“IL FATTO CHE IL RICORDO DI STEFANO D’ORAZIO FOSSE PREVISTO ALLE 2 DI NOTTE MI SEMBRAVA GIA’ UNA MANCANZA DI RISPETTO. FORSE È STATO MEGLIO NIENTE CHE ESSERE L’ULTIMA RUOTA DEL CARRO” – L’AMAREZZA DELLA VEDOVA DEL BATTERISTA (E AUTORE) DEI POOH: "STEFANO FA PARTE DELLA STORIA DI SANREMO E IN UNA EDIZIONE COSÌ STRANA PER COLPA DELLA PANDEMIA SAREBBE STATO GIUSTO RICORDARE UN ARTISTA MORTO PER IL COVID" - IL ROMANZO POSTUMO E IL VIDEO DELLA VITTORIA A SANREMO DEI POOH CON “UOMINI SOLI”

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Michela Proietti per corriere.it

 

STEFANO D ORAZIO TIZIANA GIARDONI 4 STEFANO D ORAZIO TIZIANA GIARDONI 4

«Siamo rimaste con mia mamma davanti alla tv fino alle 2 di notte. Le dicevo: dai, resisti, che tra poco arriva Stefano». Non c’è rabbia, ma delusione nella voce di Tiziana Giardoni, la vedova dell’ex batterista dei Pooh Stefano D’Orazio, morto per Covid lo scorso novembre. Lui che di quel palco conosceva ogni segreto, avrebbe meritato un omaggio che non è mai arrivato.

 

Colpa di «sforamenti di tempi», si è giustificato Amadeus. «Ma non voglio fare polemica né con Amadeus, né con Fiorello, che sono due amici, e neppure con Riccardo Fogli, al quale non spettava farsi carico di questo momento» puntualizza Tiziana. «Solo che era tutto strano dall’inizio: avevo ricevuto la scaletta e il fatto che il ricordo di Stefano fosse previsto alle 2 di notte mi sembrava una mancanza di rispetto. Forse è stato meglio niente, che essere l’ultima ruota del carro...».

STEFANO D ORAZIO TIZIANA GIARDONI 4 STEFANO D ORAZIO TIZIANA GIARDONI 4

 

Tiziana, lei continua a tenere vivo il ricordo di Stefano grazie ai social e ora con il romanzo postumo «Tsunami».

«Lo devo a Stefano e ai suoi fan. Sul mancato ricordo a Sanremo mi hanno scritto: “Lui ha una platea molto più grande: i nostri cuori”. Mio marito teneva molto a questo libro, si stava facendo bello per l’uscita. Veniva da un periodo di alti e bassi e finalmente si stava curando con successo. Io avevo l’abitudine di fotografarlo di continuo per osservare i cambiamenti del suo viso: nelle ultime foto stava benissimo».

BATTAGLIA FACCHINETTI CANZIAN POOH BATTAGLIA FACCHINETTI CANZIAN POOH

 

Il romanzo parla di una «fuga» dalla routine. Autobiografico?

«Walter, il protagonista, scappa da un ruolo: anche Stefano era assetato di libertà. Ci siamo conosciuti nel 2007 e già diceva che aveva voglia di esplorare nuove forme di creatività. Un giorno, nel 2009, è arrivato in studio e non parlava più: era esaurito. Quel giorno i Pooh si sono sciolti».

 

Walter è un pubblicitario messo da parte dall’azienda per fare spazio ai giovani.

«Stefano diceva che il ricambio generazionale era indispensabile. Un altro elemento biografico è il gatto, suo compagno nell’isola. Stefano scriveva con accanto Prilly, il nostro gatto, di vedetta sulla scrivania».

STEFANO D ORAZIO TIZIANA GIARDONI 9 STEFANO D ORAZIO TIZIANA GIARDONI 9

 

Stefano era un formidabile conversatore. È un libro scritto di getto? 

«Aveva un block notes accanto al comodino e la notte mi svegliava di colpo: accendeva la luce e appuntava l’idea che gli era venuta. Di giorno non si alzava neppure per mangiare».

 

Cosa si aspettava da questo romanzo?

pooh pooh

«Era curioso di sapere cosa ne avrebbero scritto “quelli che ci capiscono”, come chiamava i critici. Non voleva commettere ingenuità: chiamava un nostro amico esperto di barche per usare i termini nautici giusti. Ha persino disegnato una cartina».

 

 

Come convive con la sua assenza?

«Un dolore che non supererò mai: per il “protocollo”, come tante altre persone che hanno perso gli affetti più cari, non ho potuto salutarlo. Lo stesso per mio padre, morto per il Covid 21 giorni dopo Stefano e senza mia madre, sua compagna per 60 anni. Mi hanno devastato la vita».

il matrimonio di stefano d orazio con tiziana giardoni e roby facchinetti il matrimonio di stefano d orazio con tiziana giardoni e roby facchinetti

 

Perché era doveroso ricordare Stefano al Festival?

«Perché lui fa parte della storia di Sanremo e in una edizione così strana per colpa della pandemia sarebbe stato giusto ricordare un artista morto per il Covid, come era giusta la presenza dell’infermiera Alessia Bonari».

 

Sta pensando a progetti legati a suo marito?

«Vorrei aiutare i giovani a intraprendere la carriera artistica. E poi ho nel cassetto altri progetti e libri di Stefano, la vera eredità che condividerò con i fan. Voglio che sia ricordato per l’allegria e le battute che mi mancano tanto».

i pooh a sanremo i pooh a sanremo

 

Ce ne dica una.

«Per farlo dimagrire gli compravo il pane integrale. Lui lo addentava e mi diceva. “bono ‘sto cartone”».

 

Ieri era l’8 marzo: le avrebbe dato una mimosa?

«Mi regalava fiori, ma non l’8 marzo. Aveva una ammirazione sconfinata per le donne. Diceva: “Essere donna è un mestiere che conoscono a malapena le donne”

Stefano D Orazio e Tiziana Giardoni Stefano D Orazio e Tiziana Giardoni pooh pooh pooh pooh POOH 1979 POOH 1979 POOH 7 POOH 7 REUNION DEI POOH SU RAIUNO REUNION DEI POOH SU RAIUNO POOH POOH

 

 

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