eliana michelazzo pamela perricciolo

LA PIETRA TOMBALE SU ELIANA MICHELAZZO: SU ''SPY'' L'INCHIESTA DEL 2015 IN CUI LA PERRICCIOLO E LA ''VITTIMA'' ELIANA VENGONO PERQUISITE DAI CARABINIERI, PER DIMOSTRARE L'INESISTENZA DI ''DENNY COPPI'', DOPO LA DENUNCIA DI UN'ALTRA DONNA POLITICA A CUI AVREBBERO SOTTRATTO 4500 EURO - MA IL METODO ''MARK CALTAGIRONE'' RISALE AL 2004, QUANDO LA PERRICCIOLO FECE INNAMORARE LA SUA PRIMA SOCIA…

 

Valerio Palmieri per ''Spy''

 

eliana michelazzo

 Il “metodo Caltagirone”, ovvero l’invenzione di un ricco spasimante da utilizzare per agganciare personaggi dello spettacolo e far credere loro di essere fidanzati o sposati, con l’aggiunta in alcuni casi di un bambino in affido o orfano, è una pratica che la società Aicos, fondata da Pamela Perricciolo, cui si è aggiunta Eliana Michelazzo, svolgeva da tempo, ben prima del caso di Pamela Prati.

 

eliana michelazzo targa sophia loren

Per l’esattezza dal 2004, quando nasce la Aicos, in Calabria, dalla Perricciolo e da una donna (non è la Michelazzo) che risulta la prima intestataria della società. Già allora, pur non esistendo ancora in Italia Facebook, a questa donna viene presentato, telefonicamente e via mail, un prestante surfista di nome Andrea Ginevra. Il ragazzo parla con accento calabrese, anche se il volto, si scoprirà anni dopo, è quello di un modello svizzero, Stephan Weiler.

 

eliana michelazzo premio anna magnani

Lo stesso, per intenderci, a cui è stata rubata l’immagine per costruire il profilo di Simone Coppi, il marito immaginario di Eliana Michelazzo. Un’altra curiosa coincidenza è che il cognome del finto surfista, Ginevra, sarebbe lo stesso delle zie della Perricciolo. La donna, vittima del raggiro, che ha scoperto l’inganno solo adesso, vanterebbe anche crediti importanti nei confronti di Donna Pamela (Perricciolo). La Michelazzo, dicevamo, entra in gioco più avanti.

 

ELIANA MICHELAZZO PAMELA PERRICCIOLO

Siamo nel 2009 quando l’ex corteggiatrice di Uomini e donne annuncia il matrimonio con il magistrato Simone Coppi, che scoprirà, a suo dire solo dieci anni più tardi, non essere mai esistito. Eppure Eliana, questa è la seconda clamorosa rivelazione di “Spy”, sapeva già almeno dal 2015 che la famiglia Coppi era un’invenzione. Lo sapeva perché lei e la Perricciolo erano state indagate per truffa, insieme con un terzo soggetto (un modello svedese, ignaro di tutto, a cui era stata sottratta l’immagine), ai danni di una parlamentare calabrese (che non è Wanda Ferro, la deputata che ha “preceduto” Pamela Prati come “vittima” di Mark Caltagirone).

 

ELIANA MICHELAZZO

Gli indagati avrebbero indotto la vittima, con l’inganno, a consegnare 4.500 euro. La Michelazzo e la Perricciolo, secondo la denuncia, avrebbero stretto amicizia con la vittima, che aveva affidato alla Aicos la realizzazione di eventi nell’ambito della sua attività politica, e le due socie avrebbero presentato alla donna il modello svedese attraverso Facebook sotto le false generalità di Denny Coppi, giovane e facoltoso imprenditore, nipote dell’avvocato Coppi.

 

eliana michelazzo pamela perricciolo

A seguito della denuncia, in cui viene chiarito che Denny Coppi non esiste, viene perquisita l’abitazione di Eliana e di Pamela e vengono sequestrati telefoni cellulari, schede telefoniche e un documento (falso) del matrimonio fra Simone Coppi e Eliana Michelazzo. In quell’occasione la Michelazzo apprende, quindi, che Denny Coppi non esiste e che il suo matrimonio si basa su documenti sospetti.

 

eliana michelazzo con tatuaggio simone coppi

La truffa, secondo la denuncia, segue un copione che oggi è noto: Denny Coppi fa credere alla vittima di essere vedovo e padre di un bambino di sette-otto anni, tale Riccardo Coppi, con il quale veniva messa in contatto sia telefonicamente sia di persona, grazie alla Perricciolo. La vittima, così recita la denuncia, sarebbe stata convinta ad avviare le procedure per l’affidamento del piccolo e a pagare 4.500 euro per la sua assicurazione scolastica.

 

eliana michelazzo e simone coppi

I soldi sarebbero stati consegnati nelle mani della Perricciolo a settembre del 2014. Confrontando le immagini del 2015 con quelle del 2019, che abbiamo visto, il piccolo Riccardo Coppi somiglia tantissimo al bambino che è stato spacciato nell’ultimo anno per Sebastian Caltagirone, figlio di Marco Caltagirone. E arriviamo al ragazzo cui è stata sottratta l’identità: si tratta di un modello svedese, sposato, bellissimo, con quattro fratelli, anche loro modelli, ignaro di tutto (nella denuncia ci sarebbe il suo nome, ma nessun recapito).

 

manuela arcuri eliana michelazzo simone coppi

Nella finzione si chiama Denny Coppi, è vedovo, ma poi si sarebbe sposato con la cognata, tale Ada Da Russell, che ha il volto di una modella romana che abita a 50 metri da casa di Eliana e Pamela (anche lei totalmente estranea ai fatti). Il volto del modello è stato utilizzato anche per creare l’identità di Lorenzo David Coppi, l’uomo che ha ingannato Sara Varone.

sara varone 9

 

Lo schema, a questo punto, è chiaro. Viene presa l’immagine di una persona reale, possibilmente straniera (nei casi appena citati uno svizzero e uno svedese), di bell’aspetto e con una famiglia numerosa dalla quale attingere altri profili da spacciare per parenti (ecco come è stato costruito il finto albero genealogico dei Coppi). A questo volto viene abbinato un profilo con un cognome importante che evochi ricchezza e benessere.

sebastian caltagirone

 

Con questa nuova identità vengono contattati personaggi famosi, che sono, appunto, le vittime del raggiro. Per intenerire le vittime e aggiungere un elemento di realtà viene tirato in ballo un bambino, Riccardo Coppi o Sebastian Caltagirone. Il bambino diventa l’arma del ricatto: in un caso ha perso la mamma, nell’altro è malato. Un altro elemento di veridicità sono i documenti falsi, come quelli sequestrati nella perquisizione dell’abitazione di Eliana e Pamela.

 

Alle vittime, infine, viene chiesto di tatuarsi l’iniziale del loro spasimante. Il segno indelebile di una crudele truffa. Ora, alla denuncia del 2015 contro Eliana e Pamela, se ne sono aggiunte altre recenti, prima fra tutte quella della mamma del bambino utilizzato a sua insaputa e a insaputa dei genitori per truffare le vittime dei raggiri. In questa storia, che dalla cronaca rosa sta passando a quella giudiziaria, è giunta l’ora di mettere i colpevoli di fronte alle proprie responsabilità.

pamela prati perricciolo eliana michelazzomarco caltagirone si fidanza e wanda ferro commenta con baci e amoremarco caltagirone si sposa e wanda ferro commenta con baci e amoreil tatuaggio della m o w sulla pagina di marco caltagironedoppio tatuaggio m e w di marco caltagironeELIANA MICHELAZZO IN CALABRIA CON IL RAGAZZO CHE LEI SPACCIAVA PER SIMONE COPPI

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."