caronte&tourist

'CARONTE', NON TI CRUCCIARE – PESANTI CARENZE PER PASSEGGERI DISABILI E ANZIANI: ECCO PERCHE' HANNO SEQUESTRATO TRE TRAGHETTI (E 3,5 MILIONI DI EURO) ALLA ‘CARONTE&TOURIST’ - L'ACCUSA: "TRUFFA, FALSO E FRODE AI DANNI DELLA REGIONE". QUATTRO INDAGATI, FRA CUI VINCENZO FRANZA, PRESIDENTE DELLA SOCIETÀ ED EX VICEPRESIDENTE DEL MESSINA - LA CAPITANERIA: "NON A NORMA ANCHE ALTRE NAVI"

Salvo Palazzolo per repubblica.it

 

E’ una delle linee più frequentate durante la stagione estiva: Trapani-Isole Egadi. Affidata dalla Regione alla “Caronte & tourist isole minori spa”, nel 2016. Ora, si scopre che i traghetti utilizzati avrebbero pesanti carenze per il trasporto delle persone “a mobilità ridotta”, disabili, anziani e mamme incinta.

 

Le indagini del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo, coordinate dalla procura di Messina, hanno portato al sequestro delle tre navi che si sono alternate sulla rotta: i traghetti “Pace”, “Caronte” e “Ulisse”. Rampe di accesso, bagni e porte non sarebbero a norma. E agli atti dell'inchiesta c'è anche la pesante denuncia del comandante della Capitaneria di porto di Messina, Nazzareno Laganà, che sentito in procura ha detto: "Preciso che il problema della idoneità delle navi al trasporto delle persone a mobilità ridotta riguarda tutte le navi similiari alla Pace che effettuano trasporto nello stretto di Messina. Ho effettuato in tal senso - ha spiegato l'ufficiale - numerosi controlli e a tutte le navi è stato inibito il trasporto delle persone a mobilità ridotta a bordo".

 

Ma, al momento, l'inchiesta riguarda solo "Pace", "Caronte" e "Ulisse". Pesante la contestazione mossa dal procuratore Maurizio de Lucia e dai sostituti Antonio Carchietti e Roberto Conte: truffa per il conseguimento di pubbliche erogazioni, falsità ideologica e frode nelle pubbliche forniture ai danni della Regione Siciliana. Il provvedimento del gip Salvatore Mastroeni, notificato stamattina dai finanzieri di Palermo e Messina, è stato disposto nei confronti della società “Caronte & tourist isole minori spa” e di Sergio La Cava, amministratore della “Navigazione generale italiana spa” incorporata nel 2017 dalla Caronte. Il sequestro riguarda anche somme di denaro, quote societarie, beni mobili ed immobili fino alla concorrenza di 3,5 milioni di euro, secondo l’accusa è quanto sarebbe stato percepito indebitamente per un servizio irregolare, fra il 2016 e il 2019. Segnalata anche la “Caronte & tourist isole minori spa” per la responsabilità amministrativa derivante dal reato ipotizzato.

Nell'inchiesta risultano indagati anche Vincenzo Franza, presidente di Caronte, già consigliere delegato di "N.g.i"; Edoardo Bonanno, amministratore delegato della Caronte; e Luigi Genchi, consigliere e amministratore delegato della "N.g.i. spa".

 

 

La “Navigazione generale italiana spa” si era aggiudicata il “lotto” Trapani-Isole Egadi nel 2016, nell’ambito del bando di gara indetto dall’assessorato regionale alle Infrastrutture. Un contratto di cinque anni, valore 15,9 milioni di euro, assegnato con un significativo ribasso, a 5,3 milioni. La Regione chiedeva un traghetto ben preciso per la tratta, in modo da consentire a tutti i passeggeri una traversata sicura, anche in caso di mare agitato o di pericolo. Spiega la Guardia di finanza in un comunicato: “Rientra nella nozione di persona a mobilità ridotta chiunque abbia una particolare difficoltà nell’uso dei trasporti pubblici, compresi gli anziani, i disabili, le persone con disturbi sensoriali e quanti impiegano sedie a rotelle, le gestanti e chi accompagna bambini piccoli”. Le indagini hanno invece messo in risalto “gravi carenze tecniche e strutturali in ragione delle quali non è assolutamente possibile trasportare in sicurezza persone a mobilità ridotta”.

 

La Capitaneria di porto di Messina aveva già rilevato le irregolarità nel marzo 2016: "Per ottemperare - ha ribadito il comandante Nazzareno Laganà sentito in procura - ci volevano modifiche strutturali importanti, non risolvibili nell'immediato periodo". A Trapani, erano arrivati gli altri due traghetti, ma si trovavano nelle stesse condizioni della Pace. Nel marzo 2016, era stata comunicata al ministero dei Trasporti "l'impossibilità" per le navi "al trasporto delle persone a mobilità ridotta"; tre mesi dopo da Roma erano state ribadite le considerazioni della Capitaneria. Erano stati anche richiesti dei lavori di modifica, che non sarebbero stati fatti.

 

vincenzo franza

L'anno scorso, è arrivata una commissione del ministero per verificare lo stato dei traghetti. Al fine di un lungo iter, la Capitaneria ha dato il certificato di sicurezza, ma con "inibizione all'imbarco dei passeggeri a mobilità ridotta".

 

Adesso, i mezzi sequestrati della magistratura sono stati affidati ad un amministratore giudiziario. La Caronte precisa in una nota che i collegamenti proseguiranno regolarmente, parla di "questioni interpretative sulle attuali norme in materia di trasporto delle persone a mobilità ridotta". Ma le valutazioni della magistratura sono diverse, e più pesanti. Il gip parla di "totale assenza delle dotazioni richieste per il trasporto delle persone a mobilità ridotta".

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…