toscanini mussolini

“GLI ITALIANI MI FANNO SCHIFO” – IL GRANDE ARTURO TOSCANINI, UNO DEI POCHISSIMI ARTISTI CHE SI RIBELLO' AL FASCISMO, SUL PODIO CONTRO MUSSOLINI: ''TRA TUTTI I CONDANNATI ALL’ERGASTOLO NON C’È UN DELINQUENTE PIÙ CRIMINALE DI QUELL'IGNOBILE ANIMALE!''- QUANDO IL DUCE SCOPRÌ, DALLE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE, CHE TOSCANINI DEFINIVA “ROBA DA MEDIOEVO” LE PRIME MISURE ANTISEMITE, PASSÒ ALLA CONTROFFENSIVA. ECCO COSA FECE

Marina Valensise per il Messaggero

toscanini

 

Salisburgo, la ridente cittadina sul fiume Salzach, ai confini delle Alpi e dell' Austria, fu un' altra vittima collaterale dell' Anschluss. Il 13 marzo 1938 vide l' ingresso delle truppe tedesche in seguito alla decisione di Adolf Hilter di annettere l' Austria al Terzo Reich. Un mese dopo, il 10 aprile, seguì il referendum, il rogo dei libri sulla Residenzplatz, l' arresto di ebrei e oppositori, la distruzione della sinagoga.

 

 

L'IRRIDUCIBILE Arturo Toscanini, che all' epoca era un mito vivente, celeberrimo direttore d' orchestra e antifascista irriducibile, si rifiuterà di dirigere il festival in programma l' estate.

 

Aveva già disertato Bayreuth cinque anni prima, quando Hitler aveva conquistato la Cancelleria del Reich. E ora che si era annesso l' Austria, non poteva che disertare Salisburgo, che per anni era stata l' anti-Bayreuth. Lui stesso del resto l' aveva annunciato l' anno prima, durante la furibonda lite col direttore dei Berliner Philarmoniker Wilhelm Furtwängler, ai suoi occhi un opportunista asservito al nazismo.

 

mussolini

L'ANNUNCIO I due che pure si stimavano, invitati entrambi a Salisburgo, erano venuti ai ferri corti. E quando il tedesco gli annunciò che nel 1938 avrebbe diretto Der Freischutz di Weber, Toscanini rispose acido «Mi fa piacere, tanto più che io non ci sarò». La ragione era dirimente: «Non si può dirigere in un paese dove regna la dittatura come la Germania e in un paese libero».

 

Dunque o Bayreuth o Salisburgo. Furtwängler, che pure era un animo nobile, pronto a battersi per difendere i colleghi ebrei e le loro opere, aveva un' idea diversa: «Gli esseri umani sono liberi ovunque si suoni la musica di Beethoven e di Wagner, se non nei fatti, lo sono liberi nello spirito quando ascoltano una musica come quella, che li trasporta in territori dove la Gestapo non può nemmeno sperare di entrare».

 

toscanini

IL DISSIDIO Con l' Anschluss il dissidio divenne incomponibile. Toscanini ne fu costernato. «Da qualche tempo non vivo più. Ciò che è accaduto in queste ultime settimane mi ha fatto perdere ogni speranza nel più piccolo miglioramento dell' umanità» scrisse il 17 marzo 1938 da New York alla sua pianista del cuore, Ada Colleoni Mainardi. «Ho vergogna di appartenere al genere umano.

 

I delinquenti che governano i popoli sono al di sotto di ogni possibile bassa immaginazione. E li accomuno tutti e di tutti i paesi di tutte le opinioni di tutti i partiti di tutte le razze. Il capo del Governo italiano? Ancora al di sotto di quello che l' ho giudicato! Apri tutti gli ergastoli. non troverai un delinquente, un criminale più delinquente, più criminale di quell' ignobile animale! Povera Italia. E gli italiani? Mi fanno schifo»...

 

Fu così in partenza per la Palestina, per dirigere l' Orchestra fondata due anni prima dal violinista polacco Bronislaw Huberman, che diventerà l' Orchestra nazionale di Israele; Toscanini accettò subito l' invito del sindaco di Lucerna, il dottor Jakob Zimmerli, a dirigere in agosto un concerto a Triebschen, dove Richard Wagner aveva vissuto sei anni con la moglie Cosima Lizst, generando due capolavori, I Maestri Cantori e l' Idillio di Siegfriedo, e due figli Eva e Siegfried.

 

toscanini

IL PROGETTO E così nell' estate 1938 nacque il Festival di Lucerna, per far suonare nella libera e democratica Svizzera quegli artisti che non avrebbero voluto o potuto suonare in Germania e in Austria. Il progetto, concepito dal fondatore dell' Orchestra della Suisse, Romande Ernest Ansermet, fu realizzata grazie a Toscanini, che arrivò a Triebschen in luglio con la bella Ada Colleoni Mainardi, anche se proprio lì il loro idillio entrerà in crisi.

 

L' ANNIVERSARIO E il 25 agosto, giorno dell' anniversario di nozze di Wagner e Cosima, diresse il primo concerto nel giardino della villa di Wagner, dove era stata allestita una struttura in legno, in mancanza di una Kunsthaus realizzata solo l' anno dopo. Toscanini non si fece pagare, ma in quell' occasione i prezzi dei 12 mila biglietti vennero quadruplicati, con un incasso stratosferico.

 

IL PROGRAMMA Oltre l' Idillio di Siegfrido, composto da Wagner ed eseguito per la prima volta proprio lì, il programma comprendeva l' ouverture La scala di Seta di Rossini e la Sinfonia n. 2 in re maggiore di Beethoven.

mussolini hitler

 

Due giorni dopo, Toscanini diresse un secondo concerto nella sala grande del Palazzo dei congressi, con un altro programma (Cherubini, la Terza di Brahms, l' Italiana di Mendelssohn, e il Preludio al primo atto dei Maestri Cantori), coinvolgendo grandi star come il violinista Adolf Busch e il suo Quartetto, Bruno Walter, Pablo Casals, Alfred Cortot e suo genero Vladimir Horowitz, che aveva sposato Wanda.

Il Festival di Lucerna fu un immenso successo.

 

Dall' Italia, anche se l' ambasciatore in Svizzera non si fece vedere, si precipitarono moltissimi notabili, come Caterina Bonomi, moglie del Ministro della Cultura Popolare Dino Alfieri, la contessa Volpi di Misurata, la vedova di Marconi, l' editore Rusca della Mondadori e Leo Oschlki.

 

Il regime con le sue spie teneva tutto sotto controllo; oltre le targhe delle macchine, dovette registrare anche la presenza della Principessa di Piemonte, moglie dell' erede al trono Umberto di Savoia.

 

Anche a Lucerna, dopo il tentativo fallito a Salisburgo, Maria José cercò di salutare Toscanini dopo il concerto. Ma anche lì, nonostante le sue simpatie antifasciste, subì l' affronto del Maestro, che si rifiutò di incontrare la nuora del sovrano complice del regime, e ai suoi occhi persona non grata.

MUSSOLINI HITLER

 

LE INTERCETTAZIONI Mussolini era furente. Quando scoprì, dalle intercettazioni telefoniche, che Toscanini definiva «roba da medioevo» le prime misure antisemite adottate dal Consiglio dei ministri, passò alla controffensiva. La questura di Milano ritirò il passaporto del Maestro «per una verifica».

 

E Il regime fascista, giornale del ras di Cremona Roberto Farinacci, filonazista, pubblicò un durissimo attacco anonimo contro Toscanini, Il giudeo onorario.

arturo toscanini

 

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...