“PAOLO, DOMANI MATTINA POSSO VENIRE DA TE A FARMI UNA SEGA?” - GLI INTELLETTUALI SI INDIGNANO MA FABIO VOLO GUIDA LA CLASSIFICA DEI LIBRI PIÙ VENDUTI CON IL SUO ULTIMO ROMANZO DALL’INCIPIT PARACULO – BEPPE COTTAFAVI (CONSULENTE EDITORIALE DI MONDADORI LIBRI): "DOPO 20 ANNI DI SCRITTURA E 12 ROMANZI, A OGGI VOLO HA VENDUTO OLTRE 8 MILIONI DI COPIE SOLO IN ITALIA. SE ANDIAMO AVANTI COSÌ, SIGNORA MIA, FINIRÀ CHE PARTECIPERÀ AL PREMIO STREGA”

https://m.dagospia.com/volo-a-toccarmi-domani-mattina-posso-venire-da-te-a-farmi-una-sega-l-incipit-paraculo-di-288661

 

BEPPE COTTAFAVI per https://www.editorialedomani.it/

fabio volo

 

Fabio Volo sprinta e guida la classifica dei libri più venduti alzando la quota del mercato. Che ha cambiato forma in seguito alla pandemia. Ha una testa più piccola, e cioè vendono meno i primi titoli, i best seller, e un corpo più grande. E cioè si vende un maggiore numero di titoli intermedi. Si allarga la vendita del catalogo. Che è l’effetto di Amazon e delle altre piattaforme sul mercato.

 

L’INDIGNAZIONE

Comunque Volo parte forte, sebbene con meno copie che in passato, e fa il vuoto. Il suo libro è allegro e leggero. Ben scritto. Come ha certificato la bella recensione che ne ha fatto un critico severo come Walter Siti su Domani.

 

fabio volo cover

Era il 2001 quando in tutte le librerie italiane s’affacciava Esco a fare due passi, il suo primo romanzo. All’inizio il binomio di parole Fabio Volo – romanzo non suonava nella stessa frase: in molti pensavano che si sarebbe trattato della meteora di un imbucato nel mondo dell’editoria. Via via, il successo di un suo libro dopo l’altro innervosiva le professoresse democratiche e feriva l’orgoglio di scrittori meno vendenti. I lettori forti allargavano le braccia, sconsolati, anticipando il gesto apotropaico di Khaby Lame. 

 

ambra fabio volo per tutta la vita

Siamo in un paese di tifosi che ha fatto le squadre anche per i libri e ha stabilito che Volo non appartiene al campionato della cultura. Se andiamo avanti così, signora mia, finirà che parteciperà al premio Strega anche un romanzo di Fabio Volo.

 

Dopo vent’anni di scrittura e dodici romanzi, a oggi Volo ha venduto oltre 8 milioni di copie solo in Italia e i suoi libri sono tradotti in molti paesi del mondo. Per esempio in  Germania, paese dove nessuno sapeva chi Volo fosse, da un editore chic come Diogenes. In Una vita nuova, edito da Mondadori, ci sono amore, leggerezza, amicizia, risate, voglia di ritrovarsi e di stare bene insieme. Temi a lui cari, a cui dona nuova luce.

fabio volo

 

L’amicizia che fa questa storia è quella tra due uomini di quarant’anni dalla vita incagliata. Come tanti loro coetanei, Paolo e Andrea hanno problemi sentimentali e bisogno di leggerezza. L’occasione che li fa incontrare è un viaggio attraverso l’Italia su un’auto rossa. Non la Lancia Aurelia del Sorpasso di Dino Risi ma una spider sfigata, da poveri, la vecchia Fiat 850.

 

Con il vento tra i capelli, la mano fuori dal finestrino e la colonna sonora della loro giovinezza in sottofondo, i due ritrovano il senso dell’esistenza e scoprono come sia possibile passare dal dovere al volere, dal pensare al sentire, dal pudore alla tenerezza. Un balsamo contro la tristezza pandemica. Una volta si diceva, semplificando, Volo vende perché è un personaggio televisivo.

 

Falso. Volo era assai più forte in radio che in tv. E oggi che la televisione è un residuo del passato che interessa, per nostalgia, solo gli anziani, Volo continua a vendere i suoi romanzi.

 

fabio volo 5

Soprattutto, ha scritto Siti, «sembra “uno che fa i libri come una pianta di zucca fa le zucche”, per usare una vecchia formula di Calvino; la sua naturalezza nel narrare lo rende qualcosa di diverso dal Midcult – non fa finta di essere uno scrittore pensoso, è davvero al livello dei propri lettori; o ha un’anima arredata Ikea, o la rimozione dentro di lui è così perfetta da non lasciar trasparire cicatrici né segni di sutura».

 

L’USATO SICURO

Tra gli inseguitori: le ricette fatte in casa di Benedetta Rossi, il maialino della favola natalizia di J.K Rowling, il rosa antico del miracolo dell’amore di Sveva Casati Modignani, la felicità del lupo di Paolo Cognetti, il prete ammazzato di Cristina Cassar Scalia, il sicario letterato di Stephen King, i bastardi di Pizzofalcone di Maurizio De Giovanni.

 

fabio volo 2fabio volo 1fabio volofabio volofabio volo FABIO VOLOfabio volofabio volofabio volo 4

L’editoria già natalizia punta sui generi, l’usato sicuro: cucina, fiaba, rosa, thriller. Persino il lupo, che mancava da un secolo, sembra aver fatto ritorno. Anche lui in cerca della sua felicità.

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."