fabrizio moro leggo davide desario salmo

MORO PER LE CORNA – PERCHÉ FABRIZIO MORO NON HA VOLUTO FARE IL NOME DI SALMO, QUANDO IL RIFERIMENTO ERA CHIARISSIMO? CI SONO STATI ALTRI CASI DI LIVE CON ASSEMBRAMENTO, MA IL CONCERTO DEL RAPPER SARDO A OLBIA ERA L’UNICO “A SORPRESA” – LA REPLICA DEL DIRETTORE DI “LEGGO”, DAVIDE DESARIO, DOPO LO SBROCCO DEL CANTANTE: “VUOLE FARE IL RIVOLUZIONARIO ALTERNATIVO MA NON NE HA IL CORAGGIO. SPARA A ZERO CONTRO TUTTO E TUTTI MA NON FA I NOMI COME IL PIÙ CLASSICO DEI QUALUNQUISTI. INVECE DI FARE IL GRADASSO SUL PROPRIO PROFILO PER PRENDERSI SOLO CUORICINI E APPLAUSI DEI SUOI FAN, AVREBBE POTUTO CONFRONTARSI CON I GIORNALISTI CHE ATTACCA…”

 

 

 

FABRIZIO MORO CONTRO LEGGO SU INSTAGRAM

 

 

DAVIDE DESARIO DIRETTORE LEGGO

 

FABRIZIO MORO IN CRISI DI NERVI: ATTACCA IL CONCERTO DI SALMO MA HA PAURA DI FARE IL NOME. E ACCUSA I GIORNALISTI CHE LO SCRIVONO

Davide Desario per www.leggo.it

 

Fabrizio Moro lancia il sasso e nasconde la mano. Vuole fare il rivoluzionario alternativo ma non ne ha il coraggio. Spara a zero contro tutto e tutti ma non fa i nomi come il più classico dei qualunquisti.

 

fabrizio moro foto di bacco

E se qualcuno, come i giornalisti di Leggo, fa due più due e fa il nome del rapper Salmo al posto suo lui si indigna, s'arrabbia "io non sto contro Salmo", scrive un lungo e facile post su Instagram (dove ha 545mila fan che possono solo applaudirlo) contro siti e giornalisti (senza fare i nomi ovviamente ma mettendo la foto di Leggo).

 

Un post per prendere le distanze, di fatto, da se stesso e spiegare un'intervista rilasciata al Fatto Quotidiano: il che vuol dire che o lui non si è spiegato bene o l'intervista è stata scritta male, ma siccome non l'ha smentita vuol dire che il giornalista ha riportato fedelmente il suo pensiero.

 

Che peccato, che delusione. Perché in fondo Fabrizio Moro è un bravo cantautore, con C maiuscola verrebbe da dire anche se lui denigra i media mettendo le virgolette alla parola "testate".

 

instagram story di salmo dopo il concerto a olbia

Ma andiamo con ordine. E spieghiamolo bene questo delirio di fine agosto di Fabrizio Mobrici (questo il suo vero nome), 46 anni, famiglia calabrese originaria di Vibo Valentia come il grande fotografo Rino Barillari, adolescenza cresciuta nella periferia di Roma e anni difficili, tra pesante abuso di droga e alcol, come lui stesso ha dichiarato in un'intervista rilasciata al settimanale Di Più.

 

Poi tanta musica, live, ben sei partecipazioni a Sanremo che però riesce a vincere nel 2018 solo con Ermal Meta. Ogni tanto anche qualche comparsata ai mega concerti di Ultimo, insomma il maestro superato dall'apprendista. E per non farsi mancare nulla, anche la regia di un film e uno show a sostegno della campagna elettorale del Movimento Cinque Stelle.

fabrizio moro

 

Dunque, sabato 28 agosto Il Fatto Quotidiano pubblica un'intervista in cui Moro dice alcune cose condivisibili. Chiede chiarezza sulle norme anti Covid. Ma soprattutto se la prende con chi se ne approfitta e non rispetta le regole imposte per i concerti ed eventi per contrastare la diffusione del coronavirus.

 

Peccato, però, che spari nel mucchio. Il giornalista lo incalza e gli chiede di fare i nomi e lui (cresciuto forse con l'equazione "fare i nomi uguale spia") risponde come il peggior politico della Prima Repubblica: "Servono? E' evidente che, se parliamo di live, alcuni performer profittino della mancanza di regole chiare da parte delle istituzioni".

 

assembramento concerto di salmo a olbia

Sì, Fabrizio Mobrici, i nomi e i cognomi servono proprio per rafforzare quella chiarezza che pretendi dalle istituzioni. I nomi e cognomi distinguono chi fa bene da chi fa male. I nomi e cognomi, e il coraggio di un carabiniere che ha fatto quelli dei suoi colleghi, hanno permesso di individuare chi ha massacrato in carcere Stefano Cucchi a cui hai dedicato una canzone.

fabrizio moro

 

Il cantautore romano, comunque, si tradisce da solo. "Vorrei vedere cose succederebbe -  dice testuale nell'intervista - se io annunciassi un concerto a sorpresa con un pubblico non distanziato né contingentato".

 

Bene, quest'estate in Italia ci sono stati problemi di assembramenti e controlli a diversi concerti. Il caso più eclatante è stato quello del live a sorpresa di Salmo a Olbia; ma poi il concerto di Gue Pequeno a Lamezia Terme; quello di Manu Chao a Cerveteri e Shiva a Riccione. E infine, il vergognoso rave nel viterbese.

 

ermal meta e fabrizio moro

Ma solo quello di Salmo era un concerto "a sorpresa", come ha sottolineato Moro. Tutti gli altri erano in cartellone, ufficialmente pubblicizzati e quello di Viterbo, non era un concerto ma un rave. Quindi quando Fabrizio Moro parla di "concerto a sorpresa" si riferisce solo e soltanto a Salmo. Punto. E va detto. Va scritto.

 

davide desario

Così quando i giornalisti di Leggo, che non sono "giornalisti amici" anche se apprezzano la sua musica, lo scrivono nero su bianco il cantautore va su tutte le furie. Attacca i giornali. Attacca i giornalisti (senza fare nomi ovviamente).

 

concerto salmo a olbia

Dice, come il peggior dei politicanti di nuova generazione, che le sue parole sono state travisate ad arte. E lo fa allegando uno screenshot del sito di Leggo (con una X rossa che ricorda anni pericolosi) che quindi ci autorizza a replicare.

 

assembramento concerto di salmo a olbia

Ma cosa sarà successo? Come mai Moro non ha il coraggio, a differenza di Fedez e di Alessandra Amoroso di criticare l'incoscienza di Salmo assumendosene le responsabilità? Forse i fan del rapper sardo lo hanno attaccato e teme di perdere notorietà e simpatia? O qualcuno gli ha fatto notare la ridicola figura di non fare i nomi in un'intervista e poi i nomi escono lo stesso? Oppure sta attraversando un brutto momento personale che gli toglie lucidità?  Poco importa.

fabrizio moro bianca guaccero

 

Importa, invece, che Fabrizio Moro artista e padre di famiglia rifletta (e speriamo comprenda) che chi pretende giustamente chiarezza come prima cosa deve essere chiaro lui. Che se lanci accuse devi fare anche nomi e cognomi altrimenti colpisci tutti indistintamente e non è giusto.

 

Che la stampa che lui denigra ("La verità viene sempre deviata per vendere solo carta stampata" canta nel suo brano La Partita, quello di "giornalisti-terroristi") è un presidio di democrazia: che tanti giornalisti, ogni giorno, tra difficoltà, paure e pressioni provano a raccontare quello che succede.

fabrizio moro e ultimo due romani da san basilio

 

E anche a fare i nomi. Su articoli importanti ma anche su quelli meno importanti come quello che lo riguardava. Che, invece di fare il gradasso sul proprio profilo per prendersi solo cuoricini e applausi dei suoi fan, avrebbe potuto confrontarsi con i giornalisti che attacca ed evitare di non rispondere al telefono e ai messaggi, negandosi anche a chi gli cura i rapporti con la stampa.

 

davide desario

Fabrizio Moro dovrebbe riflettere sul fatto che ha avuto una reazione scomposta quanto infantile contro un giornale gratuito (sia su carta che su web, altro che vendite) che come ha scritto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella "ha saputo conquistare uno spazio peculiare nel panorama della free press, favorendo un'informazione veloce e sintetica con il merito di attrarre alla lettura quotidiana nuove fasce di pubblico, specialmente tra i giovani, anche attraverso una forte sinergia con il web.

fabrizio moro

 

Un risultato importante in un momento di grande trasformazione del sistema dell'informazione editoriale, caratterizzato anche da un sensibile assottigliamento del numero complessivo dei lettori della carta stampata".

 

FABRIZIO MORO TIRA IL SASSO CONTRO SALMO E “CHI FA IL CONCERTO DI FRONTE A TREMILA PERSONE ASSEMBRATE” MA POI NASCONDE LA MANO: “FARE NOMI? NON SERVE” – “LEGGO” LO SMASCHERA NOTANDO L’INCOERENZA E IL CANTANTE E LUI SBROCCA SU INSTAGRAM: “DI QUESTI TEMPI, SPESSO IL SENSO DELLE PAROLE CHE ESPRIMI VIENE COMPLETAMENTE CAPOVOLTO E STRUMENTALIZZATO”. MA CHE C’ERA DA CAPOVOLGERE O STRUMENTALIZZARE? MA CHE È, DURIGON?

https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/pensa-prima-sparare-cazzata-ndash-fabrizio-moro-tira-sasso-281038.htm

assembramenti al concerto di salmo a olbiaERMAL META E FABRIZIO MORO ALL EUROSONG CONTESTfabrizio morosanremo bacio fabrizio moro dj jadfabrizio moro bianca guacceroermal meta fabrizio moro da fazio

Ultimi Dagoreport

biennale di venezia antonio monda pietrangelo buttafuoco alessandro giuli alfredo mantovano

DAGOREPORT - ANTONIO MONDA, IL ''BEL AMI'' PIÙ RAMPINO DEL BEL PAESE, È AGITATISSIMO: SI È APERTA LA PARTITA PER LA DIREZIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA DEL 2026 - UNA POLTRONISSIMA, CHE DOVREBBE FAR TREMARE I POLSI (È IN CONCORRENZA CON IL FESTIVAL DI CANNES), CHE DA ANNI TRAVAGLIA LA VITA E GLI INCIUCI DEL GIORNALISTA MONDA, MAGNIFICAMENTE DOTATO DI UNA CHIAPPA A SINISTRA (“REPUBBLICA” IN QUOTA ELKANN); MENTRE LA NATICA DI DESTRA, BEN SUPPORTATA DAL FRATELLO ANDREA, DIRETTORE DELL’”OSSERVATORE ROMANO”, GODE DEI BUONI RAPPORTI CON IL PIO ALFREDO MANTOVANO - ALL’ANNUNCIO FATALE DI GIULI, SU INPUT DI MANTOVANO, DI CONSEGNARE LA MOSTRA DEL 2026 NELLE MANINE FATATE DI MONDA, IL PRESIDENTE DELLA BIENNALE BUTTAFUOCO, CHE NON HA MAI STIMATO (EUFEMISMO) L’AEDO DELLA FUFFA ESOTERICA DI DESTRA, AVREBBE ASSUNTO UN’ESPRESSIONE ATTONITA, SAPENDO BENE COSA COMPORTEREBBE PER LUI UN FALLIMENTO NELLA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA, MEDIATICAMENTE PIÙ POPOLARE E INTERNAZIONALE (DELLE BIENNALI VENEZIANE SU ARCHITETTURA, TEATRO, BALLETTO, MUSICA, NON FREGA NIENTE A NESSUNO)

marina berlusconi silvio vanadia greta jasmin el moktadi in arte grelmoss - 3

DAGOREPORT - BUNGA BUNGA FOREVER! IL VERO ''EREDE ORMONALE" DI SILVIO BERLUSCONI È IL NIPOTE SILVIO, RAMPOLLO PRODOTTO DEL MATRIMONIO DI MARINA CON MAURIZIO VANADIA - SE IL CAVALIER POMPETTA PROVOCAVA INQUINAMENTO ACUSTICO E DANNI ALL'UDITO GORGHEGGIANDO CANZONI FRANCESI E NAPOLETANE, IL VENTENNE EREDE BERLUSCHINO NON E' DA MENO: E' BEN NOTO ALLE SPERICOLATE NOTTI MILANESI LA SUA AMBIZIONE DI DIVENTARE UN MITO DEL RAP, TENDENZA SFERA EBBASTA E TONY EFFE - SUBITO SPEDITO DA MAMMA MARINA A LONDRA, IL DISCOLO NON HA PERSO IL VIZIO DI FOLLEGGIARE: DA MESI FA COPPIA FISSA CON LA CURVACEA GRETA JASMIN EL MOKTADI, IN "ARTE" GRELMOS. PROFESSIONE? CANTANTE, MODELLA E INFLUENCER, NATA A NOVARA MA DI ORIGINI MAROCCHINE (COME LA RUBY DEL NONNO) - IL RAMPOLLO SU INSTAGRAM POSTA FOTO CON LE MANINE SULLE CHIAPPE DELLA RAGAZZA E VIDEO CON SOTTOFONDO DI CANZONI CON RIME TIPO: "GIRO A SANTA COME FA PIER SILVIO, MANCA UN MILIARDINO. ENTRO IN BANCA, MI FANNO L'INCHINO". MA PIER SILVIO È LO ZIO E MARINA E' FURIBONDA... - VIDEO

francesca fialdini mario orfeo

DAGOREPORT: MAI DIRE RAI! – COME MAI “REPUBBLICA” HA INGAGGIATO UNA BATTAGLIA CONTRO L’ARRIVO DI NUNZIA DE GIROLAMO AL POSTO DI FRANCESCA FIALDINI NELLA DOMENICA POMERIGGIO DI RAI1? NON È UN MISTERO CHE IL DIRETTORE, MARIO ORFEO, ANCORA MOLTO INFLUENTE A VIALE MAZZINI, STIMA MOLTO LA FIALDINI (FU LUI A FAVORIRNE L’ASCESA DA DIRETTORE GENERALE) - PER EVITARE IL SILURAMENTO DEL PROGRAMMA DELLA CONDUTTRICE, A LARGO FOCHETTI HANNO MESSO NEL MIRINO PRIMA IL TRASH-SEX SCODELLATO DA NUNZIA COL SUO "CIAO MASCHIO", E POI IL PRESIDENTE RAI AD INTERIM, IL LEGHISTA ANTONIO MARANO, PER UN PRESUNTO CONFLITTO DI INTERESSI - MA L'ORGANIGRAMMA RAI VUOLE CHE IL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL DAY-TIME, DA CUI DIPENDE IL PROGRAMMA DELLA FIALDINI, SIA ANGELO MELLONE...

elly schlein friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT - ELLY HA FINALMENTE CAPITO DA CHE PARTE STARE? – IN POCHI HANNO NOTATO UNA IMPORTANTE DICHIARAZIONE DI SCHLEIN SULL’UCRAINA: “SUL TRENO PER KIEV, CON I LEADER DI FRANCIA E GERMANIA, CI SAREI ASSOLUTAMENTE STATA” – LA SEGRETARIA CON UNA FIDANZATA E TRE PASSAPORTI E' PRONTA AD  ABBANDONARE IL PACIFISMO PIÙ OTTUSO PER ADERIRE A UNA LINEA PIÙ REALISTA E PRAGMATICA? – IN CAMPANIA ELLY È VICINA A UN ACCORDO CON DE LUCA SULLE REGIONALI (MEDIATORE IL SINDACO MANFREDI) – OTTIME NOTIZIE DAI SONDAGGI DELLE MARCHE: IL PIDDINO MATTEO RICCI È DATO AL 51%, CONTRO IL 48 DEL MELONIANO ACQUAROLI…

chiocci vespa rossi

FLASH! – IN RAI STA NASCENDO UNA COALIZIONE CONTRARIA AL DINAMISMO POLITICO DI GIANMARCO CHIOCCI, CHE PARLA SPESSO CON ARIANNA E GIORGIA MELONI, DISPENSANDO MOLTI CONSIGLI DELLA GOVERNANCE RAI – IL MOVIMENTISMO DEL DIRETTORE DEL TG1 E DI BRUNO VESPA HANNO GRANDE INFLUENZA SU PALAZZO CHIGI, E I LORO ''SUSSURRI'' FINISCONO PER RIMBALZARE SULL’AD GIAMPAOLO ROSSI, CHE SI TROVA ISOLATO DAI DUE DIOSCURI – E FAZZOLARI? PREFERISCE RESTARE IN DISPARTE E ESERCITARE LA SUA INFLUENZA SUI GIORNALISTI NON ALLINEATI AL GOVERNO MELONI...

giorgia meloni matteo piantedosi ciriani cirielli mantovano santanche lollobrigida

DAGOREPORT - PROMOSSI, BOCCIATI O RIMANDATI: GIORGIA MELONI FA IL PAGELLONE DEI MINISTRI DI FDI – BOCCIATISSIMO MANTOVANO, INADEGUATO PER GESTIRE I RAPPORTI CON IL DEEP STATE (QUIRINALE, SERVIZI, MAGISTRATURA) E DOSSIER IMMIGRAZIONE – RESPINTO URSO, TROPPO COINVOLTO DAL SUO SISTEMA DI POTERE – CADUTO IN DISGRAZIA LOLLOBRIGIDA, CHE HA PERSO NON SOLO ARIANNA MA ANCHE COLDIRETTI, CHE ORA GUARDA A FORZA ITALIA – BOLLINO NERO PER IL DUO CIRIANI-CIRIELLI - DIETRO LA LAVAGNA, LA CALDERONE COL MARITO - NON ARRIVA ALLA SUFFICIENZA IL GAGA' GIULI-VO, MINISTRO (PER MANCANZA DI PROVE) DELLA CULTURA - LA PLURINDAGATA SANTANCHÉ APPESA A LA RUSSA, L'UNICO A CUI PIEGA IL CAPINO LA STATISTA DELLA GARBATELLA – SU 11 MINISTRI, PROMOSSI SOLO IN 5: FITTO, FOTI, CROSETTO, ABODI E…