“BRUNO VESPA SEMBRA UNA SPANNA SOPRA GLI ALTRI” - ALDO GRASSO, CON LA SCUSA DI RIDISCUTERE IL RUOLO DELLA RAI COME SERVIZIO PUBBLICO, FA UNA POMPA A BRU-NEO E SDERENA DOMENICO DE MASI: “BASTA RIVEDERE LA PUNTATA DI “CINQUE MINUTI”  PER APPREZZARE LA FORZA CON CUI VESPA CERCA DI RINTUZZARE IL VANILOQUIO DI DE MASI CHE SEMBRA PRONTO A SOSTENERE QUALSIASI TESI PUR DI RITAGLIARSI UN RUOLO DI INTELLETTUALE SPREGIUDICATO E VANITOSO…”

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Estratto dell'articolo di Aldo Grasso per www.corriere.it

 

domenico de masi ospite di bruno vespa a cinque minuti 3 domenico de masi ospite di bruno vespa a cinque minuti 3

[…]  forse va ridiscussa la funzione del servizio pubblico, che ormai sembra una fiammella tenuta accesa dai dirigenti, dai giornalisti e dai conduttori più anziani, come se gli ultimi arrivati non avessero più nessuna nozione del ruolo che la Rai ha svolto in passato. Azzardo: come se non sapessero più quale sia il loro compito e il loro mestiere.

Sarà per questo motivo che ora Bruno Vespa sembra una spanna sopra gli altri. 

 

ALDO GRASSO ALDO GRASSO

Giorni fa, a «Cinque minuti», era ospite il prof. Domenico De Masi. Mi sono occupato più volte di lui per manifestargli la scarsa stima che nutro sul suo pensiero e sulle sue prese di posizione, sull’essere diventato una sorta di guru dei Cinque Stelle e di Giuseppe Conte, sul suo pacifismo da salotto. Basta andare su Rai Play e rivedere la puntata (dura, appunto, cinque minuti) per apprezzare la forza con cui Vespa cerca di rintuzzare il vaniloquio di De Masi.

 

domenico de masi ospite di bruno vespa a cinque minuti 2 domenico de masi ospite di bruno vespa a cinque minuti 2

L’impressione è che a De Masi non importi nulla dei contenuti di una discussione: sembra pronto a sostenere qualsiasi tesi pur di ritagliarsi un ruolo di intellettuale spregiudicato, vanitoso. Il suo scopo principale è essere al centro dell’attenzione; non gli importa nulla sapere che in Ucraina si muore anche per un ideale. «Lei al posto di Zelensky che farebbe?», gli ha chiesto Vespa. De Masi ha risposto che avrebbe chiesto a queste persone: «Preferite stare sotto la peggiore dittatura o morire? Da morti non ci si può riscattare». Ma così muoiono le democrazie.

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