza Compasso d' Oro all' esterno e un grande spazio espositivo tagliato in due da un boulevard vetrato all' interno, il museo è stato inaugurato ieri dal ministro della Cultura Dario Franceschini - «È il simbolo della ripartenza non solo per Milano ma per tutto il Paese», naturalmente - e presentato dal direttore Andrea Cancellato («Cosa vogliamo fare con questo museo? Mostrare, ma anche fare ricerca») e dal curatore Beppe Finessi.

adi design museum 5

 

Conferenza stampa e preview delle grandi occasioni che ricordano la spensierata era pre-Covid, presente qualche archistar (Stefano Boeri e Michele De Lucchi) e tanti architetti normali, ringraziamenti a istituzioni pubbliche e fondazioni private in felice collaborazione, discorsi programmatici - il museo punta a un' attrattiva internazionale, vuole essere luogo di incontro per la comunità del design, ma anche per il grande pubblico... - quella strana aura di milanesità che riconoscono solo i milanesi, selfie, mascherine e bottiglie di Prosecco brandizzate «Adi». Cin cin, Auguri.

triennale milano

 

Tre sindaci (la Moratti firmò la convenzione, Pisapia fece partire i lavori, Beppe Sala ieri ha festeggiato l' inaugurazione), un investimento di sei milioni del Comune di Milano e due dell' Adi, più contributi di Ministero e Regione Lombardia, che ne è socia (ricordando la strepitosa stilizzazione grafica della Rosa Camuna), due anni di lavoro solo per l' allestimento, una sfilata lunga 70 anni di design, arte, industria, creatività e progetti, tra Storia e futuro, e un Compasso che misura il mondo. Il nostro. Eccolo.

adi design museum 3

 

Il museo è bellissimo, al netto della intuibile rivalità con la Triennale (da zero musei del design a Milano, solo qualche anno fa, adesso la città se ne ritrova due). E comunque - come ammette il direttore Andrea Cancellato, uno dei tre transfughi dalla Triennale insieme con lo stesso Beppe Finessi e Silvana Annicchiarico - «Il design è grande, c' è posto per tutti. Loro sono più celebrativi, noi saremo più pop».

 

vincitori compasso d'oro

E il percorso, infatti, lo è: lungo tutte le pareti del piano terra - il piano «meno 1» non è ancora aperto, ma sarà una vera sorpresa, promettono - sono ospitati gli spazi molto scenografici dedicati ai vincitori delle diverse edizioni del Compasso d' oro, dal 1954 a oggi, con delle nicchie di approfondimento riservate ad alcuni oggetti «speciali», che cambieranno, a rotazione.

 

adi design museum 4

Ad esempio, scegliamo a caso, per il 1967, ecco tutti i vincitori delle varie categorie (dodici-quindici ogni anno: design per l' abitare, per l' ambiente, per il lavoro, per la persona, per il sociale, tecnologia dei materiali, servizi...): c' è il telefono «Grillo» del duo Marco Zanuso e Richard Sapper, icona indiscussa del modernariato, prodotto da Siemens ed esposto anche al Moma di New York, c' è la lampada da tavolo «Eclisse» di Vico Magistretti per Artemide, c' è la lavabiancheria superautomatica Rex «Mod. P5», c' è il capanno turistico «Guscio»...

 

adi design museum 2

Oppure il 1979: ecco la poltrona-divano «Maralunga» ancora di Vico Magistretti per Cassina, la leggendaria lampada «Atollo» dell' azienda Oluce che rivoluzionò l' abat-jour, e il ventilatore da tavolo «Ariante» di Marco Zanuso per Vortice, e la caffettiera «9090» della Alessi, e la sedia «Delfina» di Enzo Mari per Driade...

 

A ogni anno, il suo gioiello. Di design, ma anche di grafica, fotografia, comunicazione... La creatività e l' ingegno italiano - che guardano al mondo, ma chissà come mai spesso partono da Milano - hanno trovato casa. E dentro, dal «Tratto pen» della Fila al digital landscape di domani, ci siamo noi.

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...