marinella soldi - roberto sergio

SCAZZE-RAI ALTA TENSIONE TRA ROBERTO SERGIO E MARINELLA SOLDI: LA PRESIDENTE HA CRITICATO L'AD PER LA MANCATA COPERTURA DELLE ELEZIONI FRANCESI E LUI HA RISPOSTO PICCATO, ACCUSANDOLA DI “DANNO REPUTAZIONALE” - SERGIO SI E' ARRAMPICATO SUGLI SPECCHI PER GIUSTIFICARE IL “BUCO” DELLA TV PUBBLICA SULLA FRANCIA: HA DETTO CHE IL TEMPO DEDICATO AL VOTO TRANSALPINO È STATO SUFFICIENTE, EVITANDO RIFERIMENTI AL FESTIVAL DI POMEZIA, A CUI IL DIRETTORE DI RAINEWS24, PAOLO PETRECCA, HA DEDICATO SPAZIO (CI SI ESIBIVA LA COMPAGNA, ALMA MANERA)

1 - RAI, L’AD ATTACCA LA PRESIDENTE: UN DANNO LE SUE CRITICHE

Estratto dell’articolo di Antonella Baccaro per il “Corriere della Sera”

 

MARINELLA SOLDI - ROBERTO SERGIO

Respinge totalmente le accuse di aver «bucato» le elezioni francesi in Rai, la relazione dell’amministratore delegato, Roberto Sergio, che sarà recapitata martedì alla presidente della commissione di Vigilanza, Barbara Floridia. Nelle due pagine che sono state messe a punto ieri, in collaborazione col direttore generale Giampaolo Rossi, si legge, tra l’altro, che in particolare RaiNews24 ha dedicato al voto, con lo speciale «Francia al bivio», tra le 18 della domenica e le 6 del lunedì successivo, il 44,6% del proprio tempo, cioè 321 minuti: cinque ore e mezza. Sergio rimarca che anche Tg1 e Tg2 hanno dedicato aperture e spazio nelle edizioni serali.

Mentre il Tg3 ha realizzato uno speciale con il 7,1% di share dopo le 23

 

[…]

paolo petrecca foto di bacco

La difesa prosegue citando la copertura delle precedenti elezioni francesi, cui la Rai non dedicò alcun evento ma solo una finestra su RaiNews24 nello speciale sull’Ucraina. Infine l’ad riferisce che le altre emittenti pubbliche europee non hanno offerto speciali sulla Francia sui canali generalisti ma solo servizi nei Tg.

Nessun passaggio della breve relazione riguarda gli inserimenti nel notiziario di RaiNews24 delle dirette dal Festival di Pomezia.

ROBERTO SERGIO - MARINELLA SOLDI

 

Tranne la premessa della relazione, dove si afferma che «resta ferma e impregiudicata l’autonomia decisionale e la responsabilità editoriale dei direttori di testata». Insomma la colpa sarebbe del direttore Paolo Petrecca, alla cui vicedirettrice l’ad ha confermato la fiducia.

 

Una missiva contenente le stesse informazioni, ma dal piglio molto meno istituzionale, Sergio l’ha inviata alla presidente Marinella Soldi, che aveva criticato il «buco» della diretta. A lei l’ad contesta di aver emesso un giudizio basato sulle affermazioni di «alcune testate nazionali concorrenti» prima di ricevere spiegazioni dirette, arrecando «danno reputazionale» all’azienda.

marinella soldi

 

Un fatto che spiega il clima che si respira oggi in Rai, con un cda scaduto da un mese e mezzo e ancora non rinnovato. […] Sergio si considera sempre in pista per la direzione generale, Giampaolo Rossi resta il candidato favorito per l’ad. Tra loro i rapporti oggi sono formali: ciascuno dei due sa che il proprio destino sarà determinato da bilanciamenti e compromessi su cui non possono più incidere.

 

2 - RAI SERGIO SI AUTOASSOLVE “LE ELEZIONI FRANCESI SEGUITE NEL MODO GIUSTO”

Estratto dell’articolo di Giovanna Vitale per “la Repubblica”

 

Altro che «buco informativo » […] Secondo l’ad Roberto Sergio domenica sera la Tv di Stato ha fatto tutto come doveva: semmai — è il messaggio implicito — hanno esagerato Mediaset e La7 a trasmettere, domenica in prima serata, talk e maratone sull’esito di un voto

roberto sergio meloni

[…]

 

Per l’ad […] pochi minuti di notiziario (la cui durata complessiva quasi mai supera la mezz’ora) sono più che sufficienti per approfondire un evento cruciale per gli equilibri europei, oltre che transalpini.

 

Nella prima serata di domenica, la tesi di Viale Mazzini, è stato dunque giusto trasmettere repliche di programmi, film e show musicali, dal momento che il flusso informativo «è stato garantito da giornali radio, televideo, portale Rainews.it e dall’ampia e tempestiva copertura di Rainews», share medio, è bene ricordarlo, dello 0,5%, che «ha seguito le elezioni con uno speciale intitolato Francia al bivio a partire dalle 19.55, non solo dando dei risultati in diretta ma anche collegandosi con i corrispondenti Rai e con prestigiosi opinionisti francesi e italiani».

paolo petrecca

 

Ovviamente Sergio si guarda bene dal dire che quella finestra è stata interrotta, dopo appena un’ora, per parlare d’altro. Né spiega come mai il Tg delle 22, dopo il doveroso sommario d’apertura sul voto, ha esordito con un lungo collegamento da Pomezia (8 minuti, un’enormità) dove i meloniani avevano organizzato il Festival delle Città identitarie: in platea il direttore del canale all news, Paolo Petrecca, fra gli ospiti sul palco la cantante Alma Manera, sua compagna di vita. A questo, che tutto è fuorché un dettaglio, l’ad non fa neppure un cenno. Ma insiste con la polemica. «Contrariamente a quanto riportato sulla stampa, tra le 22 e le 22.45 il 40% del tempo notizia è stato dedicato alle elezioni francesi. Pari complessivamente a 321 minuti».

 

marinella soldi roberto sergio giampaolo rossi

Conclusione? Va tutto bene madama la marchesa. La Rai ha «coperto l’appuntamento in modo ampio ed esaustivo, anche il giorno successivo». Tanto più che anche nelle «precedenti legislative francesi del 2022, seppure in un contesto differente », non si mandò in onda «alcuno speciale sui canali generalisti». […]

Paolo Petrecca Alma Maneraroberto sergio 3roberto sergio 2roberto sergio 1paolo petreccapaolo petreccapaolo petreccaroberto sergio 4

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…