giancarlo giannini

“E QUANDO TI RICAPITA DI DARE 4 SCHIAFFI A MADONNA...” – GIANCARLO GIANNINI RACCONTA COME CONVINSE IL FIGLIO ADRIANO (CHE NON LO VOLEVA FARE) A INTERPRETARE IL SUO RUOLO NEL REMAKE DI “TRAVOLTI DA UN INSOLITO DESTINO” – LA STORIA DEL VERO PASQUALINO SETTEBELLEZZE, TRA SORELLE CHE SI PROSTITUIVANO E CANNIBALISMO NEL LAGER, LA STELLA ALLA WALK OF FAME  (“E’ MEGLIO DELL’OSCAR"), ANTONIONI CRIPTICO E IL SEGRETO SUL SET CHE GLI SPIEGO' BRANDO: "MAI LEGGERE UNA…" - VIDEO

Stefano Giani per “il Giornale”

 

giancarlo giannini mariangela melato

Il mestiere di una stella è brillare. E quella di Giancarlo Giannini, recente ospite al Pesaro film festival, dal firmamento cinematografico si trasferisce sulla terra, nella celeberrima e ambitissima Walk of fame di Hollywood, dove Mimì metallurgico ne avrà una a partire da dicembre, quando raggiungerà Los Angeles per il battesimo.

 

Contento?

«È una grande soddisfazione. Sarò il secondo attore italiano ad averla. Nel 1960 ne fu assegnata una postuma a Rodolfo Valentino».

 

Meglio una stella o avrebbe preferito un Oscar?

«Non ho dubbi. La stella. La vedono tutti e resta per sempre».

 

Che rapporto ha con i premi?

giancarlo e adriano giannini

«Fanno piacere ma guai a inseguirli. In Italia ho preso sei o sette David però, stranamente, a Venezia non mi hanno mai dato nemmeno un gatto nero (ride)».

 

Nessuno è profeta in patria.

«Esatto. Sa che cosa le dico... meglio così».

Eppure sfiorò una statuetta con Pasqualino settebellezze.

«Ebbe un grande successo negli Stati Uniti e Lina (Wertmüller, ndr) fu la prima regista italiana ad avere la nomination».

mariangela melato giancarlo giannini travolti da un insolito destino…

 

Purtroppo nessuno dei due portò a casa il premio.

«Gli americani sono difficili da convincere. Si aspettano sempre lo stesso stereotipo dell'italiano, mentre io ho recitato caratteri diversissimi come il siciliano o il napoletano, che in comune non hanno niente».

 

Il film è stato appena restaurato da Genoma e dal Centro sperimentale di cinematografia.

«Sono molto affezionato a Pasqualino perché è una storia vera che abbiamo scoperto quasi per caso. E io, quell'uomo, l'ho conosciuto davvero.

Poi l'ho pure interpretato».

 

Racconti.

«Stavamo girando Mimì metallurgico ferito nell'onore a Cinecittà e, negli studi, si aggirava un signore con una tanica sulle spalle che vendeva bicchieri d'acqua fresca per cinque lire».

 

E chi era...

«Non lo conoscevamo, però sapevamo che era stato in carcere e, siccome avevamo anche noi una scena in galera, gli abbiamo chiesto cosa si fa in cella. Sa com' è... non siamo pratici».

E menomale.

ADRIANO GIANNINI MADONNA

«Da lì nacque una strana amicizia».

 

In che senso, strana?

«Entrammo in confidenza, al punto che il vero Pasqualino compare in Mimì metallurgico. Lo si vede quando annuncia l'arrivo del boss mafioso interpretato da Turi Ferro. È proprio lui ad aprire lo spiraglio».

 

E il film che poi puntò l'Oscar che cosa c'entra?

GIANCARLO GIANNINI PASQUALINO SETTEBELLEZZE

«In quell'occasione cominciò a raccontare la sua storia. Disse di essere ebreo, ricordò la sua esperienza nei campi di concentramento, il suo ruolo di kapò pur di salvarsi. Il ritorno a casa dove lo credevano morto e il suo stupore nello scoprire che tutte le sorelle si prostituivano».

 

Memorie allucinanti.

«E questo è il meno... Su tanti particolari abbiamo dovuto sorvolare. Troppo ribrezzo».

 

Ad esempio?

«Episodi di cannibalismo nel lager».

 

Perché «settebellezze»?

madonna adriano giannini travolti dal destino

«Era un uomo molto brutto ma aveva successo con le donne. Piaceva. Per questo a Napoli dicevano tien e settebellezze. Il mistero del maschio che ha fascino benché esteticamente respingente».

 

Poi ha raccontato quella storia alla Wertmüller...

«Mentre Pasqualino parlava, ho registrato tutto. E l'ho fatto ascoltare a Lina. Farlo diventare un film è stato un attimo».

 

Che cos' è la gelosia, tema con cui si è misurato spesso?

madonna adriano giannini travolti dal destino

«Ricordo quando si era ragazzi... Le nottate passate davanti alla porta di casa della fidanzatina per vedere se entrava qualcuno. Un sentimento naturale e normale».

 

E al cinema?

«Mi è rimasto impresso un film in particolare. Non fu mai fatto. Si doveva intitolare Partire o morire e avrebbe dovuto girarlo Michelangelo Antonioni. Eravamo a casa mia. Continuava a camminare tra il salotto e il balcone. Nervosamente.

Allora gli chiesi se ci fossero problemi».

 

GIANCARLO GIANNINI PASQUALINO SETTEBELLEZZE

Che cosa le rispose?

«Mi disse che doveva fare un film sulla gelosia, il progetto più bello che ci fosse. Poi, all'improvviso mi domandò: Ma che cos' è la gelosia? Una malattia... Una spia... Morale, l'idea era talmente bella che non se ne fece nulla».

 

Antonioni è sempre stato criptico.

«Non mi dimenticherò mai Mastroianni che con lui girò La notte. Mi confidò che, leggendo il copione, non ci aveva capito nulla. Girando il film, nemmeno».

Quindi...

«Mi venne a trovare un giorno su un set in cui recitavo con Catherine Deneuve, con la quale all'epoca aveva una relazione, mi prese da parte e mi disse: Sono andato al cinema a vedere La notte. E neanche lì ci ho capito niente (ride)».

 

MONICA VITTI GIANCARLO GIANNINI - DRAMMA DELLA GELOSIA

Lei li leggeva i copioni?

«Fino all'ultima riga ma forse sbagliavo».

 

In che senso?

«Un giorno chiesi a Marlon Brando quale fosse il suo segreto. Mi rispose di non leggere mai la sceneggiatura».

 

Invece che cosa ha consigliato a suo figlio Adriano?

«Io sconsiglio a tutti di fare questo mestiere ma non mi ascolta mai nessuno. Con lui accadde il contrario».

 

Fu lui a sconsigliare qualcosa a lei?

«Non proprio ma quasi. Mi offrirono di fare il remake di Travolti da un insolito destino e al posto della Melato doveva esserci Madonna, perché era un remake americano».

 

E lei?

«Io non volevo, lo avevo fatto con Mariangela. Era un film difficilissimo. Madonna mi invitava a tutti i concerti per cercare di convincermi, finché si arrese. Ma riprese l'assalto con Adriano».

giancarlo giannini 35marcello mastroianni monica vitti giancarlo giannini

Lui sarà stato contento...

«Macché. Un bel giorno venne e mi disse: Travolti dal destino, io non lo faccio».

 

E lei che cosa gli ha risposto?

«Non sarai mica scemo. E quando ti ricapita di dare quattro schiaffi a Madonna...».

giancarlo giannini raoul bova palermo milano solo andata elena fiore giancarlo giannini mi mi metallurgico ferito nell'onore giancarlo giannini sono stato io LINA WERTMULLER GIANCARLO GIANNINIGIANCARLO GIANNINI MARIANGELA MELATO - MIMI' METALLURGICO FERITO NELL'ONOREgiancarlo giannini non stuzzicate la zanzara laura antonelli giancarlo giannini l’innocente giannini 25giannini wertmullergiancarlo gianninigiancarlo gianninigiancarlo giannini giancarlo gianninigiancarlo giannini pasqualino settebellezze 2giancarlo giannini giancarlo gianninigiancarlo giannini mimi metallurgicogiancarlo giannini 1ljuba rizzoli, giancarlo giannini, andrea rizzoligiancarlo giannini mariangela melatogiancarlo giannini pasqualino settebellezzegiancarlo giannini il dramma della gelosiagiancarlo giannini melatogiancarlo giannini l'innocentegiancarlo giannini 5laura antonelli giancarlo giannini l’innocente

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...