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ALLARME AIDS: IN LOMBARDIA I CONTAGI HIV SONO AUMENTATI DEL 40% - COLPITI SOPRATTUTTO I GIOVANI GAY TRA I 25 E I 29 ANNI – “I RAGAZZI HANNO ABBASSATO LA GUARDIA. 8 SU 10 DICHIARANO DI AVERE RAPPORTI NON PROTETTI” - NOVITÀ: IL TEST RAPIDO IN FARMACIA - VIDEO

 

 

Rosella Redaelli per il Corriere della Sera - Milano

AIDSAIDS

 

I numeri parlano da soli: su 130 mila persone Hiv positive in Italia, 20 mila risiedono in Lombardia che guida la classifica delle regioni italiane più colpite. Quindicimila vivono tra Milano e l' hinterland, 2.200 sono seguite dalla Clinica di malattie infettive del San Gerardo di Monza che quest' anno ha già effettuato 400 nuove diagnosi registrando un incremento del 20% rispetto allo scorso anno.

 

«Eppure - spiega Andrea Gori, direttore del centro monzese - di Aids non si parla più, i giovani e giovanissimi hanno abbassato la guardia, 8 su 10 dichiara di avere rapporti non protetti».

 

Di Aids non si muore: «La medicina - prosegue il primario - ha fatto passi da gigante, ma per noi infettivologi è un fallimento se curiamo persone, ma altri continuano ad essere contagiati.

 

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In questo modo non riusciremo mai a debellare la malattia». I dati infatti dicono che i nuovi contagi sono 4 mila ogni anno, uno ogni due ore. I più colpiti sono i giovani gay tra i 25 e i 29 anni: «Registriamo un incremento del 40% dei casi in questa fascia d' età - spiega Gori - perché sono giovani di una generazione che non ha vissuto i tempi durissimi delle morti per Aids e hanno bisogno di essere informati ed educati».

 

Chi contagia è perché non sa di essere sieropositivo: «Il 30% dei sieropositivi non sa di esserlo - prosegue il primario -, spesso arriva in ospedale dieci anni dopo il contagio, quando la situazione è grave e quando potrebbe avere infettato almeno una dozzina di altre persone».

MAPPA AIDSMAPPA AIDS

 

Ecco perché da diversi anni la Clinica monzese organizza Aids running in music, un momento di festa, di musica e intrattenimento, ma anche una giornata importante per parlare alle nuove generazioni usando il loro linguaggio. Sabato si correrà la settima edizione e sarà una sfida all' Aids, ma anche una giornata di sfide più leggere: ai blocchi di partenza ci saranno le sorelle Cristina e Benedetta Parodi, saranno in gara i telecronisti Fabio Caressa e Maurizio Pistocchi e ci sarà anche un' attesa sfida politica perché Giorgio Gori, sindaco a Bergamo e candidato del centrosinistra alla guida della Regione (nonché fratello di Andrea), ha lanciato il guanto al sindaco di Monza Dario Allevi che guida una coalizione di centrodestra e pare intenzionato a correre.

 

Al di là dei volti noti la giornata di sabato sarà anche l' occasione per effettuare gratuitamente l' easy test: «È un test che in trenta minuti fornisce la diagnosi - conclude Gori - da quest' anno è acquistabile anche in farmacia a 20 euro, come fosse un test di gravidanza. Ci auguriamo che il fatto di non doversi più recare in ospedale induca sempre più persone ad effettuarlo».

 

A questo proposito la clinica delle malattie infettive di Monza sta già pensando a una campagna di informazione proprio attraverso le farmacie.

 

«Un progetto che potrebbe partire da Monza - ha spiegato il sindaco Allevi - siamo pronti a mettere a disposizione le nostre dieci farmacie comunali».

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Il ricavato della gara di sabato servirà anche a questo, a sostenere la ricerca, i progetti di prevenzione, il sostegno ai malati e l' attività dell' Hiv Cancer center, l' unico in Lombardia in grado di seguire i pazienti Hiv positivi ad alto rischio di sviluppare tumori.

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