2020quarantenagiusti0405

LA QUARANTENA DEI GIUSTI: GUIDA TV PER RECLUSI – STASERA, VI AVVERTO, NIENTE EDWIGE, MA BEN DUE POLIZIOTTESCHI VIOLENTI GIRATI DA STELVIO MASSI PER LA 'PAC': “MARK IL POLIZIOTTO”, TUTTO GIRATO A GENOVA E “LA LEGGE VIOLENTA DELLA SQUADRA ANTICRIMINE”, TUTTO GIRATO TRA BARI E TRANI, UN TARALLO MOVIE INSOMMA – 'MARK' FU L’ESORDIO AL CINEMA DA PROTAGONISTA DI FRANCO GASPARRI, IDOLO DEI FOTOROMANZI “LANCIO”, ROBA DA QUINDICI MILIONI DI COPIE – VIDEO

 

 

 

Marco Giusti per Dagospia

louis de funes

 

Che vediamo oggi? Intanto sapete che non siamo solo noi quelli chiusi in casa a vedere Monnezza, Edwige, Banfi e Totò? I francesi hanno riscoperto i film di Louis De Funès durante la quarantena e la sera si vedono solo quelli e ridono come matti. Sono più pazzi di noi…

 

mark il poliziotto

Stasera, vi avverto, niente Edwige, ma ben due poliziotteschi violenti girati da Stelvio Massi per la PAC come “Mark il poliziotto” con Franco Gasparri, Lee J. Cobb, tutto girato a Genova, Cine 34 alle 21, 10, e a seguire, stessa rete, “La legge violenta della squadra anticrimine” con John Saxon, Lee J. Cobb, tutto girato tra Bari e Trani, un tarallo movie insomma. Mark fu l’esordio al cinema da protagonista di Franco Gasparri, idolo dei fotoromanzi “Lancio”, roba da quindici milioni di copie.

la legge violenta della squadra anticrimine 4

 

“Con la PAC, la produzione, facemmo i conti”, ricordava Massi, “diciamo che al cinema non vengono quindici milioni di persone sennò fai questo film e ti sistemi per tutta la vita, nemmeno cinque, nemmeno la metà… diciamo la metà della metà… Ahò… so venuti al cinema! Il film costò 208 milioni, uscì al Metropolitan di Roma il 1° agosto 1975 e alla fine del mese aveva già incassato oltre due miliardi”. Nel film, scritto da Dardano Sacchetti, Mark vanta una certa militanza politica, ha fatto il ’68, è entrato in polizia perché quello era il primo concorso che ha trovato.

 

mark il poliziotto 2

Anche “La legge violenta della squadra anticrimine”, sempre diretto da Massi e scritto da Sacchetti, girato nel 1976 tra Bari e Trani, è un film che prende delle posizioni politiche. Si attaccano i giornalisti che speculano sulle notizie e i magistrati che bloccano il corso della giustizia, al punto che Massi ebbe delle noie. Attenti che c’è la bellezza locale, Rosanna Fratello.

 

 

silverado 2lady macbeth

Le altre scelte della serata sono l’ottimo western di Lawrence Kasdan “Silverado”, Rai Movie alle 21, 10, con cast meraviglioso, Kevin Costner, Kevin Kline, Danny Glover, Scott Glenn, ancora me li ricordo all’Excelsior di Venezia per la prima del film, un classico come “Il signore degli anelli. Le due torri” di Peter Jackson con Viggo Mortensen, Canale 5. Eviteri il giallo con Demi Moore “Il giurato” di Brian Gibson, La 7, critica ultranegativa, e punterei o su un ripasso del fantascientifico con Arnold Schwarznegger “Il sesto giorno” di Roger Spottiswood, Iris alle 21, o sull’arty “Lady Macbeth” di William Oldroyd, Cielo alle 21, 10, sorta di rilettura shakespeariana ambientate nell’Inghilterra rurale del 1865 con la fenomenale Florence Pugh, l’avete vista in “Midsommar” e “Piccole donne”, nel suo primo ruolo da protagonista a soli vent’anni.

 

il signore degli anelli. le due torri

In seconda serata si va da un esordio napoletano del 2016, “Due euro l’ora” di Andrea D’Ambrosio, Rai 5 alle 22, 15, con due ragazze che lavorano a nero in una sartoria, Chiara Baffi e la modella ucraina Aliona Osmanova, al bel thriller tutto al telefono “In linea con l’assassino” di Joel Schumacher con Colin Farrell e Kiefer Sutherland, Paramount alle 23, dove il problema della strepitosa sceneggiatura anni ’80 di Larry Cohen era di trasformare un film costruito su una cabina telefonica all’epoca dei cellulari. Beh, Cohen trova la soluzione giusta.

in linea con l’assassino 1

 

demi moore il giurato

Ci sarebbe anche un altro thriller, “Sulle tracce dell’assassino” di Roger Spottiswood, La 7 alle 23, 30, con Sidney Poitier, Tom Berenger, Kirstie Alley, che ricordo non male, mentre non mi piacque per niente “S1mOne” di Andrew Niccol, Iris alle 23, 30, con Al Pacino e la bella modella Rachel Roberts come ragazza virtuale. Per i più devoti fan del cinema di genere passa anche un lontanissimo western di Primo Zeglio, “I due violenti”, Rai Movie alle 23, 30, con lo spagnolo George Martin e il vero americano Alan Scott (aveva appena girato “Lola” di Jacques Demy!), secondo dei quattro western che Zeglio girerà per la PEA di Alberto Grimaldi, “Tutti girati in Spagna, tutti girati giù in fretta. Dovevo parlare di carogne e metterci tanti morti ammazzati”.

i due violenti

 

THE HURT LOCKER

Seguono ben tre film di guerra, dal macaroni war movie “La battaglia di El Alamein” di Giorgio Ferroni con Robert Hossein e Enrico Maria Salerno, Cine 34 alle 00, 30, al più recente “Tigerland” di Joel Schumacher con Colin Farrell allo strepitoso e ultrapolitico premiato con ben sei Oscar (avete capito bene) “The Hurt Locker” di Kathryn Bigelow con Ralph Fiennes e Guy Pearce, Rai Movie alle 1, 15. Se proprio non potete farne a meno c’è addirittura “Abuna Messias (Vendetta africana)” di Goffredo Alessandrini, premiato con la Coppa Mussolini a Venezia nel 1939, alle 2, 15 su Cine 34, con Camillo Pilotto come cardinal Massaia.

 

 

io, mammeta e tula feldmarescialla

Il pomeriggio vedo che passano dopo le 16 due vecchi film degli anni ’60, il comico-musicarello “La feldmarescialla” di Steno con Rita Pavone, Terence Hill e Francis Blanche, Cine 34 alle 16, 15, costruito a ridosso del successo del film di Louis De Funès “Tre uomini in fuga”, e il fascistello “Uomini d’amianto contro l’inferno” di Andrew McLaglen, Rete 4 alle 16, 45, dove John Wayne a 61 anni spegne i fuochi degli stabilimenti petroliferi in giro per il mondo e doma anche le rivoluzioni in corso come fosse un berretto verde. La bella Katharine Ross, che l’anno dopo girò “Butch Cassidy” non reggeva né John Wayme né il film, che definiva “La più grande schifezza che abbia mai girato”, battuta che Vera Miles corresse per se stessa come “Beh, non è la la più grande schifezza che io abbia mai girato!” Non mi ricordo neanche se l’ho visto o no. Dopo le 19 vedetevi almeno i meravigliosi titoli di testa di “Io, mammeta e tu” di Carlo Ludovico Bragaglia, Rai Movie alle 19, 35, cantanti proprio da Domenico Modugno per Via Toledo a Napoli come fosse un videoclip della sua celebre canzone.

 

commedia sexyfedora billy wilder

Nel film i protagonisti sono poi Renato Salvatori e Rossella Como, la Merlini fa la mamma, Tina Pica la nonna e Fernando Sancho copre la coproduzione spagnola. Bei tempi. Non ho visto, invece, questo “Commedia sexy” di Claudio Bigagli del 2001 che va su Cine 34 alle 19, 40. Ci sono Alessandro Benvenuti, Ricky Tognazzi, Elena Sofia Ricci e una giovanissima Micaela Ramazzotti al suo terzo film in versione sexy. Se non vi piace niente di quel che passa oggi, vi ricordo che su Mubi potete sempre vedere lo sballato ma meraviglioso “Fedora” di Billy Wilder con William Holden, Marthe Keller, José Ferrer e le musiche di Miklos Rozsa. “Non capisco perché Billy lo abbia voluto fare, visto che ha fatto già un film così”, mi disse tanti anni fa Miklos Rozsa, che non sopportava per nulla lo sceneggiatore, I.A.L. Diamond, soprattutto paragonandolo con Charles Brackett, lo sceneggiatore di “Sunset Boulevard” e di tutti i primi grandi film di Wilder.  

i due violenti 1commedia sexy 2mark il poliziotto 5la legge violenta della squadra anticrimine 1la legge violenta della squadra anticrimine 5la legge violenta della squadra anticrimine 6il signore degli anelli. le due torri 1la feldmarescialla 1i due violenti 2commedia sexyin linea con l’assassinolady macbeth 1la legge violenta della squadra anticrimine 2mark il poliziotto 1franco gasparri fotoromanzi lanciomark il poliziotto 3la legge violenta della squadra anticriminela legge violenta della squadra anticrimine 3mark il poliziotto 4

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...