vasco rossi 5

“PREMIER, CI FACCIA SAPERE” – L’APPELLO DI VASCO A CONTE PER SAPERE QUANDO RICOMINCERANNO I CONCERTI – RINVIATI I LIVE DI EMMA E BENJI & FEDE ALL'ARENA DI VERONA. MA C'È L'IPOTESI DI STOP FINO AL 2021. MA INTANTO CI SONO TRA 300.000 E 380.000 ADDETTI DEL MONDO DELLO SPETTACOLO E DELLA CULTURA CHE IN ITALIA NON STANNO LAVORANDO…

Paolo Giordano per il Giornale

vasco

D'accordo, durante una pandemia la produzione musicale non è naturalmente una priorità pubblica. Ma il settore musicale inizia a diventarlo. Specialmente per quanto riguarda la musica dal vivo, i concerti, i tour.

 

 

Intanto bisogna precisare, a scanso di equivoci, che qui non si parla delle sorti di qualche superstar ma della sopravvivenza di decine di migliaia di lavoratori che, dal mattino alla sera, si sono ritrovati senza un lavoro e senza le prospettive di riaverlo in breve tempo. Perciò gli appelli dei grandi nomi, da Vasco Rossi a De Gregori fino a quello contestato sui social di Tiziano Ferro a Che tempo che fa, hanno soprattutto lo scopo di iniziare a trovare un equilibrio di galleggiamento in una nave che rischia di inabissarsi.

 

Vasco Rossi al tempo del coronavirus

Giorno dopo giorno vengono annullati o rinviati tour e concerti (ultimi quelli di Emma e Benji & Fede all'Arena di Verona). Altri artisti restano tra «color che son sospesi» perché al momento non si sa nulla di certo per chi, come Vasco o come Ultimo o come Max Pezzali e Cesare Cremonini, hanno concerti fissati da un anno negli stadi italiani. E così vale per le popstar straniere come Billie Eilish o Paul McCartney o gli Aerosmith o ancora i Guns 'N'Roses attesi nei prossimi mesi negli stadi o nei festival italiani. Insomma, una situazione che non si era mai vissuta prima e alla quale erano tutti comprensibilmente impreparati. Ma ora? Secondo i dati raccolti da Enpals e dalla Fondazione Symbola, in questa fase ci sono tra 300.000 e 380.000 addetti del mondo dello spettacolo e della cultura che in Italia non stanno lavorando.

 

vasco rossi

Nel 2018 il rapporto stilato dalla Siae parlava di 7.794.399 presenze nel settore, di cui 82.641 erano organizzatori di eventi. Non sono numeri da poco. E, soprattutto, aiutano a spazzare via il pregiudizio che questa crisi possa danneggiare soltanto le ricche superstar che «tanto di soldi ne hanno abbastanza». Per capirci, la Live Nation, che è il colosso multinazionale capace di gestire tour imponenti come quelli di U2 o Pearl Jam o Madonna, taglierà mezzo miliardo di dollari e l'ad della società, Michael Rapino, ha annunciato di rinunciare al suo stipendio annuo (vabbé, sono ben tre milioni di dollari, ma è comunque un segnale).

 

vasco rossi

Perciò non è un caso che uno come Vasco Rossi abbia chiesto a Giuseppe Conte quando ricominceranno i concerti. Vasco non parla certo soltanto per sé, ma parla come un artista che conosce bene quanta gente lavori in questo ambiente. «Premier ci faccia sapere», ha scritto su Instagram qualche giorno fa tra il serio e il faceto. Più serio che faceto. Di certo, se poi si leggono pareri come quello di Ezekiel «Zeke» Emanuel, bioeticista, oncologo e professore presso l'Università della Pennsylvania, è difficile mantenere l'ottimismo. In una tavola rotonda organizzata dal New York Times ha detto che «quando le persone affermano che riprogrammeranno concerti e grandi eventi per ottobre 2020, non ho assolutamente idea di come possano pensare che sia un'idea plausibile. Io ritengo che quelle saranno le ultime attività a ritornare. Realisticamente stiamo parlando dell'autunno 2021, non prima».

 

emma marrone

Una doccia fredda. Alla fine, in questa fase di incalzante disorientamento, è difficile fare una previsione. Senza dubbio, però, è difficile che la ritualità dei concerti torni come prima. La stessa indispensabile pratica di «distanziamento sociale» è una sorta di negazione della ragione sociale di evento dal vivo. Non ci sarebbero stati Woodstock o il Live Aid o le migliaia di concertoni che per mezzo secolo hanno costruito la storia della musica leggera popolare e la leggenda di tanti artisti. Qualcosa che nessuno si sarebbe immaginato fino a poche settimane fa adesso minaccia quella che sembrava una abitudine consolidata.

tiziano ferro

 

E mette in dubbio non solo gli investimenti milionari finora effettuati dai singoli artisti/promoter ma anche (soprattutto) i biglietti acquistarti dai fan. Come si sa, l'abitudine della prevendita si era spinta fino all'acquisto di tagliandi per l'ingresso a concerti fissati anche un anno dopo. Ora è scattata la delicata macchina dei rimborsi, degli spostamenti e delle ricollocazioni in un turbinio che è difficile da considerare nel complesso tanto è sfaccettato e disperso in tante realtà più o meno grandi. Comunque oggi, proprio quando di solito si lanciano i grandi eventi musicali estivi, ci si trova di fronte a una spianata di incertezza. Per carità, è un dato purtroppo comune. E non è solo un problema di «canzonette». Riguarda più che altro centinaia di migliaia di posti di lavoro

tiziano ferro da fazio 3emma marrone

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…