L’INVERNO STA DAVVERO ARRIVANDO – MANCA POCO PIÙ DI UN MESE ALL’ULTIMA STAGIONE DE “IL TRONO DI SPADE”, IN ONDA SU SKY DAL 15 APRILE – TUTTO ESAGERATO: I COSTI (15 MILIONI DI DOLLARI A EPISODIO), GLI EFFETTI E LE RIPRESE, 55 NOTTI DI FILA SOLO PER LA BATTAGLIA FINALE TRA I VIVI E I MORTI – EMILIA CLARKE (DAENERYS TARGARYEN): “OGNI STAGIONE È PIÙ GRANDE DELLE PRECEDENTI. I PROVINI? DAVID BENIOFF MI DISSE CHE POTEVO…” – VIDEO+FOTOGALLERY NOSTALGICA: LE SCENE VIETATE AI MINORI DELLA REGINA DEI DRAGHI

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1 – IL FINALE PIÙ ATTESO

Gianmaria Tammaro per “la Stampa”

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Per girare l' ultima stagione de Il Trono di Spade (in onda su Sky Atlantic e disponibile su NowTv dal 15 aprile) ci sono voluti dieci mesi. Per la battaglia tra l' esercito dei vivi e quello dei morti, attori e troupe hanno lavorato per 55 notti di fila nell' Irlanda del Nord, tra gennaio e febbraio, con temperature sotto lo zero. «Ma ne è valsa la pena», ha detto Kit Harington, che nella serie interpreta Jon Snow.

 

In un solo giorno, il trailer dell' ottava stagione è stato visto 81 milioni di volte. Questa non è solo la fine di una delle serie tv più amate di sempre. Ma è anche l' inizio di una nuova era: quella della televisione che si fa grande, che si fa ricca, che spende milioni di dollari e che non si pone nessun limite.

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Nel corso delle precedenti stagioni, Il Trono di Spade ha cambiato location, aggiunto e perso attori, girato mezzo mondo e diventato un vero fenomeno. È un fantasy, «ma - dice John Bradley, che nella serie interpreta Samwell Tarly - non è rivolta solo agli appassionati del fantasy. Ha sdoganato il genere, e si è rivolta a tutti».

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«È stata un' esperienza straordinaria, e profondamente emozionante», confessa Emilia Clarke, che nel Trono di Spade presta volto e voce a Daenerys Targaryen. «Quando ho letto per la prima volta il copione, sono uscita di casa e ho vagato per tre ore senza meta: mi ci è voluto tanto per digerire il finale».

 

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Ovviamente non si può parlare di quello che succederà. Quando incontriamo il cast a Londra questa è l' unica regola: si può parlare di tutto, tranne che dell' ultima stagione del Trono di Spade.

La produzione ha raggiunto livelli di segretezza inimmaginabili. Anche sul set, per le riprese dell' ultimo episodio, erano ammessi solo tecnici e operatori con un badge speciale.

 

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Nessun' altro. «Vogliamo che la gente ami questa stagione», hanno dichiarato a Entertainment Weekly i due showrunner, David Benioff e Dan Weiss. «Ci siamo impegnati al massimo».

«Buono e cattivo, ne Il Trono di Spade , sono solo etichette.

 

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Dipendono dal punto di vista di chi guarda, ma non esistono cose del genere, non così nette», spiega Nikolaj Coster-Waldau, che interpreta Jaime Lannister. Al suo fianco c' è Jerome Flynn: il suo personaggio, Bronn, è un mercenario che lavora per i Lannister. «Questi che vedrete sono solo sei episodi, ma sono sei episodi straordinari». Qualcuno dice che la battaglia finale sia ai livelli di quella de Il Signore degli Anelli e Le Due Torri . Qualcuno che sia addirittura migliore.

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«Il successo di questa serie - sottolinea Bradley - viene dal suo essere totalmente nuova: tutti, guardandola, possono immedesimarsi. Parla dell' umano, e il mio personaggio, Sam, ci ricorda costantemente quanta paura abbiamo». La rivoluzione del Trono di Spade è cominciata con la prima stagione, quando il personaggio interpretato dall' attore più famoso a livello internazionale, il Ned Stark di Sean Bean, è stato ucciso. «Ci ha dato credibilità - continua Bradley -. E da allora l' asticella è stata continuamente alzata». Prima sono arrivati gli eserciti dei dothraki, i barbari dell' Est, poi i draghi.

 

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Quindi è toccato agli Estranei, gli esseri glaciali che minacciano i sette Regni e che in questa stagione si preparano a marciare verso Sud. Ognuno dei personaggi, a modo suo, racconta una storia. Quella di Daenerys, dice la Clarke, «è la storia di una ragazza che è stata venduta, schiavizzata, che ha subito violenza e che, lentamente, ha trovato fiducia in sé stessa. È passata dall' essere guidata al guidare le persone».

 

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Il Trono di Spade non è altro che la rappresentazione - in costume e in un mondo dove la magia esiste e ha una sua coerenza - del potere e di quello che le persone sono disposte a fare per ottenerlo: uccidere, tradire, mentire. Alla fine rimane la consapevolezza che da soli si è vulnerabili e che insieme, invece, si può riuscire nelle imprese più incredibili.

 

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Una lezione che non vale solo per lo show ma anche per chi ci ha lavorato: Il Trono di Spade è, a oggi, la serie più ambiziosa e più costosa (15 milioni di dollari per episodio, secondo Variety ) del piccolo schermo.

 

2 – AL LAVORO PER DIECI ANNI MOLTO DI PIÙ DI TANTI AMORI"

Gianmaria Tammaro per “la Stampa”

 

1. Ricorda il suo provino per «Il trono di Spade»?

«Ne ho fatti due: uno a Londra e un altro con David Benioff e Dan Weiss, i creatori della serie. All' epoca per me si trattava solo di un lavoro, ero appena uscita dall' Accademia d' arte drammatica. Ricordo che quando ho incontrato David e Dan ero su di giri. Mi avevano avvisato che mi avrebbero fatto delle domande, ma io, non contenta, ho chiesto se ci fosse altro che potessi fare. David Benioff, scherzando, mi disse che potevo ballare. E io, ovviamente, ballai».

 

2. Come e quanto è cambiata la serie negli anni?

KIT HARINGTON E EMILIA CLARKE KIT HARINGTON E EMILIA CLARKE

«Ogni stagione è più grande delle precedenti. Sia dal punto di vista della produzione sia per le interpretazioni: Il Trono di Spade ci ha chiesto sempre di più, puntata dopo puntata. E questa stagione non fa eccezione. Più tempo, più energia, più lavoro. Ma per essere chiari: non tutti gli episodi saranno lunghi come dei film; alcuni dureranno un' ora, alcuni di più. Sono ancora in montaggio».

 

3. Dopo aver letto il copione dell' ultima puntata che cosa ha provato?

«Abbiamo lavorato per più di dieci anni a questa serie... che è molto di più di quanto durino tantissime relazioni. Quando mi guardo indietro, c' è una parte di me che pensa che abbiamo trovato il momento migliore per finire Il Trono di Spade . Ma c' è anche un' altra parte che è incredibilmente grata per quest' esperienza».

 

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4. Nel Trono di Spade ci sono tanti personaggi femminili importanti. Qualcosa, anche in tv, sta cambiando.

«Stiamo vivendo un momento straordinario. Finalmente c' è interesse per storie con personaggi femminili, che vengono raccontate, girate e scritte da donne. Ora c' è più considerazione: non importa solo il genere. Ti senti la benvenuta, sei ascoltata. Prima facevano di tutto per tenerci separate: le une contro le altre».

 

5. Dopo questa serie che cosa l' aspetta?

emilia clarke vintage allo specchio emilia clarke vintage allo specchio

«Ho appena finito di girare una commedia, Last Christmas , è scritta da Emma Thompson. E sto lavorando a diversi altri progetti, in cui sono direttamente coinvolta come produttrice».

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