enrico vaime 2

È MORTO ENRICO VAIME - L'AUTORE RADIOFONICO E TELEVISIVO AVEVA 85 ANNI ED ERA RICOVERATO AL POLICLINICO GEMELLI. A DARE LA NOTIZIA È STATO IL VICE DIRETTORE DI RAIDUE FABIO DI IORIO: "ERA LA PERSONA PIÙ BELLA, COLTA E INTELLIGENTE DEL MONDO" - ALDO GRASSO:  "C’ERA UNA FRASE CHE AMAVA RIPETERE E CHE OGGI, TRISTEMENTE, POSSIAMO LEGGERE COME LA SUA EPIGRAFE: 'CORAGGIO, IL MEGLIO È PASSATO!'"

 

1 – MORTO ENRICO VAIME, AUTORE RADIOFONICO E TELEVISIVO: AVEVA 85 ANNI

Da www.leggo.it

 

ENRICO VAIME

È morto al Policlinico Gemelli di Roma all'età di 85 anni Enrico Vaime, considerato uno dei più grandi autori radiofonici e televisivi. A dare la notizia, attraverso un tweet, è il collega Fabio Di Iorio: «Enrico Vaime era la persona più bella, colta e intelligente del mondo. Non c’è più e siamo tutti tanto più poveri. Un abbraccio infinito a Monica e a tutta la famiglia», le sue parole affidate ai social.

 

ENRICO VAIME E TIZIANA PANELLA

«La radio, pensai, e lo penso ancora, è un medium collettivo che ha bisogno della partecipazione collaborativa del fruitore per ottenere un risultato ottimale. La radio si fa insieme, noi e voi. Noi dalla sala F di via Asiago, voi da dove vi trovate. Solo riuscendo a stare insieme, a collegarci, riusciamo a ottenere risultati ottimali. E perciò, grazie amici: contiamo su di voi». Così, due anni fa, Vaime raccontava gli inizi della sua carriera a RadioRai. 

 

Commosso il saluto di Fabio Fazio in diretta: «Enrico Vaime è stato uno dei più grandi autori di varietà, dal gusto straordinario. Abbiamo trascorso insieme giornate, anni in cui ci siamo voluti tantissimo bene.

 

Per me è complicato dire quello che vorrei dire. Ô una gigantesca perdita, personalmente, per la sua famiglia, per i suoi amici, per lo spettacolo».  «Ci lascia - ha continuanto in diretta - una lezione di gusto, di eleganza assoluta, da lui si imparava quello che si può o che non si può dire, aveva sempre una battuta illuminante», ha aggiunto Fazio. In studio anche Enrico Brignano, che ha citato l'esperienza della commedia musicale Evviva!, scritta da Vaime e Iaia Fiastri: «Lo ricordo con affetto - ha detto l'attore - e ringrazio Dio di avermi dato l'opportunità di averlo conosciuto»

 

ENRICO VAIME

Con Italo Terzoli con il quale ha costituito la ditta artistica Terzoli & Vaime - è stato uno dei più prolifici autori di teatro, di varietà radiofonico e televisivo fra gli anni sessante e settanta.

 

Vaime collaborò alla stesura di numerosi programmi di successo quali Quelli della domenica; Canzonissima; Tante scuse e Risatissima. Ha scritto anche alcune fiction (Un figlio a metà, Italian Restaurant, Mio figlio ha 70 anni e numerosi musical teatrali, soprattutto per la coppia Garinei e Giovannini (Felicibumta, Anche i bancari hanno un'anima, La vita comincia ogni mattina, Pardon Monsieur Molière, Una zingara m'ha detto, Gli attori lo fanno sempre, C'era una volta... Scugnizzi).

 

COSTANZO E ENRICO VAIME

Con Enrico Montesano fece Bravo, Beati voi e Malgrado tutto beati voi. Nel 1972 ha curato con Umberto Simonetta i testi della miniserie televisiva Il giro del mondo in 80 giorni, con i pupazzi animati di Giorgio Ferrari e la regia di Peppo Sacchi. Nel 1985 dirige la rassegna "Addio Cabaret" al Teatro Flaiano di Roma.

 

Conduttore dal 1979 del programma radiofonico Black Out, ha pubblicato numerosi libri (che gli hanno fruttato anche parecchi premi letterari) tra cui Amare significa, Tutti possono arricchire tranne i poveri, Le braghe del padrone, Perdere la testa, Non contate su di me, Era ormai domani, quasi.

 

enrico vaime 12

Negli anni 2000 ha condotto su La7 il nostalgico programma Anni Luce, che, attraverso spezzoni di film del passato e interviste ai protagonisti, analizza l'evoluzione della società italiana dal secondo dopoguerra ad oggi; sempre sulla stessa emittente, il sabato e la domenica era il conduttore del dibattito di Omnibus Weekend, il magazine di Omnibus, dove invece Vaime, dal lunedì al venerdì, conduceva una rubrica di costume.

 

Nato a Perugia il 19 gennaio 1936, Vaime, dal 1960 alla Rai dove era entrato come vincitore di concorso, ha firmato per la tv circa 200 programmi, fra cui i varietà Quelli della domenica (1968), Canzonissima '68 e '69, Fantastico '88 e, con Maurizio Costanzo, Memorie dal bianco e nero (Rai Uno); le fiction Un figlio a metà, Italian Restaurant, Mio figlio ha 70 anni. Con Costanzo la sua ultima esperienza in tv, S'è fatta notte, dal 2012 al 2016. F

 

italo terzoli enrico vaime

ra le sue commedie musicali: Felicibumta, Anche i bancari hanno un'anima,La vita comincia ogni mattina e tante altre. In radio ha collaborato a centinaia di programmi e per decenni ha condotto Black Out, su Radio2 il sabato e la domenica mattina. Ha pubblicato numerosi libri, fra cui Amare significa, Tutti possono arricchire tranne i poveri, Le braghe del padrone, Perdere la testa, Non contate su di me, Black Out, Quando la rucola non c'era, I cretini non sono quelli di una volta e Anche a costo di mentire, Gente per bene - Quasi un'autobiografia

 

2 – MORTO ENRICO VAIME, UNO DEI PIÙ GRANDI AUTORI DELLA TV E DELLA RADIO ITALIANA

ALDO GRASSO

Aldo Grasso per www.corriere.it

 

Enrico Vaime, uno dei più importanti autori televisivi e radiofonici italiani, è morto domenica 28 marzo al Policlinico Gemelli di Roma. Aveva 85 anni.

 

«Sono entrato in Rai tanti anni fa, con un concorso pubblico. Entrarono con me Liliana Cavani, Giuliana Berlinguer, Francesca Sanvitale, Carlo Fuscagni, Giovanni Mariotti, Leardo Castellani.

 

enrico vaime

A quel punto hanno capito che era rischioso e non ne hanno fatti più». È morto oggi, domenica 28 marzo, al Policlinico Gemelli di Roma, all’età di 85 anni, Enrico Vaime, considerato uno dei più grandi autori radiofonici e televisivi. A dare la notizia, attraverso un tweet, è stato il collega Fabio Di Iorio: «Enrico Vaime era la persona più bella, colta e intelligente del mondo. Non c’è più e siamo tutti tanto più poveri».

 

Vaime era uno sceneggiatore, scrittore e presentatore. Ha collaborato alla stesura di numerosi programmi di successo quali «Quelli della Domenica», «Canzonissima», «Tante scuse» e «Risatissima». In coppia con Italo Terzoli è stato l’autore di tutti i successi di Gino Bramieri, dal radiofonico «Batto quattro» al varietà «G.B: Show». Ha scritto fiction e numerosi musical teatrali, soprattutto per la coppia Garinei e Giovannini. Conduttore dal 1980 del programma radiofonico «Black Out», che ha condotto con Fabio Fazio, Simona Marchini e Pierfrancesco Poggi, ha anche pubblicato molti libri.

 

enrico vaime

In una intervista del 2012 ha dichiarato: «Ho avuto dei maestri straordinari, che non avevano nessuna intenzione di fare i maestri, ma lo sono stati, da Marchesi a Flaiano, da Zavattini a Bianciardi: uomini coi quali ho lavorato e a cui ho dato la mia stima e la mia attenzione fino alla fine. Ho raccontato mille volte di loro: girano più o meno sempre gli stessi aneddoti. Certo oggi è tutto un po’ infiacchito, si è tutto un po’ sbrindellato, questo sì. Rimpiango i grandi polemisti, i grandi satirici, gli scrittori, cioè gente che sapeva guardare le cose cogliendone il lato grottesco e rivoltando un po’ tutta la zuppa per arrivare ad una conclusione tutto considerato positiva».

 

enrico vaime 6

Parlava dei maestri ma parlava anche di sé, della sua scrittura. Il successo che gli ha dato la grande notorietà come autore è stato «Canzonissima 68» con un formidabile trio: Mina, Walter Chiari e Paolo Panelli. «Eppure — ricordava Vaime — la trasmissione partì tra mille difficoltà. Erano scappati tutti gli autori, letteralmente squagliati. E noi fummo chiamati a metter su quel baraccone di cui la Rai sembrava non potere fare a meno. Ma non ci siamo mai montati la testa. Certo prima accettavamo tutto, poi siamo diventati selettivi. Ma appena mettevamo su un po’ di boria ci pensava il destino a riportarci a terra».

 

enrico vaime neri marcore

Non si contano i programmi che ha firmato fino a pochi anni fa: ha scritto i testi per la trasmissione «La giostra», presentata da Enrica Bonaccorti, per «...E compagnia bella» (che ha anche condotto con Mara Venier) e per «Ieri oggi e... domani?». Nel 1996 ha firmato la commedia teatrale «L’uomo che inventò la televisione» interpretata da Pippo Baudo.

 

C’era una frase che amava ripetere e che oggi, tristemente, possiamo leggere come la sua epigrafe: «Coraggio, il meglio è passato! Questa è una frase da spendere con facilità anche eccessiva. È un classico, flaianeo come matrice, ed è anche vero. Il meglio è passato: forse; noi, però, speriamo sempre di no. Ora ho lo sguardo rivolto ai prossimi passi che faranno i miei figli»

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”