pam grier

GIÙ LE MUTANDE! - COSA VUOL DIRE SPOGLIARSI DAVANTI A UNA TROUPE MENTRE SI GIRA UN FILM? LO RACCONTA “SKIN”, IL DOCUMENTARIO DI DANNY WOLF SULLE STAR (E LE COMPARSE) SENZA VELI - PAM GRIER, PIETRA MILIARE DEL NUDO NERO NEI SETTANTA DELLA CONTROCULTURA, SI LAMENTA D' AVER FATTO “LO ZUCCHERO DI CANNA” IN “FOXY BROWN'S” (1974) DI JACK HILL: “ERAVAMO IN PIENA LIBERAZIONE SESSUALE E MI TOCCAVA LA PARTE DELL'ICONA DEL SESSO NERO...” - FOTOGALLERY PORCELLINA

Cinzia Romani per “il Giornale”

 

pam grier 4

Nuda e cruda. Di luna e d' ebano. Nera, bianca e umana. Comunque pelle. Desiderata, esposta ai quattro venti e ai mille set d' un cinema della nudità che adesso fa i conti con un evento speciale: la pandemia. E perciò si chiude al derma sventolato per cultura e per soldi ed evita i contatti intimi tra attori, grazie alla tecnologia CGI: senza veli, sì, ma da soli e davanti a un telone verde, in compagnia d' un plotone di ufficiali del Coronavirus, ingaggiati dalle produzioni quali medici di sorveglianza mentre si gira. Più importanti loro, al momento, di qualsiasi produttore aggiunto o star di fascia alta.

 

pam grier 6

Eppure, fino a ieri tutti abbiamo visto le più iconiche scene di nudo, molte delle quali sono rimaste un culto segreto, da consumarsi online nell' epoca del politicamente corretto. Così arriva a proposito, come un' eco familiare da un altro pianeta Skin: A History of Nudity in the Movies (Pelle: storia del nudo al cinema), interessante film documentario americano di Danny Wolf, con varie «teste parlanti» - dall' attore Malcolm McDowell, protagonista di Arancia meccanica, a Traci Lords, indiscussa regina del porno anni Ottanta; dal regista Peter Bogdanovich, autore di Paper Moon, ma soprattutto del dirompente (per il 1971) The Last Picture Show, alla nipotina attrice di Ernest Hemingway, Mariel -, impegnate a raccontare come hanno vissuto lo spogliarsi davanti alla troupe e che cosa volesse dire, nei non dimenticabili tempi immuni dalla censura preventiva, recitare come mamma t' ha fatto.

mariel hemingway

 

Tale docufilm, disponibile dal 18 agosto sul canale YouTube e sulle piattaforme digitali on demand, distribuito da Quiver Distribution e prodotto da Paul Fisher e da Mister Skin, aka Jim McBride, sacerdote della pelle esposta, studia i cambiamenti della morale per il tramite dei nudi cinematografici.

 

Dai tempi del muto, quando Hollywood cominciava a sembrare la Gomorra sul Pacifico, ai giorni nostri, flagellati dal virus che impone sui set i cosiddetti Intimacy Coordinators, i «coordinatori d' intimità» che stabiliscono chi può toccare chi. Passando in rassegna film celebri come Un uomo da marciapiede (1969) di John Schlesinger, con un simpatico e bravissimo John Voight, fiore nel fango di Manhattan, che faceva il texano prostituto di uomini e donne o come il più recente 50 sfumature di grigio, oggi impensabile.

 

il nudo nella storia del cinema

Questa narrazione del nudo, incentrata sulle variazioni degli stili politici, sociali e artistici attraverso l' uso della pelle esibita, si focalizza anche sulla disuguaglianza di genere. Presentando molte scene che oggi andrebbero riscritte, quando non bocciate sul nascere. Che cosa sono le scene di nudo, infatti, nell' era del #MeToo, calcolando che a mettersi comode erano soprattutto le donne? Soltanto di recente, infatti, attraverso vari film sull' omosessualità maschile, gli uomini compaiono nature.

 

«Quattro amici in cerca di sesso mi filmano nuda, a mia insaputa, e io, poi, me ne torno a casa senza che essi ne abbiano il minimo contraccolpo? Col #MeToo, sarebbero sorti problemi», dice nel documentario Shannon Elizabeth, sex-symbol di Scary Movie e di altri film sporcaccini per adolescenti, che incarnava Nadia, studentessa pronta a perdere la verginità in American Pie (1999). Ora l' attrice dal look esotico (papà siriano), ex-modella e tennista, s' interroga sugli standard in evoluzione, ma vent' anni fa il suo spogliarello la lanciò nell' impero dei sensi.

 

il nudo nella storia del cinema

Anche Mariel Hemingway, classe 1961, qui affronta la questione dei benefici apportati alla sua carriera dal nudo. Reginetta di Playboy, senza niente addosso in Star 80, la sorella minore di Margaux Hemingway ha interpretato la ragazza 17enne di Woody Allen in Manhattan, destando quindi scalpore nella serie tv USA Civil Wars, criticata anche dalla figlia Dree. «Mi dissero: Via i vestiti! e quelli della troupe videro la mia faccia diventare fucsia», narra Mariel, mentendo sul fatto che gli addetti al set la guardassero in faccia.

Ma non tutte sono state fortunate come lei e la Elizabeth.

 

pam grier 3

Pam Grier, pietra miliare del nudo nero nei Settanta della controcultura e archetipo femminile della blaxploitation, ovvero lo sfruttamento del corpo afroamericano, visto come selvaggio e appetibile, si lamenta d' aver fatto «lo zucchero di canna» in Foxy Brown' s (1974) di Jack Hill. «Eravamo in piena liberazione sessuale e mi toccava la parte dell' icona del sesso nero», spiega Pam, idolo di Quentin Tarantino che nel 1997 le ha dedicato il film Jackie Brown e musa di Spike Lee.

 

pam grier 7

Soltanto la parola blaxploitation oggi è bandita dal movimento #BlackLivesMatter, che non tollera il cinema di genere. Siamo tornati al Codice Hays, citato da Skin e che, dal 1934 al 1968, censurava quanto risultasse licenzioso? Se c' è una stella che ha capovolto ogni schema, volgendolo in suo favore, è quella di Marilyn Monroe, nuda in piscina nel film incompiuto di George Cukor Something' s Got to Give (1962).

 

Fu l' ultima pellicola in cui recitò la diva biondo platino, licenziata per assenteismo e morta nello stesso anno, in circostanze oscure. Che Marilyn fosse a suo agio senza abiti è palese: basta rivedere la nota foto di lei, con i fratelli Kennedy imbambolati e un abito in tulle e paillette, cucito addosso al suo corpo esibito senza filtri. Di sicuro, oggi lei non userebbe la mascherina, né accetterebbe la realtà virtuale degli amplessi, girati ognuno in separata sede.

pam grier

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT