LUIGI DI GREGORIO: “NON PERCEPISCO ALCUN ‘LAUTO STIPENDIO’ PER LA MIA ATTIVITÀ NEL COSTITUENDO COMITATO ELETTORALE DELLA POLVERINI” - TONINO SI È LAUREATO LO STESSO GIORNO IN CUI UN CAMMELLO È STATO VISTO PASSARE NELLA CRUNA DI UN AGO - OBAMA: DOPO UN ANNO CROLLA IL MITO MA RIMANE IL MITOMANE!…

Condividi questo articolo


Riceviamo e pubblichiamo:

RENATA POLVERINIRENATA POLVERINI

Lettera 1
Spett.le Redazione di Dagospia, in relazione all'articolo da voi pubblicato il 19 gennaio 2010, dal titolo "Renatona Polverini, la Merkel della Ciociaria, scippa il ghost-writer ad Ale-danno", tengo a precisare che, contrariamente a quanto riportato, non percepisco alcun "lauto stipendio" per la mia attività nel costituendo comitato elettorale di Renata Polverini. Questo impegno è a titolo volontario e gratuito e sarà svolto senza alcun pregiudizio per il lavoro come dirigente del Comune di Roma, che resta, ovviamente, la mia principale attività.

Peraltro, dall'articolo si evince che il sottoscritto sia una specie di "dirigente al ghost-writing" che non esiste in alcun modo nella pianta organica del Comune di Roma. Tengo dunque a precisare che io sono dirigente di Analisi di impatto della regolamentazione, un'Unità Organizzativa che è collocata nel Dipartimento di Comunicazione istituzionale, ma che ha una mission di semplificazione amministrativa e di better regulation.

AvatarAvatar

Per cui, anche l'attività di supporto agli interventi del Sindaco costituisce un impegno volontario e gratuito motivato dal fatto che il sottoscritto ha dapprima coordinato l'elaborazione del programma elettorale, in seguito ha fatto parte dello staff della Commissione per il futuro di Roma Capitale e ad oggi fa parte della Segreteria tecnica che si occupa del Piano Strategico e di Sviluppo del Comune di Roma.

Avatar di James CameronAvatar di James Cameron

Ciò premesso risulta decisamente falsa anche l'affermazione secondo la quale il sottoscritto dedicherebbe gran parte del proprio tempo alla collaborazione con Renata Polverini. Nel complesso, dunque, devo constatare che l'articolo da voi pubblicato prospetta in modo distorto e malizioso una serie di fatti, gran parte dei quali non corrisponde a verità.
Distinti saluti,
Luigi Di Gregorio

Una scena di AvatarUna scena di Avatar

Lettera 2
Dago darling, anche il "Corriere della Sera" s'é finalmente deciso (poteva farlo ben prima, come ha fatto una signora nessuno come me via Dagospia, la prima volta molti mesi fa) a segnalare i malfunzionamenti della Stazione Centrale di Milano in via di "restyling" da qualche anno. E vah beh, si sa che in Via Solferino vanno con i piedi di piombo.
Esagerato comunque l'inviato del Corriererone: l'acqua dei lavandini dei gabinetti sarebbe troppo fredda! Ma che pretende?

Comunque, sabato scorso nella "Cronaca di Milano" del Corrierone, c'erano due articoli-interviste "on their kneels" [dei giornalisti del Corriere, le ginocchia] a Fabio Battaggia, amministratore delegato di Grandi Stazioni, e a Marco Tamino, architetto progettista del "restyling", che lamenta nel titolo "snaturato il mio progetto". Forse esagero, ma pare di capire - tutto sommato - che il cambio d'uso della benemerita Stazione sia ormai cosa fatta: prima uno Shopping Mall (od Outlet) e poi (come "byway") una stazione ferroviaria. Allegria, allegria... ci conforta bombasticamente il bel Battaggia: "Entro fine estate, quasi tutti i 108 negozi previsti saranno aperti".

antonio di pietro idvantonio di pietro idv

Intanto, i due mozziconi di scale mobili rimasti nel salone d'entrata centrale (dove un tempo c'erano le biglietterie, ora mimetizzate nel "backstage") si sono invertite (pure loro... quando si dice un paese transgender!): prima salivano ora scendono. Non é più possibile quindi la "way in" relativamente veloce ai binari soprastanti che i passeggeri più accorti si erano ritagliati, usando le due scalette e solo un "tappeto volante" volto a sinistra. Ancora non ho capito se le due benemerite scalette facilitano la "way out", ma dubito dato che i negozi ci sono e devono essere visti!

In compenso, un pietoso foglietto di ATM avverte che verso fine mese sarà ripiristinata l'unica scala mobile che serviva (fino a molti mesi fa) a uscire dal "terrain vague" del mezzanino tra la metropolitana e la stazione. Per ora bisogna farsi le ripide gradinate di duro sasso a piedi, guardandosi alle spalle e ai lati. "Inch Allah"! Izmir (Smirne) é vicina. Che Kemal Ataturk sia lodato.
Natalie Paav

ObamaObama

Lettera 3
Caro Dago, non avevo dubbi che Repubblica, quotidiano che butterebbe in politica anche la cronaca di una partita di bocce, cavalcasse la presunta censura cinese contro Avatar. Peccato che il caso praticamente non esista, come spiegato qui (http://tinyurl.com/yg875m3). Intanto, è pratica comune che i film stranieri rimangano non più di due settimane nelle (pochissime) sale cinesi. Era già capitato con Il Codice Da Vinci, notevole successo all'epoca e difficilmente etichettabile come pellicola scomoda per il governo cinese.

Dove però è evidente la confusione di chi ha scritto l'articolo per Repubblica, è sui dati cinematografici. A parte il confondere le sale Imax con le semplici sale 3-D (sono due cose decisamente diverse), è assolutamente sbagliato dire che "Da venerdì, in Cina, Avatar sparirà di fatto dalle sale dopo diciotto giorni di proiezione e nel cuore di un successo travolgente". La realtà è che dei 75 milioni di dollari ottenuti finora, 49 (ossia il 64%) sono stati realizzati proprio nelle sale 3-D. Ergo, il film continuerà a essere proposto nel suo formato più naturale e di maggiore successo e la gente continuerà a poterlo tranquillamente vedere. Insomma, scandalo inesistente (almeno rispetto alla normalità - discutibile - della distribuzione cinematografica in Cina), visto che se fosse così anche le sale 3-D avrebbero dovuto eliminare il film, ma perfetto per fare il titolone su Avatar e dimenticarsi di cose più serie...
Colinmckenzie - http://www.badtaste.it

CRAXICRAXI

Lettera 4
Caro dago, hai visto mai che veramente casino Casini e Finistrorso ci fanno contemporaneamente due cortesie: via l'appoggio al PDL e ritiro della candidature della Polveriniinini ?? Sarebbe veramente il presupposto per riprendere la regione. Fosse passato l'Angelo!!! Che botta "de culo"sarebbe.
Roberto

Lettera 5
Sono uscito dal FGSI nel 1985, in un periodo che tutti volevano entrare nel partito grande, c'era Piero Marrazzo Boselli ect ect. Ma tutti parlavano della arroganza di Bettino che urlava in via del Corso e cacciava gli usceri assunti da De Martino.

Oggi leggo cose non vere , la verità che l'unica cosa che voleva è stata la sterzata a destra, perchè le masse popolari erano con il PCI e per avere più potere ci voleva la modernizzazione e la modernizzazione era fare un prezzario delle tangenti che ogni assessore che aveva una poltrona pubblica doveva ottenere, non quella vergogna dei comunisti che avevano la questione morale di berlinguer, ne il pentimento dei cattolici, ma a testa alta io sono lo stato quindi mi devi pagare!!!!!!!!!!!!!!!! Tu che hai rubato alla classe operaia......bella modernizzazione!!! Bettino Craxi quello che ha distrutto l'ideologia socialista!!!

CraxiCraxi

Se Claudio Martelli avesse voluto, pentendosi, avremo avuto un nuovo PSI , ma anche lui ha inchinato il capo al dittatore bettino..........L ' unico rimasto a testa alta Ugo Intini, senza aver MAI usato una lira che sia una lira. Pietro Nenni il compagno Nenni si rivolta nella tomba ha creato un mostro che ha divorato tutto

Lettera 6
Caro Dago, Non si può giudicare Hitler soltanto sulla base dei suoi ultimi anni: bisogna considerare anche che ha rimesso in piedi l'economia tedesca, ridotto la microcriminalità, posto un argine al comunismo... Insomma, è stato un modernizzatore.
AV

Lettera 7
Fioccano in tv le commemorazioni di Bettino Craxi. La Giustizia Italiana pare abbia stabilito che il grande statista abbia rubato qualche miliardo allo Stato Italiano, e non solo per il partito, forse anche per sue spesucce personali. Ma che importa? Oggi uno che vince il giro d'Italia col doping, è sicuramente un grande campione, uno che bara al poker, è senz'altro un grande giocatore. Non posso far altro che rimpiangere di aver speso una vita ad insegnare ai miei figli il contrario. Pazienza. L'unico guaio ormai è che milioni di creduloni tele-lobotomizzati continuino ad abboccare. Grata per l'attenzione, porgo cordiali saluti
Laura Tòrgano

bertolasobertolaso

Lettera 8
Ieri mi sono imbattuta nella piccola posta in un'agiografia di Di Pietro ad opera del solito Franco Due. Sfugge ai più come una mente eccelsa come quella di Di Pietro possa aver memorizzato una certa quantità di libri e allo stesso tempo dimenticato totalmente la sintassi e la grammatica italiana, ma tantè, Franco Due non ci trova niente di strano. Sarebbe preferibile una maggiore onestà intellettuale e dire che chiunque alla Statale di Milano, (una delle università più rosse d'Italia) essendo politicizzato dalla parte giusta, può raccattare una laurea (l'ammissione di Franco Due ne è una conferma). Comunque lascio a lui le sue illusioni, d'altra parte ci sono migliaia di persone che affermano che Micheal Jackson non si è mai fatto una plastica. In america li chiamano Kool-aid drinkers.

GUIDO BERTOLASOGUIDO BERTOLASO

Lettera 9
Di Pietro, un molisano che è riuscito a sfruttare al meglio le "nebbie" della Val Padana...
CaCo

Lettera 10
Caro Dago, Di Pietro si è laureato lo stesso giorno in cui un cammello è stato visto passare nella cruna di un ago...
TJ

Lettera 11
Caro Dago, "i cattolici non sono un pacco di voti". No, il "pacco" è la Bonino!
F.K.

Lettera 12
Caro Dago, nel Massachusetts al "black" preferiscono il Brown.
Gaetano

Lettera 13
Obama: dopo un anno crolla il mito ma rimane il mitomane!
Lasse

brunettabrunetta

Lettera 14
Caro Dago, la miglior cosa fatta da Ted Kennedy? Morire giusto in tempo per lasciare che un repubblicano, sostituendolo al Senato, riesca ad affossare la vergognosa riforma sanitaria di Obama.
Grelim

Lettera 15
Caro Dago, diceva Abramo Lincoln: "Puoi imbrogliare tanti per poco tempo o pochi per tanto tempo. Ma non puoi imbrogliare tanti per tanto tempo!". Obama ha interpretato la frase alla perfezione.
Stef

Lettera 16
Caro Dago, Obama è uno che impara presto: dopo aver visto il terremoto di Haiti ha voluto subito organizzarne uno in Massachusetts...
Roccoman

Lettera 17
Caro Dago, Obama sconfitto e il dollaro vola!!! Alle ore 11.30 tocca quota 1,4180 contro l'euro.
P.T.

Lettera 18
Caro Dago, dopo soli 12 mesi di presidenza il Massachusetts, feudo democratico da sessant'anni, sentenzia: "Obama unfit to lead United States".
G.C.

Renato BrunettaRenato Brunetta

Lettera 20
Caro Dagospia, Polemiche internazionali infuriano sulla questione degli aiuti per la popolazione di Haiti, martirizzata e prostrata dopo il disastroso terremoto che ha distrutto l'intero Paese. La Francia ed il Brasile criticano ormai apertamente gli Stati Uniti, accusati di voler monopolizzare la macchina dei soccorsi, realizzando una specie di imperialismo della carità.

Ma adesso tutto questo sta per finire. Adesso gliela facciamo vedere noi! Dall'Italia andrà ad Haiti GUIDO BERTOLASO, il guru della Protezione Civile. Il governo italiano, con apposito comunicato trionfalistico, ha appena annunciato che si cercherà di porre fine alla confusione ad Haiti mandando il plenipotenziario nostrano.

Stanco di sfilare solo davanti alle telecamere italiane, adeguatamente munito di "poletta" di ordinanza e telefonino aziendale, Bertolaso avrà ritenuto di essere ormai pronto per lo scenario mondiale, e Berlusconi lo ha assecondato. Haitiani, gioite! Pasticcioni americani, tremate! C'è un nuovo sceriffo, in città.
Massimo Coppa Zenari
http://blog.libero.it/massimocoppa

Lettera 21
Caro Dago, il latte di vacca conferma: la bufala deve essere una "bufala", sennò che bufala è?
Mau

Lettera 22
20 novembre 2010. Per risolvere il problema dei cosiddetti bamboccioni, il ministro Brunetta propone una legge che obblighi i figli ad andar via di casa a 18 anni.

RENATA POLVERINIRENATA POLVERINI

Soluzione finale
Per legge, fuor di casa a diciott'anni,
questa è la soluzione del Brunetta
ad evitar dei bamboccioni i danni.
Di tutto ormai da questi ci si aspetta:
perciò, Brunetta, sei invitato a andare
un'altra volta in mona de to mare.
Fausto Tasso (inversi.it)

Lettera 23
Caro Dago chi fu (prima delle torri gemelle) durante una kermesse elettorale, a presentare il candidato sindaco di una grande città italiana definendolo: "Ecco a voi il nostro Osama Bin Laden"?
Elleesssecci

Lettera 24
Caro Dago, Marco Esposito (che preferivo arguto giornalista piuttosto che nel nuovo ruolo politico con Di Pietro), non ha resistito: il suo stato in facebook, ieri era "Vendola, vuole le primarie, trova il primario". Pochi hanno colto l'ironia e solo per questo il politicamente corretto è salvo. Nello scambio Nichi dovrebbe aver gradito.
enricosbandi

Lettera 25
Caro Dago, se il terremoto colpisce i poveri i ricchi li possono aiutare, ma se colpisce i ricchi cosa cacchio fanno poi i poveri?
K.K.

Lettera 26
Caro Dago, alla Fiat inizi alla catena di montaggio e Termini sul tetto...
Bob

 

Renato BrunettaRenato Brunetta

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

CRACK, ALLA FINE TUTTO CROLLERÀ (GIORGIA COMPRESA) - “MONTE DI PIETÀ”, LABIRINTICA E IMPIETOSA MOSTRA DELLO SVIZZERO CHRISTOPH BUCHEL ALLA FONDAZIONE PRADA DI VENEZIA, È UN PRECIPIZIO NELL’ABISSO DEL DENARO. LÀ DOVE COLLASSA LA NOSTRA PATOLOGICA COMPULSIONE DI ACCUMULARE TUTTO E DI PIÙ, TRA CELEBRITÀ DIVORATE DALLA POLVERE DELL OBLIO E STILISTI RIDOTTI A BARZELLETTA, LÀ, IN UN MONDO-PALUDE CHE HA SUCCHIATO TUTTO, TIZIANO E CANALETTO, “MERDA D’ARTISTA” DI MANZONI E LE TELE-VENDITE DI WANNA MARCHI, CARRI ARMATI E BORSETTE TAROCCATE PRADA, L’IMMAGINE CHIAMATA AD ACCOMPAGNARCI ALL’ULTIMA MINZIONE DELL’UMANITÀ, APPOGGIATA DAVANTI AL BAGNO, SOPRA UNA SCATOLA PRONTA PER ESSERE SPEDITA VIA, È LEI, GIORGIA DEI MIRACOLI CHE SORRIDE INCORNICIATA…

DAGOREPORT - FEDEZ E FABIO MARIA DAMATO OUT: MISSIONE COMPIUTA PER MARINA DI GUARDO! LA MAMMA DI CHIARA FERRAGNI IN QUESTI MESI HA RIPETUTO A CHIUNQUE CHE IL PANDORO-GATE E LE SUE CONSEGUENZE ERANO TUTTA COLPA DI FABIO MARIA DAMATO E DI FEDEZ. LA SIGNORA AGGIUNGEVA SOVENTE, CON IMBARAZZO DEGLI ASTANTI, CHE CHIARA AVREBBE DOVUTO SUBITO DIVORZIARE. E COSÌ SARÀ – D’ALTRONDE, CHIARA HA DATO DA VIVERE A TUTTA LA FAMIGLIA MATRIARCALE: DALL’IMPROVVISATA SCRITTRICE MARINA ALLE SORELLE INFLUENCER DI SECONDA FASCIA. DI COSA VIVREBBERO SE LA STELLA DI FAMIGLIA SMETTESSE DI BRILLARE?

DOVE ABBIAMO GIÀ VISTO LA VERSIONE SPECIALE DELLA FIAT 500 CON CUI GIORGIA MELONI È ARRIVATA SUL PRATO DI BORGO EGNAZIA? È UN MODELLO SPECIALE REALIZZATO DA LAPO ELKANN E BRANDIZZATO “GARAGE ITALIA”. LA PREMIER L’HA USATA MA HA RIMOSSO IL MARCHIO FIAT – A BORDO, INSIEME ALLA DUCETTA, L’INSEPARABILE PATRIZIA SCURTI E IL DI LEI MARITO, NONCHÉ CAPOSCORTA DELLA PREMIER – IL POST DI LAPO: “È UN PIACERE VEDERE IL NOSTRO PRIMO MINISTRO SULLA FIAT 500 SPIAGGINA GARAGE ITALIA DA ME CREATA...”

SCURTI, LA SCORTA DI GIORGIA - SEMPRE "A PROTEZIONE" DELLA MELONI, PATRIZIA SCURTI GIGANTEGGIA PERSINO AL G7 DOVE È...ADDETTA AL PENNARELLO - LA SEGRETARIA PERSONALE DELLA DUCETTA (LE DUE SI ASSOMIGLIANO SEMPRE DI PIU' NEI LINEAMENTI E NEL LOOK) ERA L’UNICA VICINA AL PALCO: AVEVA L'INGRATO COMPITO DI FAR FIRMARE A BIDEN & FRIENDS IL LOGO DEL SUMMIT - IL SOLO CHE LE HA RIVOLTO UN SALUTO, E NON L'HA SCAMBIATA PER UNA HOSTESS, È STATO QUEL GAGA'-COCCODE' DI EMMANUEL MACRON, E LEI HA RICAMBIATO GONGOLANDO – IL SELFIE DELLA DUCETTA CON I FOTOGRAFI: “VI TAGGO TUTTI E FAMO IL POST PIU'…” - VIDEO