fase 2

DAL 18 MAGGIO RIAPRONO I NEGOZI AL DETTAGLIO E I CENTRI COMMERCIALI, I BAR, I RISTORANTI, I PARRUCCHIERI, I BARBIERI, GLI ESTETISTI E ANCHE I MERCATI NON ALIMENTARI. SI POTRÀ TORNARE NEI MUSEI, NELLE BIBLIOTECHE, VISITARE LE GALLERIE D' ARTE E I SITI ARCHEOLOGICI. E IN MOLTI CASI LA MISURA DA RISPETTARE SALIRÀ A 2 METRI...

Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

i parrucchieri si preparano alla fase 2 44

L' Italia fa ancora un passo fuori dall' emergenza e prova a riprendersi un altro pezzo di normalità. Salvo rinvii, stasera il presidente Giuseppe Conte parlerà al Paese in vista del nuovo provvedimento sulla fase 2 che allenta le misure restrittive e firmerà un altro decreto della presidenza del Consiglio (Dpcm), accompagnato però da un decreto legge di un solo articolo che serve a restituire alle Regioni i poteri per riaprire le attività dopo il lockdown: a patto che i dati siano in linea con il monitoraggio del ministero della Salute.

 

i parrucchieri si preparano alla fase 2 47

Da lunedì 18 maggio, data da ricordare, riaprono i negozi al dettaglio e i centri commerciali, alzano le saracinesche i bar, i ristoranti, i parrucchieri, i barbieri, gli estetisti e anche i mercati non alimentari. Si potrà tornare nei musei, nelle biblioteche, visitare le gallerie d' arte e i siti archeologici. E in molti casi la misura da rispettare salirà a 2 metri. Lo prevedono le linee guida che saranno comunque aggiornate ogni 15 giorni seguendo la curva del contagio.

 

Oggi alle 12 Conte illustrerà il decreto riaperture in consiglio dei ministri, poi farà il punto sui protocolli con i presidenti delle Regioni e i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza. Sul tavolo ci saranno le tabelle e i grafici del monitoraggio del rischio Sars-Cov-2, realizzato regione per regione secondo i 21 punti previsti dal decreto del ministro della Salute.

 

i parrucchieri si preparano alla fase 2 33

Ma nonostante l' importanza di queste informazioni, non tutti i governatori hanno fatto bene i compiti a casa. Ieri pomeriggio la Calabria, ad esempio, non aveva ancora inviato i dati, tanto che i ministri Boccia e Speranza hanno scritto ai governatori per segnalare la «criticità nella disponibilità dei dati» e sollecitarne l' invio: «Caro presidente, la completezza e la correttezza dei dati da acquisire costituiscono il presupposto indispensabile per la tenuta del sistema di valutazione del rischio».

 

Per determinarne il livello bisogna incrociare l' eventuale trasmissione «non controllata non ingestibile di Sars-Cov-2» con gli indici di tenuta del servizio ospedaliero locale. «La acquisizione tempestiva dei dati costituisce condizione essenziale per il corretto funzionamento del sistema di rilevazione e contenimento del rischio collegato alla gestione di una nuova epidemia non controllata».

metro a roma fase due 2

 

Al di là dello scontro politico, una prima valutazione del monitoraggio della settimana dal 4 all' 11 maggio da parte del ministro Speranza dice che «il trend continua a essere positivo». L' unica regione che ha invertito la rotta è il Molise, che ha visto la curva dei contagi impennarsi per colpa di un funerale troppo affollato.

«La Lombardia ha purtroppo la terapia intensiva satura oltre la soglia di allarme, ma in miglioramento».

 

Si torna a circolare liberamente (senza autocertificazione) all' interno della propria Regione. Dopo oltre due mesi, milioni di italiani potranno rivedere gli amici. Ma restano le regole base per scongiurare i contagi: il distanziamento sociale, l' obbligo di usare le mascherine negli ambienti chiusi e quando non è possibile mantenere le distanze e il divieto di uscire di casa in presenza di sintomi da coronavirus.

fase 2

 

Le regole del distanziamento nei pubblici esercizi rivoluzioneranno le abitudini degli italiani. Si potrà tornare nei bar per un caffè o uno spuntino, ma gli ingressi saranno contingentati in base all' ampiezza del locale e quindi si farà la fila con la mascherina. I ricercatori dell' Inail e dell' Istituto superiore di sanità, che hanno scritto le raccomandazioni nell' ambito del Comitato tecnico scientifico, hanno stabilito in quattro metri quadrati la superficie destinata a ciascun cliente: 2 per 2. Al ristorante la regola base è la distanza di due metri tra un tavolo e l' altro, mentre tra commensali «deve essere sufficiente ad evitare le trasmissione di droplets».

 

NAPOLI - PROTESTA DEI COMMERCIANTI IN VISTA DELLA FASE 2

Niente buffet, menù di carta, camerieri con guanti e mascherina. Riaprono lunedì anche i negozi, o meglio, tutti quelli che sono in grado di farlo. A Milano è stato stimato che soltanto il 65% alzerà le serrande. I vestiti non dovranno essere sanificati, ma ove possibile bisognerà fare le prove con i guanti e avere diversi dispenser, obbligatorio alle casse.

 

Per centri commerciali e outlet i posti nei parcheggi saranno quasi dimezzati e gli ingressi contingentati. Gli ascensori (almeno quelli più piccoli) saranno limitati ai portatori di handicap, si useranno scale mobili e tapis roulant. Sulle panchine gli adesivi indicheranno l' obbligo di mantenere le distanze e all' ingresso dei negozi di abbigliamento, scarpe, profumeria e altri articoli ci sarà il «salvacoda» e si dovrà prendere il numeretto .Anche i mercati all' aperto riapriranno, ma dovranno essere recintati e il numero dei banchi di vendita sarà ridotto.

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."